
Test dell’alce Omoda 5: “ESC intenso e molto rollio”
Nel test dell’alce il SUV made in China Omoda 5 non ama essere strapazzata: ecco pro e contro con i commenti al video
Nel test dell’alce il SUV made in China Omoda 5 non ama essere strapazzata: ecco pro e contro con i commenti al video
Il test dell’alce della Omoda 5 mette in luce i limiti di uno dei SUV prodotti in Cina più attesi sul mercato italiano. Il test rivela a quale velocità un’auto mette in difficoltà il conducente nella manovra di evitamento e traspare un comportamento “ruvido” del sistema di controllo della stabilità del SUV Omoda che si ripercuote sul guidatore. Ecco i risultati del test Omoda 5 nel video sotto, realizzato dal magazine spagnolo Km77, specializzato in test e prove su strada.
COME AVVIENE IL TEST DELL’ALCE
Il test dell’alce (o Moose Test) si basa sulla norma ISO 3888-2. In pratica il collaudatore al volante dell’auto da testare guida fino a una velocità di prova costante. Quando arriva a un punto contrassegnato dai coni sterza improvvisamente per evitare un ostacolo, che potrebbe essere un’altra auto o un animale selvatico. Prima della sterzata il conducente alza il piede dall’acceleratore e la manovra di evitamento avviene solo utilizzando il volante e senza alcun altro comando oltre all’intervento dell’ESC. La sterzata si svolge in due fasi:
- l’evitamento dell’ostacolo, eseguito a una velocità sempre più alta nelle varie prove. Questo per verificare qual è il limite in cui il volante, le sospensioni, il telaio e gli pneumatici consentono un controllo gestibile anche davanti a un ostacolo imprevisto;
- il rientro nella traiettoria iniziale (un corridoio di coni largo 3 metri) senza richiedere eccessive correzioni di volante e senza abbattere coni. Si possono verificare in caso di sovrasterzo (tendenza al testacoda) o sottosterzo (le ruote anteriori scivolano lateralmente e l’auto allarga la traiettoria) entrambi comportamenti di un’auto che ha raggiunto i suoi limiti di stabilità;
Oltre al test dell’alce, la Omoda 5 è stata messa alla prova anche nello slalom tra i coni a velocità costante. In questo test la tendenza al rollio (l’auto si corica lateralmente) è esasperata per portare al limite l’aderenza degli pneumatici. Ecco come sono andate le due prove della Omoda 5 nel video qui sotto.
TEST DELL’ALCE OMODA 5: BISOGNA ABITUARSI ALL’ESC
Nel test dell’alce la Omoda 5 è equipaggiata con pneumatici estivi Michelin Primacy 4 nella misura 215/55 R18, che non battono ciglio. Nonostante il peso dell’auto non particolarmente impegnativo per un’elettrica (circa 1500 kg), il magazine spagnolo ha segnalato una marcata tendenza al rollio. IL primo tentativo da 77 km/ fallisce per aver colpito alcuni coni. Per superare il test bisogna scendere a 76 km/h, ma sono serviti anche vari tentativi di adattamento alle reazioni dell’auto. Infatti, il magazine riporta che “Dopo la seconda sterzata il controllo di stabilità è intervenuto in modo intenso, ma irregolare. Questo ha provocato i rimbalzi che riducono la fluidità della manovra”. Inoltre “Al volante la sensazione è di confusione, ma con i tentativi mi sono abituato. Non è l’ideale perché in strada non si ha una seconda possibilità”.
NELLO SLALOM TRA I CONI L’OMODA 5 SE LA PRENDE COMODA
La partenza da fermo dell’Omoda 5 non è fulminea, nonostante i suoi 186 cavalli. “Dopo un breve momento in cui sembra fare fatica ad avanzare da fermo, poi inizia a spingere con forza”. “Lo slalom tra i coni avviene senza difficoltà, anche se il rollio è elevato e i cambi di appoggio piuttosto lenti”.