4 motivi del perché Daimler e BMW possono eclissare Tesla in Europa L’Autopilot non ha colpe negli incidenti Tesla

4 motivi del perché Daimler e BMW possono eclissare Tesla in Europa

Tesla spera in una fabbrica europea per espandere il mercato, ma ci sono vari motivi che spingeranno i clienti a preferire un’auto tedesca nel 2024

27 Agosto 2019 - 12:08

Tesla è in testa alla classifica delle auto elettriche più vendute in Europa: la Tesla Model 3 è l’auto con la crescita più importante nei primi 6 mesi del 2019 (dati Jato per l’Europa). Ci sono tanti motivi che spingono all’acquisto di una Tesla, primo tra tutti è l’effetto “wow” di chi ci sale almeno una volta e la prova su strada. D’accordo, ma quanto durerà l’effetto Tesla? Ecco i 4 motivi principali per cui tra qualche anno Tesla potrebbe guardare le spalle di altri Costruttori come Daimler e BMW.

PERCHE’ COMPREREMO UNA TESLA O FORSE NO

Se provate a chiedere a un proprietario di una Tesla “perché hai comprato una Tesla?” Probabilmente vi risponderà “Perché fa cose che altre auto non fanno”. Allora si può dedurre che la tecnologia innovativa di Tesla fa scattare la scintilla. Forse però non tutti sanno che Daimler (da anni sta lavorando alla guida autonoma di livello 4) e BMW (vende auto elettriche più o meno da quando la prima Model S ha esordito) hanno stretto un accordo. Entro il 2024 venderanno le prime auto a guida autonoma, intanto creeranno una piattaforma elettrica condivisibile e lanceranno i parcheggi automatizzati. Intanto per chi volesse la Mercedes EQC è già pronta a sfidare la Tesla Model X, che arranca negli ordini. E attenzione, poiché abbiamo volutamente escluso Volkswagen, meno attiva sulla guida autonoma di Daimler ma agguerrita sul fronte elettrico.

QUESTIONE DI COSTI

Sia chiaro, nessuno della redazione è a favore o contrario a Tesla, ma si tratta di mera convenienza economica. Finché Tesla continuerà a produrre le auto elettriche in California, una Tesla Model 3 che negli USA costa 39 mila dollari (senza contare gli incentivi), in Italia ne costa l’equivalente di almeno 15 mila in più. Ecco perché si vocifera da tempo che Musk voglia impiantare la sua Gigafactory europea proprio in Germania. Probabilmente ci riuscirà, ma intanto BMW produce già la i3 a Lipsia e Daimler ha in programma di estendere la produzione della Mercedes EQC dalla Germania, in USA, Francia e Cina.

CAMBIA IL MODO DI COMPRARE L’AUTO, MA L’ASSISTENZA?

Va bene, chi si apre all’acquisto di una Tesla ha un’immaginazione spiccata e magari gli basta anche visitare il sito web. Ma c’è anche chi si approccia alla vecchia maniera e vuole toccare con mano. Per l’esattezza in Italia, ad oggi, ci sono 5 store Tesla: 2 su Milano, 1 Roma, 1 Padova e 1 Bologna. E’ vero che magari si può scendere a qualche compromesso, ma non bisogna sottolineare il valore di una rete capillare di vendita e assistenza. Basta buttare giù uno specchio retrovisore e accorgersi che il fermo auto in attesa del ricambio non è una cosa molto piacevole.

L’IDENTITA’ DEL BRAND E’ UNA LEVA FORTE

Abbiamo detto all’inizio che le quattro ipotesi per cui Daimler e BMW potrebbero surclassare Tesla in Europa entro il 2024 non si basa sulle batterie. Chiaramente se si volesse una semplice auto elettrica si comprerebbe una Nissan Leaf, una Volkswagen e-Golf, una Hyundai Ioniq Electric o le altre elettriche più vendute della nostra analisi costi. No, la Tesla oggi si compra soprattutto perché, quando sarà legale, potrà guidarsi da sola. Non prendiamoci in giro, quando le auto potranno guidare da sole legalmente forse non avranno più le ruote e neppure i finestrini trasparenti. Ma fino ad allora nel settore delle auto premium (già di per se una nicchia) la fetta grossa è coperta da autonoleggi e società di leasing. Per lo più orientate a marche tedesche. Magari non sarà così e Tesla continuerà ad essere quel fenomeno dirompente che non si può ridurre banalmente a semplice Costruttore di auto.

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