Le zone 30 km/h possono non piacere, ma ecco come sono diminuiti gli incidenti a Bruxelles che è diventata una mega City 30
Le zone 30 km/h in città continuano a suscitare dubbi e polemiche per la limitazione della velocità in aree maggiormente frequentate da pedoni e in particolare da bambini. Il rapporto dei primi 6 mesi di City 30 a Bruxelles dimostra però che nelle aree urbane si può avere una riduzione tangibile del rumore e degli incidenti gravi.
ZONE 30 KM/H: COME FUNZIONANO A BRUXELLES
Il rapporto pubblicato da Bruxelles Mobilité mostra che nella città di Bruxelles, diventata simbolo del limite di 30 km/h in Europa, l’impatto del traffico veicolare è fortemente migliorato. A Bruxelles infatti dal 1 gennaio 2021 è scattato il provvedimento City 30, vale a dire il limite di 30 km/h su tutta l’area metropolitana, a eccezione di poche strade. Le zone 30 km/h a Bruxelles sono chiaramente contrassegnate da un cartello dedicato (immagine sotto). Dove invece la segnaletica indica che si sta entrando nelle aree condivise, il limite di velocità scende a 20 km/h. Ci sono poche eccezioni (limite a 50 km/h o 70 km/h dove indicato) alle regole valide per tutti gli utenti della strada e qualsiasi veicolo. Le eccezioni al limite delle zone 30 km/h valgono solo per:
– i tram, non sono soggetti al codice della strada;
– tutti i veicoli di emergenza con le luci blu accese;
– gli spazzaneve nell’espletamento del servizio di pulizia delle strade.
MENO INCIDENTI GRAVI E RUMORE MA PIU’ FERITI IN BICI CON LE ZONE A 30 KM/H
Confrontando i dati del periodo 2016-2020 con il 2021, le autorità hanno rilevato che con le zone 30 km/h c’è stata una riduzione del numero medio di incidenti del 20% (da 1826 a 1550). L’effetto riducente sale al 25% in meno di eventi se si considerano feriti gravi e vittime da incidenti stradali. Il passaggio da 50 km/h a 30 km/h – secondo il rapporto – ha ridotto anche l’inquinamento acustico (dal rumore del traffico veicolare) tra 2,5 e 3,9 dB in meno a seconda del tipo di rivestimento della strada. Il rovescio della medaglia però sta nell’aumento del numero di ciclisti feriti, da una media di 389 negli ultimi 5 anni a 543 nei primi 6 mesi del 2021. Un effetto presumibilmente legato anche al maggiore utilizzo della bici.
MULTE ZONE 30 KM/H: DOVE ANDRANNO A FINIRE I SOLDI?
A sorvegliare il rispetto dei limiti nelle zone a 30 km/h ci saranno sempre più telecamere, ma le autorità promettono che non è un tentativo di aumentare il numero di multe. “Si tratta d’incoraggiare le persone a rispettare il limite di 30 km/h per scelta”. La polizia ha iniziato a far rispettare il nuovo limite di velocità il 1 gennaio 2021, irrogando la multa per eccesso di velocità come qualsiasi altra infrazione. Da non sottovalutare il fatto che il numero degli autovelox fissi sarà aumentato da 90 (sulle strade della Regione) a 150 nei prossimi 3 anni anche nelle aree gestite dai Comuni. Le autorità chiariscono anche che “I soldi delle multe andranno direttamente in un fondo per la sicurezza stradale. Il fondo servirà per rendere le strade più sicure, migliorare le infrastrutture, realizzare campagne di sensibilizzazione e installare nuovi dispositivi di rilevamento e controllo”.
Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code