
Cos'ha di ecologico una protesta di attivisti, che incendiano 15 auto elettriche Tesla in Germania per la salvaguardia del pianeta?
Secondo un noto proverbio “il fine non giustifica i mezzi”, a maggior ragione se per una protesta green si appicca un incendio a circa 15 auto elettriche, nello specifico Tesla nel parcheggio di una concessionaria di Francoforte. Per fortuna l’incendio doloso non ha coinvolto le batterie agli ioni di litio che si trovano sotto le auto. Solo questo ha permesso di poter spegnere le fiamme in poco tempo, grazie a 40 Vigili del fuoco intervenuti. Proviamo a spiegare l’assurdo gesto che ha spinto i difensori del pianeta a fare peggio di chi viene accusato di danneggiarlo.
L’INCENDIO DELLE TESLA IN GERMANIA E’ DOLOSO
Ciò che è successo a Francoforte testimonia un paradosso degli attivisti green, che dovrebbero essere la rappresentanza più virtuosa della transizione ecologica. Sia chiaro, SicurAUTO.it non è mai stato a favore o contro qualcuno: ciò che ci sta a cuore è la sicurezza delle batterie al litio in caso d’incendio, come spieghiamo più sotto. Pertanto ci è sembrato davvero surreale leggere dell’incursione rivendicata da attivisti in Germania riportata da Teslarati. Quando bruciano delle vetture in generale, che siano ICE, Hybrid o EV, si liberano gas tossici e sostanze pericolose per l’ambiente e per la salute umana. Evidentemente non ci hanno pensato gli autori di questa deplorevole e insana protesta, messa in atto martedì 12 durante la notte per colpire Tesla, che è accusata di sfruttare e inquinare il pianeta. Così hanno deciso di incendiare delle auto, che reputano inquinanti e solo per i motivi che spieghiamo nei paragrafi in fondo il fuoco è stato controllato in poco tempo. Prima però cerchiamo di capire perché Tesla.
TESLA DATE ALLE FIAMME PER SALVARE IL PIANETA: L’ASSURDA PROTESTA
Il giorno seguente al raid, quando ormai l’incendio era stato domato dai Vigili del Fuoco, un gruppo anonimo di attivisti ha rivendicato il gesto tramite una lettera pubblicata sul portale di informazione libera de.indymedia.org. Ecco alcuni passaggi chiave:
“Tesla è uno dei nostri nemici più importanti. L’azienda rappresenta come nessun’altra l’ideologia del capitalismo verde e la continua distruzione globale e coloniale. I motori elettrici vengono costantemente presentati come un’alternativa pulita. Questa è una bugia cinica. Come altre aziende, Tesla sfrutta risorse in tutto il mondo. Le materie prime necessarie per le batterie delle auto elettriche, come il litio e il cobalto, vengono estratte in condizioni terribili in America Latina e Africa. Nonostante la grande vernice verde, i combustibili fossili sono necessari per il trasporto e la produzione”. (…) “Alcuni si arrogano il diritto di essere ciechi di fronte al loro privilegio di distruzione coloniale ed ecologica. Dobbiamo distruggere queste idee patriarcali e colonialiste sul futuro. Sono ostili a un mondo e a uno stile di vita ecologico e solidale”.
Non stiamo qui a prendere le parti di qualcuno, piuttosto ci chiediamo quanto possa essere ecologica l’assurda protesta messa in atto, che paradossalmente ha anche contribuito a diffondere delle informazioni distorte sulle batterie agli ioni di litio in caso d’incendio, come in alcuni post Linkedin che abbiamo letto.
INCENDIO TESLA A FRANCOFORTE SPENTO IN 1 ORA PERCHÉ NON E’ PARTITO DALLA BATTERIA AL LITIO
Va sottolineato inoltre che la natura dolosa dell’incendio ha permesso un rapido spegnimento delle fiamme (in circa 1 ora con 40 pompieri intervenuti) e non ha coinvolto le batterie ad alta tensione delle auto. Dalle immagini postate sul web, infatti, è chiaro che le fiamme hanno bruciato parti in plastica della carrozzeria e dell’abitacolo comuni a tutte le auto. Sarebbe stato lo stesso anche se l’incendio fosse partito dalla batteria ausiliaria 12V presente nel cofano delle Tesla. Mentre non essendo partito dalle celle (quindi dall’interno della batteria di trazione agli ioni di litio) e non avendo coinvolto direttamente la stessa, si tratta di un incendio ordinario, come sarebbe accaduto per qualsiasi altra auto a benzina o diesel data alle fiamme.
Le difficoltà di spegnimento delle batterie agli ioni di litio nascono per il fenomeno di thermal runaway, e rappresentano un rischio ancora poco noto per la sicurezza, come abbiamo spiegato nella nostra mega inchiesta esclusiva sui nuovi rischi derivati dalla diffusione di queste auto/batterie. Quindi, la facilità di spegnimento proclamata come un risultato rivoluzionario da alcuni sostenitori delle auto elettriche, in questo caso, non è nulla di straordinario. Lo sarebbe se l’incendio spento in così poco tempo fosse partito dalla batteria agli ioni di litio.