RC auto: premi -2,1% nel 2022, +6% il costo dei sinistri

RC auto: premi -2,1% nel 2022, +6% il costo dei sinistri

Assicurazione RC auto: premi -2,1% nel 2022 ma +6% di costo dei sinistri. Leggi tutti i dati sulla RCA diffusi durante l'assemblea annuale ANIA

5 Luglio 2023 - 18:30

L’assemblea annuale di ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, è stata l’occasione per snocciolare i dati del comparto delle assicurazioni nel 2022, incluso l’ambito RC auto che ci riguarda più da vicino. I premi sono scesi ulteriormente, del -2,1%, ma stavolta il calo è risultato più contenuto.

RC AUTO IN ITALIA NEL 2022: CALANO I PREMI MA AUMENTANO I COSTI DEI SINISTRI

Ricapitolando, nel 2022 i premi contabilizzati nel ramo RC auto sono diminuiti del -2,1%, in decelerazione rispetto a quanto era avvenuto nel 2021 (-4,5%). Si tratta comunque dell’undicesima variazione negativa dal 2011. Complessivamente le compagnie italiane e le rappresentanze di imprese UE ed extra UE ammesse ad operare in Italia hanno contabilizzato premi per 12.635 milioni di euro, in diminuzione del -1,0% dall’anno precedente.

Il costo dei sinistri di competenza, definito come la somma degli importi pagati e riservati per i sinistri accaduti nel 2022, è stato pari a 10.094 milioni, in aumento di quasi il 6% rispetto a quanto rilevato nel 2021. Tale aumento è spiegabile con una crescita del +3% del numero dei sinistri e un aumento del +2,6% del loro costo medio.

RC AUTO IN ITALIA: RISCHIOSITÀ E RISARCIMENTI

Nel 2022 in Italia si sono contati 5,1 incidenti stradali ogni 100 assicurati (erano 4,1 nel 2021), per un risarcimento medio di 5.113 euro (+2,6%). A fronte di un versamento di premi pari a 12,6 miliardi di euro (358 euro la media per ciascun assicurato), le assicurazioni ne hanno impiegato in totale 13,6 così distribuiti:

  • 4,4 miliardi per riparare i veicoli danneggiati;
  • 4,3 miliardi per risarcire i danni degli individui che subiscono delle lesioni fisiche, lievi o gravi;
  • 2,2 miliardi destinati ai familiari delle vittime di incidenti stradali;
  • 2,7 miliardi per svolgere la propria attività.

In Italia la rischiosità della circolazione stradale è ancora molto variabile a livello territoriale, sia per il numero medio di incidenti che si verificano (p.es. in Campania 7/100 contro 5,1/100 della media nazionale) sia per il relativo risarcimento medio. Per questo motivo si riscontra un’importante differenziazione tra i premi medi pagati, come spiega bene la seguente tabella.

RC auto premi 2022

RC AUTO: IL GAP TRA ITALIA ED EUROPA

Per fortuna nel 2022 è di nuovo diminuito il divario tra i premi medi italiani e quelli degli altri principali Paesi europei per la copertura RCA. Se infatti le polizze italiane nella media degli anni 2008-2012 erano più costose di 213 euro rispetto alla media di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, nel 2015 il gap si era ridotto a 138 euro per poi arrivare progressivamente a 40 euro alla fine del 2022.

ASSICURAZIONI AUTO IN ITALIA: I NUMERI DELLE GARANZIE ACCESSORIE

Com’è noto non esiste solamente l’assicurazione RC auto obbligatoria ma ci sono tante altre coperture facoltative che aumentano la protezione del veicolo e delle persone. Secondo i dati ANIA, in Italia un’autovettura su tre è protetta con almeno una garanzia aggiuntiva. Precisamente ci sono:

Nel 2022 le compagnie assicurative hanno risarcito un totale di 1,8 miliardi di euro per il ripristino dei danni coperti dalle garanzie accessorie, così distribuiti:

  • 800 milioni per Eventi atmosferici e Atti vandalici;
  • 418 milioni per Kasko e Collisione;
  • 322 milioni per Furto;
  • 240 milioni per rottura dei Cristalli;
  • 21 milioni per Incendio.

PROSPETTIVE FUTURE SULLA RC AUTO IN ITALIA

Nella consueta relazione trasmessa all’assemblea annuale, la presidente di ANIA Bianca Maria Farina ha evidenziato i buoni risultati raggiunti nell’ultimo anno, in particolare la riduzione del divario tra i premi medi italiani e quelli degli altri principali Paesi europei per la copertura RC auto, ormai prossimi al pareggio, ma ha anche evidenziato alcune problematiche che il settore sarà presto chiamato ad affrontare.

Preoccupano soprattutto l’aumento dei sinistri e il rallentamento del trend di diminuzione delle tariffe: “Già nell’anno appena concluso le imprese che operano nel ramo RCA su 100 euro di premi incassati ne hanno pagati 108 per il risarcimento dei danni e per il sostenimento delle spese”, ha spiegato Farina, “Gli aumenti della frequenza e del costo medio dei sinistri hanno già determinato nel primo trimestre del 2023 un rialzo del premio medio pagato dagli assicurati, peraltro di entità molto contenuta rispetto all’andamento dell’inflazione. L’inversione del trend di lungo periodo evidenzia chiaramente la necessità di riforme organiche del sistema che lo rendano sostenibile nel lungo termine”.

Più precisamente le imprese di assicurazione reclamano una revisione dell’impianto legislativo della RC auto, non più rinviabile per garantire l’equità e il carattere inclusivo delle norme. Chiedono anche la modifica dell’imposizione fiscale sui premi, molto penalizzante nel confronto con gli altri Paesi europei. E attendono impazienti la definizione univoca del risarcimento dei danni per lesioni gravi alla persona, che sembra comunque in dirittura d’arrivo.

Stiamo inoltre promuovendo interventi importanti sulla lotta alle frodi e all’evasione assicurativa e, soprattutto, sulla sicurezza stradale”, ha concluso la presidente ANIA. “A questo proposito, sottolineiamo e accogliamo con grande favore il fatto che il Governo si sia impegnato in quell’ampia riforma del Codice della Strada che ANIA e le compagnie di assicurazione attendevano da tanto”.

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