Uber Italy commissariata: caporalato e minacce verso i rider

Uber Italy commissariata: caporalato e minacce verso i rider

Rider sottopagati, caporalato e minacce: ecco cosa emerge dalle indagini e perché Uber Italy è stata commissariata

30 Maggio 2020 - 09:05

L’emergenza Coronavirus ha portato a galla tante realtà di un’Italia fatta di solidarietà e unione ma anche di opportunismo e illegalità. E’ di poche ore fa la notizia di Uber Italy commissariata: le accuse pesanti di caporalato e minacce ai rider su cui indaga la Guardia di Finanza.

UBER ITALY COMMISSARIATA: LE INDAGINI

Vessazioni, minacce e sottrazione di denaro, sarebbero le regole impartite ai manager per gestire le decine di richiedenti asilo reclutati come pony express per le consegne in bici e scooter, come riporta Il Corriere. La cronaca ha già ampiamente fotografato squadre di uomini, per lo più di colore, sfidare il contagio in bici al prezzo di pochi spiccioli per le consegne a domicilio. Dietro il lato oscuro di tutto questo sarebbe implicata, per quanto indirettamente, anche Uber Italy. Dichiaratasi estranea alle pratiche vessatorie, attuate in prima linea dalle aziende partner (come Flash Road City) per il servizio Uber Portier BV, per gli investigatori non si è limitata ad essere imparziale piattaforma digitale. Ecco cosa è emerso dalle indagini.

UBER ITALY COMMISSARIATA: LE PRATICHE CONTESTATE

Ciò che ha portato Uber Italy ad essere commissariata è l’indagine fatta di intercettazioni tra i manager Uber Italy e quelli del partner FRC. Un indottrinamento basato su minacce e pratiche vessatorie per tenere al guinzaglio i rider incaricati di consegnare i panini. Al prezzo di circa 3 euro netti per consegna, i pony express in bici dovevano essere reperibili nelle ore di maggiore richiesta. Nessuna possibilità quindi di rifiutare un ordine, come invece dovrebbe essere per un lavoro non dipendente. Sarebbe bastato minacciarli di chiudere l’account a chi rifiutava più del 5% degli ordini o anche applicare penali da 0,5 euro oltre il 95% degli ordini rifiutati, come riporta Il Corriere. E fin qui si potrebbe anche pensare all’applicazione di Condizioni d’uso della piattaforma, ma nelle intercettazioni ci sarebbero pesanti intimidazioni.

UBER ITALY COMMISSARIATA: MINACCE AI RIDER

Uber Italy avrebbe “consigliato” ai manager FRC come evitare che i rider, dopo una giornata in bici, si scollegassero dalla piattaforma. Come riporta il Corriere, i manager Uber avrebbero impartito “l’ordine” ai gestori di FRC di non pagare i rider il pomeriggio, per spingerli a collegarsi alla piattaforma di sera. A qualche rider, contrariato dalle condizioni di lavoro estreme, sarebbero anche arrivate minacce di lesioni: “vengo e ti spacco la testa”, scrive Il Corriere. Su questo filone d’indagine della Guardia di Finanza, il PM Paolo Storaci ha contestato “l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro”. Bisogna precisare che i rider sfruttati non risultano formalmente legati a Uber Italy. Dalle prime interrogazioni però le accuse dei rider agli intermediari sembrano risalire la linea di comando e portano fino a Uber Italy. Spetterà al tribunale stabilire le responsabilità, intanto Uber Italy è stata commissariata per controllare che non ci siano ulteriori presupposti di “sopraffazione retributiva o comportamentale”.

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