Estintori Batterie Litio: “urge norma di omologazione con test reali”

Estintori Batterie Litio: “urge norma di omologazione con test reali”

Le normative europee per gli estintori non tengono il passo con la diffusione delle batterie agli ioni di litio: intervista a Marco Milli - Emme Antincendio

13 Febbraio 2024 - 08:00

Gli incendi legati alle batterie agli ioni di litio, sempre più diffuse nella vita quotidiana dagli utensili ai monopattini, dalle bici elettriche alle auto, sono una sfida senza precedenti per i Vigili del Fuoco a livello internazionale. Lo abbiamo raccontato nella nostra mega inchiesta sui rischi legati alle batterie al litio. Oggi le normative di omologazione degli estintori sono ancora obsolete e il rischio di acquistare estintori “spacciati” per batterie Li-ion, ma senza alcun report di test, è davvero molto alto. Facciamo il punto della situazione sulle norme attualmente in vigore e in discussione con Emme Antincendio, azienda specializzata nella produzione di estintori.

OMOLOGAZIONE ESTINTORI BATTERIE AL LITIO: STANDARD TECNICI ARBITRARI E CARENTI IN EUROPA

Oggi esistono varie soluzioni e dispositivi per combattere il fuoco di una batteria in thermal runaway di cui parliamo nella nostra rubrica Spegnimento delle Batterie al Litio. Tra queste, Emme Antincendio ha sviluppato un prototipo di estintore specifico per batterie agli ioni di litio che ha già sottoposto a svariati test. Tuttavia, l’assenza di standard europei ben definiti ha permesso la proliferazione di dispositivi antincendio spacciati per estintori per batterie agli ioni di litio. Molte aziende, infatti, seguono regole e standard di prova arbitrari lontani dalle condizioni reali in cui può verificarsi un incendio che coinvolge una batteria agli ioni di litio.

Anche a livello europeo mancano norme armonizzate sugli estintori per Li-ion e gli “standard” non considerano nuove classi di fuoco attribuibili agli incendi con batterie agli ioni di litio. L’unica procedura di prova universalmente riconosciuta oggi sembra essere l’NTA 8133-2021 in Olanda, ma ha molti aspetti migliorabili, come ci raccontano gli esperti di Emme, che nel frattempo sta conducendo svariati test sugli estinguenti anche in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza. Marco Milli, Managing Director di Emme Antincendio srl ha risposto alle nostre domande sull’omologazione degli estintori per batterie agli ioni di litio, veicoli elettrici e colonnine di ricarica.

Perché oggi non si può ancora parlare di estintori omologati per l’estinzione di batterie agli ioni di litio? Quali modifiche alle norme attuali trovate più urgenti?

“La norma attualmente in vigore su territorio europeo che ci permette di verificare le prestazioni e i metodi di prova degli estintori d’incendio è la norma EN 3-7:2008. Per il mercato nazionale, prima di immettere nel mercato un estintore idoneo alla protezione antincendio è necessario richiedere il riconoscimento dei requisiti previsti all’autorità competente con il rilascio dell’atto di omologazione.
La norma in vigore però non prevede la classificazione di fuochi derivanti da batterie agli ioni di litio e pertanto non è previsto il riconoscimento dei requisiti per questa tipologia di incendio”
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Ad oggi l’unico standard di riferimento sembra essere la norma Olandese NTA 8133-2021 (Nederlandse Technische Afspraak). E’ sufficiente? Cosa ne pensate?

“La NTA Olandese non è una norma, ma un accordo tecnico per il territorio olandese per determinare i requisiti e metodi di test per idoneità all’estinzione degli incendi delle batterie al litio. Questo accordo tecnico però è l’unico attualmente riconosciuto da uno stato membro della comunità europea. Ci sono altri accordi tecnici ma sono del tutto volontari.

