Auto elettriche pericolose? Scatta la distanza di sicurezza al parcheggio Scattano altre limitazioni per le auto elettriche ritenute pericolose: l’ultima email di General Motors ai clienti accende molti spunti di riflessione

Auto elettriche pericolose? Scatta la distanza di sicurezza al parcheggio

Scattano altre limitazioni per le auto elettriche ritenute pericolose: l’ultima email di General Motors ai clienti accende molti spunti di riflessione

17 Settembre 2021 - 01:09

Il richiamo delle Chevrolet Bolt EV negli USA e in Europa è tra quelli che hanno contribuito ad alimentare la paura sulle auto elettriche pericolose. Il rischio d’incendio e i difetti delle Chevrolet Bolt EV stanno richiedendo più tempo del previsto così General Motors chiede ai proprietari di tenersi a distanza da altre auto. L’invito però si aggiunge a una lunga serie di “limitazioni” che i clienti Chevrolet hanno già dovuto accettare in attesa della riparazione. E’ vero che la Bolt elettrica non è neppure venduta in Italia, ma il caso Chevrolet fa riflettere su un pericoloso precedente che porta l’attenzione proprio sulla ricarica delle auto elettriche nei parcheggi e in particolare quelli sotterranei.

IL RICHIAMO CHEVROLET E L’EMAIL AI PROPRIETARI DELL’AUTO ELETTRICA

Come vi abbiamo già anticipato, la Chevrolet Bolt EV è stata richiamata per il rischio d’incendio della batteria prodotta da LG Chem. Si tratta di uno dei richiami più costosi tra quelli sulle auto elettriche. Ma anche quello che – come riporta AutoNews – limiterà ulteriormente la possibilità di guidare l’auto e soprattutto di parcheggiarla ovunque. Il magazine ha infatti riportato una dichiarazione del portavoce GM Dan Flores, in cui sulla scorta dei consigli dell’agenzia nazionale per la sicurezza dei trasporti, si chiede di parcheggiare all’aperto. Ma non solo, i proprietari della Bolt EV devono assicurarsi di lasciare l’auto ad almeno 15 metri di distanza dalle altre.

LE LIMITAZIONI ALLE AUTO ELETTRICHE RICHIAMATE DA CHEVROLET

Il richiamo della Chevrolet Bolt costerà al Costruttore circa 1,8 miliardi di dollari, gran parte dei quali dovrebbero essere coperti dal fornitore delle celle. Il problema infatti sembrerebbe legato a un difetto di produzione negli stabilimenti in Corea del sud e negli USA. Poiché la soluzione non sarà così rapida, intanto Chevrolet ha già attuato delle contromisure, prima di chiedere ai clienti di tenersi alla larga da altri veicoli:

–  la ricarica della batteria non deve superare il 90%;

– anche la scarica deve essere controllata, non deve scendere al di sotto delle 70 miglia residue di autonomia;

– è consigliato parcheggiare la Chevrolet Bolt in un luogo aperto e non al chiuso dopo aver ricaricato la batteria;

– la ricarica notturna deve essere evitata finchè non si trova una soluzione al problema;

AUTO ELETTRICHE PERICOLOSE TENUTE A DISTANZA 

Al di là delle difficoltà pratiche a mantenere una distanza di 15 metri dalle altre auto in pubblico, tutte le limitazioni che sono scattate con il piano di emergenza GM, sembrano minare proprio i punti di forza delle auto elettriche (parcheggio libero e spesso gratis, ricarica ovunque, ricaricare durante l’inutilizzo, ecc.). Il caso, per quanto al momento isolato, riporta alla memoria proprio il divieto di parcheggiare le auto a gas dopo i primi incidenti, nei garage interrati. Problema poi risolto con le valvole e i sistemi di sicurezza delle auto bifuel. Ma cosa succederebbe al primo incendio di un’auto elettrica in un garage multipiano o interrato, se si pensa che le batterie sono difficili da spegnere? Restate collegati poiché a breve torneremo sull’argomento.

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