Incidenti stradali di notte: il 40% per sonno e scarsa illuminazione

Incidenti stradali di notte: il 40% per sonno e scarsa illuminazione Nel 2018 oltre un terzo di incidenti è avvenuto dalle 22 alle 6

Nel 2018 oltre un terzo di incidenti è avvenuto dalle 22 alle 6, nel 20% dei casi a causa della stanchezza del guidatore

31 Gennaio 2019 - 12:01

Distrazione, alcol e droghe, velocità e maltempo, tra le principali cause di incidenti stradali che pensate di conoscere, ma non tutte quelle che spesso sono sottovalutate negli orari di guida più rischiosi come quelli notturni. Secondo il report ACI basato sui dati ISTAT infatti il numero di incedenti avvenuto dalle 22 di sera alle 6 del mattino è circa il 40% degli eventi accaduti nel 2017 sulle strade italiane avviene per l'assenza di un'adeguata (o scarsa) illuminazione e per la stanchezza che induce il guidatore a chiudere gli occhi e perdere il controllo dell'auto.

GLI INCIDENTI MAGGIORI NELLE ORE DI PUNTA Nel 2017 sono stati registrati 174.933 incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in leggero calo rispetto al 2016, con 3.378 vittime (morti entro 30 giorni dall'evento) e 246.750 feriti. Se nei primi sei mesi del 2018 è diminuito il numero di vittime della strada un dato particolarmente indicativo della sicurezza delle nostre strade riguarda l'incidentalità stradale notturna. L'analisi  degli   incidenti   per   ora   del   giorno   presenta picchi dal   lunedì   al venerdì in corrispondenza degli spostamenti casa-lavoro e intorno alle 13, mentre nel fine settimana tra le 11 e le 13 e tra  le  16  e  le  20.  Gli  incidenti  più  gravi  avvengono tra le 3 e  le  6  del  mattino e  fuori  dal  centro  abitato  (10 persone ogni 100 incidenti perdono la vita tra le 3 e le 4 del mattino secondo il report ACI-ISTAT).

CON MENO LUCE AUMENTANO GLI INCIDENTI Dal confronto per mese, nel periodo di buio, compreso tra tramonto e alba,  e  quello  notturno,  tra  le  22  e  le  6  del  mattino,  ci sono  differenze sostanziali soprattutto per i mesi invernali e autunnali, quando il sole tramonta già nelle ore del pomeriggio. Altre differenze si  rilevano sulle  strade  extraurbane,  dove il numero di feriti per 100 incidenti è più elevato nelle ore tra tramonto e alba rispetto al periodo notturno (tra le 22 e le 6). Considerando però il totale degli incidenti su tutta la rete viaria quelli attribuibili a scarsa visibilità equivalgono al 40% mentre il sonno sarebbe la causa scatenante del 20% degli incidenti che avvengono di notte.

I CONSIGLI PER CHI GUIDA DI NOTTE Guidare di notte è per molti inevitabile (si pensi a chi lavora in auto o su mezzi pesanti) mentre per altri la soluzione per evitare il traffico diurno. Tuttavia non bisogna dimenticare, soprattutto per chi non è abituato a farla, che il corpo ha un suo bioritmo e non è semplice spiegargli che la pennichella prima di partire servirà a restare svegli durante il viaggio in notturna al volante. Quindi è fondamentale aumentare ulteriormente la frequenza delle pause rispetto alle 2 ore di guida consigliate di giorno. Inoltre vedere e farsi vedere permette di non coinvolgere veicoli in panne o farsi colpire da altre auto in transito. Quindi controllate regolarmente che tutte le luci funzionino correttamente, inclusi gli abbaglianti e i retronebbia che vanno accesi nei casi previsti dal Codice della Strada soprattutto quando l'illuminazione pubblica è carente. Ma il consiglio più valido è essere prudenti e non sopravvalutare la propria resistenza alla stanchezza: è un braccio di ferro inutile che può fare molti danni.

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