Riteniamo che la NTA 8133 sia una discreta base di partenza per lo sviluppo di un metodo di prova che possa rappresentare quanto più possibile questo nuovo rischio d’incendio, ma allo stato attuale, la NTA non rappresenta una situazione reale del rischio d’incendio specifico in quanto simula le batterie prive dei contenitori d’imballo e loro dispositivi di sicurezza previsti dalla costruzione delle batterie al litio”.

Qual è l’iter attuale che precede la commercializzazione in Italia di un estintore per classi di fuoco diverse da quelle standard previste dalla UNI EN 3-7? A quale classe di fuoco si possono attribuire le batterie agli ioni di litio?

“La commercializzazione in Italia di estintori d’incendio riconosciuti idonei per la prevenzione incendi è necessario richiedere il riconoscimento al Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco che tramite il D.M. 7 gennaio 2005 rilascia atto di omologazione. Il Decreto riconosce esclusivamente le classi di fuoco A e B, nonché la idoneità del dispositivo per apparecchiature elettriche in tensione, per la classe F, introdotta con norma europea EN 3-7 nella sua edizione del 2008, viene riportata l’idoneità tecnica anche per questa classe di fuoco riconosciuta da norma comunitaria.

Le batterie al litio non possono essere equiparate a nessuna delle classi di fuoco attualmente riconosciute dalle norme vigenti, non solo per la natura dell’incendio stesso, ma anche perché l’intervento su questi rischi d’incendio specifici necessitano, a nostro avviso, un’adeguata formazione agli operatori che dovranno intervenire e dovranno intervenire eseguendo delle specifiche operazioni, sia nell’avvicinamento al principio d’incendio, sia nell’erogazione dell’agente estinguente presente nell’estintore d’incendio. L’obiettivo nell’utilizzo degli estintori d’incendio, così come in tutte le classi di fuoco in vigore, è quello di contenere e quanto possibile estinguere un principio d’incendio, le batterie agli ioni di litio, dai test che abbiamo svolto, purtroppo non permettono di effettuare un’azione di spegnimento del principio d’incendio per la natura stessa delle batterie in quanto sono autoalimentate dalla loro composizione chimica”.

Senza una norma di riferimento armonizzata quali sono le criticità con cui si scontra un’azienda che vuole distinguersi con prodotti realmente efficaci da chi invece li spaccia come tali?

“Le difficoltà sono molteplici dato che c’è molta confusione sull’impiego di presidi antincendio nei fuochi derivanti dalle batterie al litio. Logicamente ogni produttore propone il proprio prodotto come il prodotto migliore e più efficace. Una ricerca dell’Università La Sapienza di Roma, con la quale siamo in contatto e collaboriamo fornendo le soluzioni estinguenti da noi testate sulle batterie al litio, sono state svolte e sono in corso tutt’ora, delle comparazioni per valutare quale sia l’estinguente e le soluzioni estinguenti presenti sul mercato. Dai primi risultati disponibili a seguito di test svolti presso le strutture dei Vigili del Fuoco a Roma, i ricercatori universitari hanno determinato che l’agente estinguente con maggiore efficacia è a base d’acqua che è risultato il più efficiente sull’azione di estinzione di una batteria del tipo pouch da 40 Wh. Questo test è stato svolto con la cella priva di involucri, come per esempio modulo batteria o vani veicolo”.

Qual è oggi la reale possibilità di estinguere o controllare un incendio che coinvolge una batteria agli ioni di litio nella vita quotidiana, specialmente per le auto elettriche o ibride plug-in?

“Ad oggi non ci sono dispositivi che permettono di estinguere o controllare un incendio che coinvolge una batteria agli ioni di litio installata in auto elettriche o ibride plug-in, se non quello di erogare acqua fino all’esaurimento delle fiamme. L’unica possibilità è quella di erogare costantemente acqua in modo da raffreddare la temperatura della batteria e abbassando la temperatura d’innesco della batteria stessa si va a contenere l’incendio della stessa”.

