Auto alluvionate vendute all'estero, mega giro d'affari scoperto negli USA

Auto alluvionate vendute all'estero, mega giro d'affari scoperto negli USA Le auto danneggiate negli USA vengono svendute all'estero; una pratica diffusa anche in Italia: ecco come accorgersi se l'auto è stata danneggiata

Le auto danneggiate negli USA vengono svendute all'estero; una pratica diffusa anche in Italia: ecco come accorgersi se l'auto è stata danneggiata

10 Aprile 2018 - 11:04

Dopo le calamità naturali quando la notizia dell'evento distruttivo perde la sua forza mediatica non si fanno più domande se non quelle di chi spera di poter riavere la sua casa nei casi più fortunati. Mentre chi aveva ordinato un'auto nuova dall'altra parte del mondo non può che prendere atto che la sua auto non arriverà nei tempi previsti perché è stata travolta dalla ciclopica forza distruttiva di un ciclone o di un maremoto. Ma poi quelle auto che andrebbero normalmente destinate alla demolizione, vengono davvero distrutte? In realtà no, almeno non negli USA, dove l'uragano Harvey ha seminato distruzione  per 2 settimane dal 17 agosto 2017 a sud est degli Stati Uniti devastando circa 500 mila auto nell'area di Houston (Texas). Proprio quelle auto che non potendo più essere vendute perché danneggiate dall'acqua negli ultimi mesi hanno preso la via per l'Africa e l'Asia. A denunciarlo è il Wall Street Journal, ma anche in Italia può capitare di comprare un'auto come nuova danneggiata prima dell'immatricolazione: ecco cosa guardare sul libretto.

CHI COMPRA L'AUTO SPESSO NON NE CONOSCE LA PROVENIENZA E' stato scoperto negli Stati Uniti un grande traffico di auto destinate alla rottamazione dopo i danni provocati dall'uragano Harvey che invece di finire allo sfascio sono state dirottate sui mercati dell'Asia, del Medio Oriente e dell'Africa. Un giro d'affari su cui andranno chiarite le dinamiche commerciali entro o fuori i limiti di legge visto che – come è probabile attendersi –  non è certo se oltre i limiti nazionali resterà questo piccolo dettaglio tra i segni particolari anagrafici delle auto sommerse dall'acqua. Non bisogna però pensare che l'evento sia abbastanza lontano da casa nostra per poter abbassare la guardia quando ci troviamo davanti a un'auto nuova appena immatricolata presso un rivenditore non ufficiale (guarda qui la guida completa sull'acquisto di un'auto nuova e usata).

DOPO L'URAGANO SI MOLTIPLICANO LE SPEDIZIONI DI AUTO La denuncia viene direttamente dal WSJ che ha intervistato Christian Pedersen, responsabile trade e marketing per le spedizioni oceaniche della Maersk Line in Nord America che avrebbe dichiarato – come riportano anche i media nazionali –  ''una volta che le assicurazioni concludono le loro procedure, cominciamo a vedere queste vetture pronte per l'esportazione''. In realtà come riporta l'Ansa ci sarebbe anche una ricerca dell'IHS Markit che evidenzia una crescita del 12% dell'export di auto via container nel 2017 rispetto all'anno precedente: si è passati  da 678 mila 323 a 757 mila 327 unità per il trasporto nelle navi container dopo la manifestazione dell'uragano Harvey negli USA.

COME ACCORGERSI SE UN'AUTO E' STATA RIPARATA Il problema delle auto che subiscono danni durante il trasporto è noto anche in Italia, e proprio da questi episodi non tanto sporadici anche i rivenditori di auto usate e piccoli rivenditori di auto nuove trovano migliori profitti acquistando dai Costruttori queste auto anche fortemente danneggiate su un mercato parallelo. Si tratta ad esempio di auto che non possono essere ripristinate cambiando uno specchietto o riverniciando semplicemente un paraurti ma che hanno subito danni tali da non consentirne l'immediata immatricolazione. Tant'è che proprio sul libretto di circolazione di queste auto la Motorizzazione appone la dicitura “Visita e prova di veicolo danneggiato prima dell'immatricolazione” ad evidenziare che l'auto è stata sottoposta a una verifica speciale per assicurarsi delle sue condizioni dopo la riparazione. Il problema è che quasi sempre l'acquirente scopre di questo dettaglio per caso, o non lo scoprirà mai. Occhio quindi a questi dettagli quando controllate i documenti di un'auto proposta a un prezzo troppo conveniente da un rivenditore non ufficiale. Guardando però alle auto coinvolte nel dieselgate che Volkswagen sta accumulando in mega depositi USA, viene da chiedersi se dopo l'approvazione dei fix da parte delle autorità americane sia già pronto un piano per spedire questa flotta sterminata dove sulle emissioni e l'ambiente si può chiudere un occhio se non entrambi.

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