Studio PoliMi: penetrazione auto elettriche massimo al 30%

Studio PoliMi: penetrazione auto elettriche massimo al 30%

Secondo uno studio del PoliMi, la penetrazione delle auto elettriche nel parco circolante italiano non può superare il 30%. Ma ci sono difformità geografiche

6 Luglio 2023 - 12:45

Nel dibattito sul futuro dell’elettrico e del rapporto con l’endotermico entra in scena un nuovo indice, l’E-Private Mobility Index, elaborato dal Politecnico di Milano (PoliMi) in collaborazione con UnipolTech. Si tratta di un interessante strumento di monitoraggio, basato sull’analisi dei dati rilevati dalle scatole nere installate sui veicoli dei clienti Unipol, per capire l’effettiva fattibilità del passaggio all’elettrico per i privati cittadini, valutando sia la funzionalità che la sostenibilità economica. Ebbene, dallo studio sembra emergere che solo il 30% dei veicoli endotermici circolanti in Italia possa essere sostituito da auto elettriche senza modificare troppo le abitudini di guida degli italiani.

PASSAGGIO ALL’ELETTRICO: CONSIDERARE FUNZIONALITÀ E SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

Per quanto riguarda la funzionalità, si è tenuto conto che oggi un automobilista è disposto a passare all’elettrico solo se ha pochissime limitazioni di carattere pratico, ad esempio se sa di poter ricaricare l’auto con relativa facilità (magari perché ha una wallbox casalinga o almeno condominiale). Per quanto riguarda invece la sostenibilità economica, è stato necessario calcolare il tempo per raggiungere il break-even dei costi, ossia il momento in cui, a fronte di una spesa inizialmente maggiore perché le vetture elettriche costano mediamente di più, si recupera l’investimento grazie ai minori costi di gestione.

AUTO ELETTRICHE IN ITALIA: L’ELETTRIFICAZIONE PRIVATA DIFFICILMENTE POTRÀ SUPERARE IL 20-30%

Considerando questi due aspetti, è venuto fuori che, in media, è difficile pensare che in Italia si riesca ad avere un’elettrificazione privata che possa sostituire più del 20-30% dell’attuale parco circolante endotermico. Si potrebbe forse ottenere di più solo moltiplicando gli incentivi o per imposizione (come in effetti si sta facendo con lo stop del 2035), ma secondo il PoliMi una percentuale maggiore non sarebbe sostenibile né funzionalmente né economicamente. Una vera e completa elettrificabilità sarà fattibile soltanto quando si passerà a un modello di mobilità non più privato ma condiviso, usando il car sharing e soluzioni similari.

Studio PoliMi penetrazione auto elettriche

ELETTRIFICAZIONE DEL PARCO AUTO IN ITALIA: POLIMI RAVVISA GRANDI DIFFORMITÀ GEOGRAFICHE

Tuttavia occorre considerare che la percentuale di veicoli a motore endotermico che può essere effettivamente sostituita da veicoli elettrici non è uniforme sul territorio nazionale, essendo risultata pari al 17% nella provincia di Roma, al 28% nella provincia di Brescia e al 42% nella provincia Bari, le tre zone prese come campione (in rappresentanza di nord, centro e sud) dall’E-Private Mobility Index. Questa difformità è probabilmente frutto della diversa estensione geografica, dei servizi presenti sul territorio e delle abitudini di guida della popolazione e dei km percorsi.

Anche il raggiungimento del break even economico cambia considerevolmente in base alla provincia. Tenendo conto che in Italia il periodo pari alla durata media di proprietà di un’auto privata è di 8 anni, e che una delle variabili che maggiormente incide sulla fattibilità economica del passaggio all’elettrico è il costo della ricarica, si è stimato che nella provincia di Roma il citato 17% di auto elettrificabili sarebbe ammortizzabile in 8 anni se la ricarica avesse un costo di 0,2 euro per KWh (costo pre crisi energetica), mentre se il costo aumentasse a 0,36 euro per KWh (costo post crisi energetica), ci riuscirebbe solo il 7%. Le stesse percentuali sono 7% e 3% per Brescia, 13% e 6% per Bari.

La morale dello studio del PoliMi è che non si possono applicare regole sulla media italiana ma vanno analizzati i diversi contesti geografici, perché ognuno ha le sue specificità.

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