In quali casi può rivelarsi utile anche in ambito domestico un estintore specifico per batterie agli ioni di litio (es, batteria di un pc portatile, powerbank da 10 Ah, monopattino/bici elettrica, wallbox di ricarica auto domestica)?

“Avere un estintore all’interno della propria abitazione che sia idoneo per lo spegnimento di fuochi innescati da batterie al litio è fortemente consigliato a nostro avviso. Sempre più sono i dispositivi elettronici presenti nelle nostre abitazioni dotate di batterie agli ioni e il rischio maggiore di innesco delle batterie è quando sono sottoposte a stress eccessivi o a cicli di ricarica continui aumentando il rischio d’incendio del pacco batterie. Sempre più frequentemente si trovano su internet video domestici di apparecchiature sotto carica che prendono fuoco e avere un estintore nella propria abitazione che possa essere idoneo anche per questo rischio d’incendio permette di poter salvaguardare il proprio ambiente domestico e far intervenire più efficacemente i soccorsi”.

Oggi che le potenze di ricarica delle colonnine pubbliche sono aumentate notevolmente, può tornare utile (e se si fino a che punto) avere a disposizione nelle vicinanze un estintore idoneo? Se si, quale tipo consigliate?

“Le colonnine pubbliche sono sempre più diffuse e spesso sono a servizio di pacchi batteria con capacità elevate, per automobili e motoveicoli e intervenire su questi mezzi, come abbiamo già detto, è molto complesso. Per colonnine installate e destinate a questa tipologia di servizio si consiglia di posizionare estintori a base d’acqua idonei del tipo carrellato con una quantità di estinguente maggiore e che permettono una maggior scarica. C’è da dire che però la normativa indica l’utilizzo di estintori carrellati da personale formato e competente e da almeno due persone, quindi l’installazione di questa tipologia di estintori è subordinata alla presenza di personale competente per l’utilizzo”.

Quali sono le disposizioni attuali riguardo agli estintori nei pressi delle colonnine in ambito privato e/o pubblico? Perché non ne vediamo quasi mai la presenza vicino alle colonnine?

“Il Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha pubblicato il testo coordinato della circolare 5 novembre 2018 inerente le linee guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici dove al punto 3 vengono indicati i requisiti tecnici che ogni stazione di ricarica dovrebbe avere. Viene indicato chiaramente che ogni stazione di ricarica deve essere dotata di estintori portatili idonei all’uso su impianti o apparecchi elettrici in tensione, in ragione di uno ogni 5 punti di connessione o frazione, collocati in posizione segnalata, sicura e facilmente accessibile. Questo non solo per le infrastrutture di nuova installazione, ma anche quelle esistenti devono essere adeguate a queste specifiche tecniche. Si parla di estintori portatili in quanto possono essere utilizzati anche da un solo operatore”.

Credete siano sufficientemente applicate nella Valutazione dei Rischi e in fase di progettazione di nuove strutture destinate alla sosta e alla ricarica di veicoli dotati di batterie agli ioni di litio (quindi posteggi di bike-sharing, parcheggi pubblici per auto e postazioni di ricarica)?

“Pensiamo che il rischio d’incendio che può essere provocato dalle batterie agli ioni di litio e relativi dispositivi che utilizzano questa tecnologia è sottovalutato e sono poco considerate le linee guida emanate dagli organi competenti. Questo è anche dato dal fatto che, non essendoci una classificazione precisa per determinare quella che è la capacità di spegnimento dei presidi antincendio sulle batterie al litio, non è possibile determinare quale sia il prodotto idoneo a questo servizio”.

Quando è prevista la prossima discussione a livello europeo sull’omologazione estintori idonei allo spegnimento delle batterie agli ioni di litio?

“Attualmente sono in corso lavori nella commissione europea per lo sviluppo e la valutazione di un protocollo comunitario per i rischi incendio delle batterie agli ioni di litio ma non abbiamo informazioni sul proseguo dei lavori e la relativa tempistica per essere adottato come metodo di classificazione degli estintori.

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