Affrontiamo una questione in genere poco dibattuta sull'alcol in auto: i passeggeri possono bere senza limiti o devono comunque sottostare a dei doveri?
Le norme, giustamente molto severe, sull’alcol in auto riguardano di solito il conducente, a cui spetta l’obbligo di conservare sempre il pieno controllo del veicolo e di compiere tutte le manovre in condizioni di sicurezza. Un conducente è passibile di sanzione già con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l (limite che scende a zero per i neopatentati e per i conducenti professionali), che a prescindere dalla capacità di assorbimento dell’alcol, diversa da soggetto a soggetto, può essere raggiunto molto facilmente. Pertanto nessuno dovrebbe mettersi alla guida di un’auto dopo aver bevuto alcolici, se non in quantità modestissime. Ma in questa sede vogliamo occuparci di un’altra questione, quasi mai dibattuta. Posto che il conducente dev’essere obbligatoriamente sobrio, i passeggeri sono invece liberi di bere senza limiti? O una macchina piena di gente ubriaca (escluso il guidatore) è comunque ritenuta pericolosa per la sicurezza stradale?
ALCOL ALLA GUIDA: DOVERI DEI PASSEGGERI
Il Codice della Strada, con gli articoli 186 e 186-bis, disciplina la guida sotto l’influenza dell’alcool determinando obblighi e sanzioni soltanto per chi guida. Nulla è previsto per quanto riguarda i passeggeri. Sembrerebbe dunque che quest’ultimi non abbiano particolari restrizioni in materia di assunzione di alcol. Del resto sono le stesse Istituzioni, a cominciare dal Ministero dei Trasporti e dalla Polizia Stradale, a raccomandare che in un’uscita di gruppo nel corso della quale si prevede di alzare un po’ il gomito, ci sia almeno una persona che si prenda l’onere di restare sobria per accompagnare gli altri a casa in piena sicurezza. Pertanto l’importante è che non beva il conducente. Ma ci sono comunque delle considerazioni da fare.
PASSEGGERI DI UN’AUTO: IL REATO DI UBRIACHEZZA
Se è vero infatti che il Codice della Strada non prevede nulla a proposito dell’assunzione di alcol da parte dei passeggeri (o trasportati), c’è l’articolo 688 del Codice Penale secondo cui “chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è colto in stato di manifesta ubriachezza è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 a 309 euro”. Precisiamo subito che per la giurisprudenza l’automobile, anche se trattasi di un mezzo di trasporto a uso strettamente personale, è considerata un ‘luogo pubblico’, come da ordinanza della Cassazione (a meno che non venga usata per dormirci). Di conseguenza se un controllo della Polstrada accerta la presenza in macchina di passeggeri ‘in stato di manifesta ubriachezza’, potrebbero scattare delle sanzioni.
COMPORTAMENTI PERICOLOSI DI PASSEGGERI DI UN’AUTO UBRIACHI
Come ha verificato a sue spese il passeggero di un’auto, in provincia di Parma, multato anni fa per evidente stato di ubriachezza dopo che la prova dell’etilometro, a cui è stato sottoposto pur non trovandosi alla guida dell’auto, ha dato un risultato ben superiore al limite di 0,5 g/l. In effetti bisogna tener conto che uno o più passeggeri particolarmente sbronzi potrebbero diventare anche molesti e mettere a rischio con il loro comportamento la marcia dell’auto, anche in presenza di un conducente sobrio (si pensi per esempio alla pericolosità di un passeggero ubriaco seduto a fianco del guidatore, che in preda ai fumi dell’alcol inizia a dibattersi mulinando le braccia o brandendo una bottiglia). In una situazione del genere una pattuglia molto zelante potrebbe inibire il proseguo della marcia dell’auto non ravvisando le condizioni minime di sicurezza.
IL PERICOLO DELL’ALCOL PASSIVO
Non va inoltre sottovalutata la questione dell’alcol passivo, ossia l’alcol che il conducente respira quando nell’auto sono presenti passeggeri ubriachi. Rispondendo qualche tempo fa a un’inchiesta del portale Omniauto, il dottor Aldo Ferrara, professore di malattie cardiopolmonari dell’Università di Siena, ha spiegato infatti che non tutto l’alcol viene riassorbito tra lo stomaco e il duodeno. E che la ripartizione dell’assorbimento avviene in funzione dello stesso tipo di alcolico ingerito. C’è quindi una quota di alcol che perviene ad altri organi, come il polmone, sotto forma di etere. E dal polmone viene ventilato, manifestandosi con il classico odore di alcol. Ipotizzando perciò un abitacolo ermeticamente chiuso, con un passeggero che ha superato la soglia alcolica dei 2,0 g/l, un guidatore del tutto sobrio inizia a respirare l’alcol ventilato dal passeggero fino ad assumerlo come se avesse bevuto lui.
ALCOL IN AUTO: PRUDENZA E BUON SENSO SEMPRE AL PRIMO POSTO
Ciò comporta ovviamente un duplice rischio: compromettere attenzione e tempi di reazione durante la guida; e vedersi comminare una multa salatissima per superamento dei limiti di tasso alcolemico, pur senza aver bevuto neppure un goccio. Meglio pertanto, quando si guida, DA SOBRI, con passeggeri ubriachi, abbassare i finestrini dell’auto per far circolare l’aria. Ma ancora molto meglio evitare di mettersi in marcia se i compagni di viaggio sono in condizioni francamente impresentabili. L’opportunità di avere un guidatore sobrio che riaccompagna a casa gli amici dopo una serata piuttosto ‘allegra’ non deve mai diventare il pretesto per aggirare i limiti dettati dalla prudenza e dal buon senso.
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