Alcol test: quando si rischia il processo penale per guida in stato di ebbrezza

Alcol test: quando si rischia il processo penale per guida in stato di ebbrezza
Quali sono le condizioni che fanno scattare il processo penale nel caso in cui l’automobilista venga sorpreso in stato di ebbrezza al volante?
Mai guidare in stato di ebbrezza, ma non contano le condizioni psicofisiche percepite, bensì quelle misurate. Qui entra in gioco l’alcol test. Ma soprattutto la tabella per la stima della quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso alcolemico ammesso per la guida in stato di ebbrezza. Come vedremo nel corso di questo articolo, la normativa vigente individua tre fasce con livelli di gravità crescente. In buona sostanza, passare da uno step all’altro significa che la concentrazione di alcol nel sangue è maggiore. E di conseguenza le sanzioni a cui va incontro il conducente sono crescenti. Per intenderci, si va dalla semplice ammenda alla confisca del veicolo. Ma nel mezzo ci può essere un processo penale che, Codice penale alla mano, può portare anche all’arresto del guidatore. Ed è proprio questo l’aspetto che vogliamo adesso approfondire. Quando si rischia il processo penale per guida in stato di ebbrezza in seguito alla misurazione con l’alcol test? E quali sono le possibilità che l’automobilista vada davvero in carcere?
PROCESSO PENALE DOPO MISURAZIONE CON ALCOL TEST: QUANDO È PREVISTO
C’è un legame ben preciso che lega la misurazione con l’alcol test e il rischio di affrontare il processo penale. Scatta infatti nel caso in cui la concentrazione di alcol nel sangue sia maggiore del livello di 0,8 grammi per litro. Alcune precisazioni sono certamente utili per inquadrare al meglio la situazione ovvero per comprendere la gravità dell’infrazione e i rischi effettivi. Sebbene il processo penale sia effettivamente uno scenario che potrebbe materializzarsi, le possibilità di scontare la condanna in carcere sono basse. Cambia la situazione nel caso di lesioni ad altre persone. Le conseguenze penali possono quindi diventare potenzialmente drammatiche nel caso di morte di altre persone. Altro aspetto normativo da considerare è l’aumento delle sanzioni se la trasgressione è commessa di notte. È tale la fascia oraria tra le 22 e le 7. Infine, sottolineiamo una regola generale ovvero l’importanza di non guidare in stato di ebbrezza al di là delle sanzioni a cui si va incontro. I rischi per sé e per altri sono infatti così elevati da imporre la prudenza.
ALCOL TEST: TRE FASCE PER LA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA
Come abbiamo accennato, quando parliamo di alcol test e di livello di 0,8 grammi per litro è importante fare presente che si tratta solo di una delle tre fasce che determinano se la guida è in stato di ebbrezza o meno. E quella di 0,8 non è neanche la soglia massima. Provando allora a dare uno sguardo complessivo, associato alle relative sanzioni, il quadro aggiornato elaborato dal Ministero della Salute è il seguente:
– prima fascia è tra 0,5 e 0,8 grammi per litro di sangue per cui sono previste la sanzione amministrativa da 532 a 2.127 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi;
– seconda fascia è tra 0,8 e 1,5 grammi per litro per cui l’ammenda va da 800 a 3.200 euro, a cui si aggiunge l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 7;
– terza fascia con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro per cui scattano un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, l’arresto da 6 mesi a 1 anno, la sospensione della patente da 1 a 2 anni, il sequestro preventivo della vettura, la confisca.
MA È SEMPRE POSSIBILE OPPORSI AI RISULTATI DELL’ALCOL TEST
Ribadendo ancora una volta l’importanza di guidare solo nel caso in cui le condizioni psicofisiche siano ottimali, facciamo presente come l’automobilista conservi sempre il diritto a opporsi contro la misurazione derivante dai risultati dell’alcol test. Lo può fare se dispone di ragioni sostanziali e formali per farlo. In termini pratici può rivolgersi al giudice di pace che opera nel territorio in cui è stato fermato. Il tutto ricordando che l’agente di polizia non può costringere il guidatore a sottoporsi all’alcol test. Tuttavia, se l’automobilista rifiuta la misurazione rischia l’applicazione della sanzione massima ovvero quella prevista se la concentrazione di alcol nel sangue è maggiore del livello di 1,5 grammi per litro. L’automobilista può nominare un avvocato di fiducia se il legale si trova nelle vicinanze. Altrimenti questo diritto viene meno in quanto i tempi di attesa si allungherebbero e il livello di alcol nel sangue potrebbe progressivamente scendere finendo per invalidare il test.