
La Commissione europea conferma che i singoli Stati decidono sull’applicazione dell’IVA patente alle autoscuole
L’IVA autoscuole al 22% sulle patenti è un rischio già smentito dal Ministero dell’Economia: sono salve le patenti già conseguite fino al 2019. Mentre il legislatore lavora a una norma ad hoc per fare chiarezza sul pagamento dell’IVA arretrata sulla patente, il parere Commissario uscente agli Affari economici supporta le fila delle autoscuole. Così l’UNASCA replica sul possibile aumento del costo patente e il pagamento dell’IVA arretrata.
IVA ARRETRATA, AUTOSCUOLE SALVE?
La Commissione europea è a conoscenza del problema IVA patenti in Italia, ha una sua proposta di riforma delle norme in materia di IVA che non include le lezioni di scuola guida tra i beni soggetti ad aliquota IVA, riconosce la piena libertà per gli Stati membri di organizzare la formazione alla guida. Sono questi i tre capisaldi della risposta che mercoledì 9 ottobre il Commissario uscente agli Affari economici Pierre Moscovici ha dato a un’interpellanza dall’europarlamentare Mara Bizzotto (Lega) in tema di IVA sulle patenti.
SULL’IVA PATENTE DECIDE LO STATO MEMBRO
“Questi elementi – dichiara Emilio Patella, Segretario nazionale Autoscuole UNASCA – aprono la strada a una profonda revisione della Risoluzione 79/E dell’Agenzia delle Entrate del 2 settembre scorso, con la quale si è introdotta l’aliquota l’IVA al 22% sulle prestazioni didattiche delle autoscuole. Questo perché le parole di Moscovici confermano quanto espresso e rappresentato dalle associazioni di categoria ai ministri Roberto Gualtieri e Paola De Micheli, e a tutte le forze politiche, nelle scorse settimane. L’organizzazione della formazione e l’assoggettabilità all’IVA dipendono da decisioni nazionali, e il Legislatore italiano ha da molti anni attribuito alle autoscuole un ruolo professionale specifico nel percorso formativo alla guida, nella diffusione dell’educazione stradale e della sicurezza stradale”.
REPLICA UNASCA SULL’IVA ARRETRATA
“Auspichiamo – conclude il Segretario nazionale delle Autoscuole UNASCA Emilio Patella – che questo pronunciamento che Moscovici fa a nome della Commissione europea rappresenti un definitivo impulso perché il Legislatore italiano dia una risposta immediata e cancelli l’IVA arretrata, confermi la specialità didattica delle prestazioni rese dalle autoscuole italiane che ne ha sin qui determinato la legittima esenzione dall’imposta. La battaglia non è finita, quello che è certo è che la Commissione ci dà motivi per continuare a opporci all’Agenzia delle Entrate e sollecitare la politica per una soluzione duratura”.