Milano: con limite 30 km/h più CO2 e PM, lo studio MIT

Milano: con limite 30 km/h più CO2 e PM, lo studio MIT

Scopri come la riduzione della velocità a Milano influisce sull'emissione di CO, CO2, NOx e PM. Uno studio presenta conclusioni sorprendenti

9 Luglio 2024 - 16:30

A Milano la riduzione della velocità a 30 km/h porta a un aumento delle emissioni di monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM), soprattutto nelle ore più trafficate del giorno, oltre a un lieve aumento dei tempi di percorrenza. Sono queste le conclusioni principali, e per certi versi sorprendenti, a cui è giunto uno studio del MIT Senseable City Lab, in collaborazione con Unipol Tech, presentato durante il forum del The Urban Mobility Council, svoltosi proprio nel capoluogo lombardo. Lo studio, condotto utilizzando i dati raccolti in forma anonima dai dispositivi telematici degli autoveicoli degli assicurati con Unipol, ha lo scopo di fornire stime quantitative su come le riduzioni dei limiti di velocità possano influenzare i tempi di viaggio e le emissioni di inquinanti e gas serra, portando così un contributo oggettivo al dibattito sulla mobilità sostenibile.

IL METODO DELLO STUDIO DEL MIT SENSEABLE CITY LAB

I dati raccolti da oltre 3,4 milioni di viaggi effettuati da veicoli nell’area del Comune di Milano nell’arco di 7 settimane nel 2023, hanno permesso di constatare che la velocità media del traffico nel centro di Milano è già oggi inferiore ai 30 km/h, con una media di circa 28 km/h. Per la stima delle emissioni, si è seguito il modello Copert dell’Unione Europea in funzione della tipologia dei veicoli transitanti, della velocità e del volume medio del traffico. Il database è stato poi utilizzato per costruire ‘profili di velocità attesa‘ adatti a ogni strada e a ogni fascia oraria in modo da tener conto dell’effetto del traffico. Sotto la lente 12 scenari di riduzione dei limiti a 30 km/h in zone dove oggi si viaggia a 50 km/h, seguendo due criteri: la progressività spaziale delle zone 30 con incrementi ad anelli concentrici verso la periferia fino all’intera area città; la tipologia di strada, escludendo dalla riduzione del limite di velocità le strade a più alta percorrenza (primarie) fino a quelle a minore percorrenza (secondarie, terziarie e residenziali).

MILANO: L’EFFETTO DEL LIMITE 30 KM/H SUI TEMPI DI PERCORRENZA

Basandosi su questi e altri parametri, la riduzione del limite di velocità ha mostrato un lieve aumento dei tempi di percorrenza, con un incremento del tempo di viaggio ‘medio’ che va da 2 secondi in uno scenario di riduzione dei limiti in tutte le strade della zona più centrale di Milano, al massimo di 89 secondi (+7,24% rispetto ai tempi attuali) nello scenario di riduzione dei limiti a tutte le strade non primarie sull’intero territorio cittadino. Uno scenario ‘medio’, ossia la riduzione a 30 km/h di tutto il territorio cittadino nelle sole strade residenziali e terziarie, comporta un incremento del tempo di viaggio ‘medio’ di 34 secondi (+2,86%). Tuttavia, l’impatto varia significativamente a seconda della zona e del tipo di strada, con aumenti più marcati durante le ore di punta.

Milano limite 30 km/h co2

MILANO: L’EFFETTO DEL LIMITE 30 KM/H SULLE EMISSIONI

Per quanto riguarda invece le emissioni inquinanti, in generale la riduzione della velocità a 30 km/h porta, secondo la ricerca del MIT, a un aumento delle emissioni di monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM), soprattutto nelle ore più trafficate del giorno. Questo aumento è attribuibile principalmente ai parametri di progettazione dei motori termici, che sono realizzati per avere la migliore efficienza di consumo intorno ai 70-80 km/h. Nel caso di applicazione del limite di velocità a 30km/h nell’intero territorio di Milano, le emissioni di CO2 si prevede che aumentino del +1,5%, mentre quelle di PM, particolarmente nocivi per la salute umana, del +2.7%.

LIMITE 30 KM/H AUMENTA L’INQUINAMENTO? LA REAZIONE DI SALA E GUALTIERI

Alla presentazione dello studio del MIT Senseable City Lab hanno partecipato due soggetti molto interessati ai risultati, anche perché direttamente responsabili delle politiche anti-inquinamento delle rispettive (grandi) città: il sindaco di Milano Beppe Sala e, in video collegamento, quello di Roma Roberto Gualtieri. Sala ha dichiarato che la Giunta milanese vuole essere non ideologica ma pragmatica, sottolineando di non aver mai pensato di portare tutta Milano a 30 km/h (come ha fatto invece Bologna) ma che allo stesso tempo sia sbagliato stare fermi. Per questo proporrà di abbassare il limite solo in determinate strade, a cominciare da quelle su cui si affacciano le  scuole. Gualtieri ha detto invece che si deve lavorare attraverso le isole ambientali, che comportano “un riassetto urbanistico di un pezzo di città che ne cambia la conformazione e aiuta a sostenere una nuova forma di mobilità con un impatto diverso“.

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