Stop auto a benzina e diesel dal 2035: l’ok del Parlamento e i prossimi step

Stop auto a benzina e diesel dal 2035: l’ok del Parlamento e i prossimi step Dalla Commissione all'Ambiente del Parlamento UE arriva un importante conferma sul programma che porterà allo stop alle vendite di auto benzina e diesel

Stop auto a benzina e diesel dal 2035: l’ok del Parlamento e i prossimi step

Dalla Commissione all'Ambiente del Parlamento UE arriva un importante conferma sul programma che porterà allo stop alle vendite di auto benzina e diesel

14 Maggio 2022 - 09:05

Questa settimana l’Europa ha compiuto un nuovo importante passo verso lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel, confermando la volontà di arrivare ad una fine della commercializzazione per questo tipo di vetture entro il 2035. Si tratterà di un addio progressivo, con vari step intermedi che puntano a ridurre gradualmente la quota di mercato dei modelli benzina e diesel. Nel corso dei prossimi 13 anni, infatti, l’obiettivo è di arrivare alla vendita di sole auto elettriche in Europa. La Commissione per l’Ambiente del Parlamento europeo ha espresso parere favorevole (ma senza raggiungere l’unanimità) su quelli che saranno i passaggi da seguire per arrivare allo stop alla vendita di auto benzina e diesel. Questo progetto rientra nel cosiddetto Green Deal europeo che punta a rendere l’Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero nel corso dei prossimi anni.

COME SI ARRIVERA’ ALLO STOP ALLA VENDITA DI AUTO BENZINA E DIESEL IN EUROPA

L’ok da parte della Commissione per l’Ambiente del Parlamento europeo rappresenta un importante passo in avanti verso un mercato europeo dell’auto completamente a zero emissioni. Quest’obiettivo è ancora lontano ma la Commissione ha confermato che il traguardo sarà raggiunto nel corso del 2035. Per raggiungere l’obiettivo della completa elettrificazione del mercato dell’auto si passerà per alcuni step intermedi. Sui passaggi da compiere per arrivare allo stop alla vendita di auto a benzina e diesel in Europa ci sono ancora diverse criticità. Il via libera da parte del Parlamento europeo prevede il raggiungimento di questo traguardo in tre fasi:

– i produttori dovranno ridurre le emissioni medie della flotta del 20% nel 2025

– il secondo step prevede una riduzione delle emissioni medie della flotta del 55% da raggiungere nel 2030

– il programma si completerà nel corso del 2035 con la riduzione del 100% delle emissioni

Le emissioni di riferimento per cui sono state stabilite le percentuali da raggiungere per il 2025 ed il 2030 sono riferite ai dati del 2021. Di conseguenza, il mercato delle quattro ruote dovrà passare per due step intermedi. I produttori sono chiamati al raggiungimento di un target quasi immediato, programmando nel dettaglio già da ora la riduzione del 20% delle emissioni della flotta. Il secondo traguardo intermedio è molto più lontano (8 anni, più di una generazione per il mercato auto attuale) ma anche molto più ambizioso.

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IL PIANO POTREBBE NON ESSERE SUFFICIENTE: LA PROPOSTA DI T&E

Il progetto definito dalla Commissione per l’Ambiente non sarebbe sufficiente a garantire il raggiungimento del target fissato per il 2035. Almeno questo è il punto di vista di Transport & Environment (T&E), ONG che promuovere il trasporto sostenibile in Europa. Secondo Alex Keynes, clean vehicles manager di T&E, sottolinea: “la crescita della diffusione dei veicoli elettrici nel corso dei prossimi 10 anni non sarà sufficiente se i legislatori non fisseranno un obiettivo provvisorio nel 2027 ed un obiettivo più ambizioso nel 2030”. Secondo T&E, l’Europa potrebbe non essere in grado di vendere abbastanza auto elettriche per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030 e per il 2035. T&E ritiene che sia necessario:

– fissare un obiettivo intermedio per il 2027 in quanto il passaggio dal 2025 al 2030 sarebbe troppo lungo

rendere più ambizioso (andando ad aumentare la percentuale di riduzione delle emissioni) l’obiettivo da raggiungere per il 2030 che attualmente è fissato in una riduzione del 55%

Da notare che T&E evidenzia anche la necessità di bloccare la “falsa soluzione ecologica” rappresentata dai carburanti sintetici. Secondo l’organizzazione, i test su questi carburanti confermano la presenza di emissioni di NOx significative in aria. La produzione di questi carburanti, inoltre, sarebbe molto meno efficiente dell’alimentazione di un’auto elettrica. Per Keynes: “Il parlamento deve tenere la porta chiusa a quello che sarebbe un diversivo costoso e inefficiente dalla corsa dell’UE allo zero netto”

LA COMMISSIONE TRASPORTI UE HA BOCCIATO LO STOP ALLA VENDITA DI AUTO BENZINA E DIESEL

Il percorso per arrivare allo stop delle vendite per le auto a benzina e diesel non sarà facile. L’obiettivo fissato per il 2035, infatti, potrà essere raggiunto solo superando diversi ostacoli. Lo scorso mese di aprile, ad esempio, la Commissione Trasporti del Parlamento europeo, in netta opposizione con quanto fissato in questi giorni dalla Commissione per l’Ambiente, ha bocciato il programma di azzeramento delle emissioni per le flotte delle auto dei produttori. La proposta della Commissione Trasporti, infatti, prevede un abbassamento delle emissioni fino al 90% rispetto ai valori del 2021. Anche in questo caso, il target è fissato per il 2035. La palla ora passa alla plenaria del Parlamento europeo, convocato per la seconda settimana di giugno per votare in merito all’adozione dei nuovi livelli di emissione di CO2 delle auto. Se il Parlamento approverà quanto stabilito dalla Commissione Ambiente, con l’azzeramento delle emissioni, l’UE dovrà poi definire con i singoli Stati membri un piano d’azione dettagliato da seguire.

ANCHE PER I VEICOLI COMMERCIALI È IN PROGRAMMA IL PASSAGGIO ALL’ELETTRICO

Il piano europeo per lo stop della vendita di auto a benzina e diesel entro il 2035 si estende anche ai veicoli commerciali e, in particolare, ai veicoli commerciali leggeri. La Commissione per l’Ambiente ha definito l’obiettivo del taglio del 15% delle emissioni da raggiungere entro il 2025. Successivamente, entro il 2030, è previsto un taglio del 50% delle emissioni. Secondo i piani dei regolatori, infine, anche in questo caso è previsto un azzeramento delle emissioni, con il conseguente stop delle vendite, entro il 2035. I veicoli commerciali incidono in misura minore sulle emissioni complessive rispetto alle auto avendo un impatto del 2% contro il 13% delle auto. Anche in questo caso sarà necessario attendere l’approvazione definitiva del programma per verificare le modalità di attuazione della transizione energetica.

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