Sicurezza stradale: a chi rivolgere le campagne per renderle più efficaci? È possibile ridurre il numero di vittime della strada attraverso le campagne di prevenzione e sensibilizzazione? Da dove iniziare?

Sicurezza stradale: a chi rivolgere le campagne per renderle più efficaci?

È possibile ridurre il numero di vittime della strada attraverso le campagne di prevenzione e sensibilizzazione? Da dove iniziare?

14 Febbraio 2022 - 06:02

Un altro passo verso l’Obiettivo Vision Zero si sta preparando nell’Agenda 2030. La volontà è di prevenire almeno il 50% dei decessi e degli infortuni per incidenti stradali entro il 2030. Uno dei pilastri è quello della formazione. Per far sì che le campagne di sensibilizzazione e prevenzione siano efficaci e raggiungano il loro scopo è importante riflettere a chi indirizzarle. Come fare per individuare il giusto target?

SICUREZZA STRADALE: L’APPROCCIO OLISTICO DEL GLOBAL PLAN

Nel 2020, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione A/RES/74/299 “Improving Global Road Safety”.  Essa invita gli Stati membri e la comunità internazionale ad intensificare la collaborazione a più livelli per garantire maggior impegno e continuità politica al fine di migliorare la sicurezza stradale.

Il Global Plan sottolinea l’importanza di agire per:

  • Attuare continui miglioramenti nella progettazione di strade e veicoli;
  • Migliorare le leggi e sensibilizzare le autorità incaricate della loro applicazione;
  • Formare ad un primo aiuto in caso di incidente, sia dal punto di vista medico, sia dal punto di vista della collaborazione con gli enti preposti;
  • Avanzare politiche di promozione della pedonalità, dell’utilizzo di biciclette e del trasporto pubblico come modalità di trasporto intrinsecamente sane e rispettose dell’ambiente.

CAMPAGNE DI PREVENZIONE: CHI SONO LE VITTIME

Per capire chi sono i destinatari delle campagne di prevenzione è importante analizzare quali sono le principali vittime della strada. A tal proposito la Commissione europea ha pubblicato una nuova analisi dei dati sui decessi stradali dell’UE  con le modalità di trasporto che sono responsabili della maggior parte dei danni.

L’analisi mostra che i decessi si verificano prevalentemente in collisioni che coinvolgono:

le sole auto senza altri veicoli coinvolti (4400 decessi);

auto vs pedone (3200);

auto vs auto (3067);

Nel 2020, invece, quasi 4000 persone in meno hanno perso la vita sulle strade dell’UE rispetto al 2019. Questo è stato, però, in gran parte dovuto all’effetto della pandemia di COVID sulla mobilità e il calo dei livelli di traffico in tutta l’UE.

CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE: INDIVIDUARE IL TARGET E LE AZIONI

Emerge, quindi, la necessità di fare molto di più per concentrare l’attenzione su quelle modalità che causano più danni e sui modi migliori per proteggere gli utenti della strada più vulnerabili. L’ETSC sostiene da tempo una gerarchia di priorità a triangolo inverso con gli utenti della strada vulnerabili in alto, seguita dal trasporto pubblico, e con il trasporto motorizzato privato in basso. La realtà, nella maggior parte delle città europee oggi, è ancora il contrario, ma ci sono segnali che questo stia cambiando. La riduzione del limite di velocità di 30 km/h nel centro città e infrastrutture più sicure sono essenziali per creare un sistema di trasporto sicuro e funzionante per tutti.

COME CREARE CAMPAGNE CON MESSAGGI EFFICACI?

Dopo avere individuato il target a cui indirizzare le campagne di sensibilizzazione (le principali vittime della strada), serve capire come trasmettere i contenuti desiderati. Messaggi con una connotazione troppo negativa rischiano di ottenere l’effetto contrario. Possono attivare, infatti, in chi le guarda, sentimenti di rabbia e difesa, portando alla mente pensieri come “Non succederà a me” oppure “Starò attento”.  Serve, dunque, costruire situazioni reali e concrete, in cui i fruitori del messaggio possano identificarsi, non dal quale si sentano di dover fuggire. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la campagna “Scegli la sicurezza. Scegli la Buona Strada”, va in questa direzione. Spot brevi e incisivi suscitano, così, una riflessione sulla responsabilità personale delle azioni alla guida, a partire dal claimNon è un incidente, è una scelta!

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