I cittadini coinvolti in incidenti con animali selvatici in Lombardia, avvenuti tra il 2023 e il 2027, possono chiedere e ottenere un rimborso grazie a un'iniziativa della Regione. Ecco tutti i dettagli da sapere
Non sono affatto infrequenti gli incidenti con animali selvatici in Lombardia, data la natura del territorio. Per questo, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2027, la Giunta Regionale prevede una copertura per i danni ai veicoli e un’altra per i danni alle persone a seguito di collisione con fauna selvatica su strade statali, regionali, provinciali e comunali lombarde (sono invece escluse le strade in concessione come le autostrade, le tangenziali protette e, più in generale, tutte le strade che prevedono un pedaggio).
Aggiornamento del 21 agosto 2024 con le nuove informazioni su come richiedere il rimborso in caso di incidenti con animali selvatici in Lombardia fino a tutto il 2027.
INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI IN LOMBARDIA: DETTAGLI DELLA MISURA
Per fauna selvatica si intendono mammiferi e uccelli selvatici stabilmente o temporaneamente in stato di naturale libertà nel territorio lombardo, con esclusione dei cani randagi. Sono compresi nella definizione cervi, camosci, mufloni, daini, cinghiali, stambecchi, caprioli, orsi, volpi, tassi, lepri, nutrie, fagiani e altre specie simili. Con la richiesta di rimborso gli automobilisti danneggiati, o i loro legittimi eredi nel malaugurato caso in cui il sinistro abbia provocato il decesso di una o più persone, si impegnano a rinunciare a ogni azione civile e a ulteriori richieste di risarcimento danni nei confronti della Pubblica Amministrazione.
La copertura opera sia nel caso di solo danneggiamento del veicolo che di infortunio del conducente e/o dei passeggeri.
SINISTRI CON FAUNA SELVATICA IN LOMBARDIA: COME CHIEDERE IL RIMBORSO PER I DANNI AL VEICOLO
La domanda per ottenere il rimborso dei danni al veicolo in seguito a un incidente stradale dovuto all’impatto con animali selvatici in Lombardia, va presentata entro 30 giorni dalla data del sinistro mediante un apposito modulo scaricabile dal portale regionale. Tra i vari documenti da allegare alla domanda devono esserci:
- verbale delle Autorità, se intervenute;
- eventuali testimonianze corredate da fotocopia fronte-retro del documento d’identità (in corso di validità) e del codice fiscale;
- fotografie a colori con targa visibile che documentino il danno subito;
- fattura e/o preventivo di riparazione del danno;
- fotocopia fronte-retro della patente di guida del conducente;
- fotocopia fronte-retro del libretto di circolazione o documento unico del veicolo;
- fotocopia completa della polizza personale stipulata per il mezzo in vigore al momento dell’evento o dichiarazione di inesistenza di garanzia kasko sul mezzo danneggiato e/o di altre garanzie che coprano l’evento per il quale si richiede il risarcimento dei danni;
- scheda di demolizione rilasciata dal P.R.A. solo in caso di danno con perdita totale al veicolo;
- estremi bancari completi del proprietario del veicolo (IBAN).
Inoltre, in caso di infortunio:
- certificato del Pronto Soccorso o altro certificato medico rilasciato nell’immediatezza dell’evento;
- certificati medici relativi al decorso delle lesioni fino a guarigione clinica;
- copia della cartella clinica (solo in caso di ricovero);
- certificato medico di avvenuta guarigione attestante la presenza di eventuali postumi permanenti;
- fotocopia, fronte e retro, della patente di guida in corso di validità (nel caso di infortunio del conducente).
La richiesta può essere trasmessa in Regione con raccomandata A/R , con posta elettronica certificata, oppure di persona presso gli sportelli dedicati.
INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI IN LOMBARDIA: COME SI OTTIENE IL RISARCIMENTO
Una volta ricevuto il modulo di denuncia e la documentazione prevista, la Regione Lombardia avvia la pratica trasmettendola alla compagnia convenzionata, tramite il broker assicurativo. Entro 120 giorni la compagnia è tenuta a dare riscontro al danneggiato in merito alla risarcibilità del danno al veicolo e all’eventuale importo da risarcire. Se lo ritiene opportuno può incaricare un perito per visionare il veicolo. Il rimborso è pari all’80% del danno accertato al veicolo, oppure al valore della vettura al momento dell’incidente in caso di danno totale o antieconomico. Ed è corrisposto fino al limite massimo di euro 5.500 euro per sinistro, Iva compresa. L’indennizzo non comprende eventuali e ulteriori spese che non riguardano la riparazione dell’auto, quali per esempio traino, spese legali, fermo tecnico, beni e oggetti personali, casco protettivo, ecc. I cittadini danneggiati che non sono soddisfatti dell’entità del rimborso, possono ricorrere nelle modalità previste.
Invece in caso di infortunio del conducente e/o dei passeggeri l’indennità è corrisposta per invalidità permanente pari o superiore al 10% o in caso di decesso, con un massimale di 50.000 euro. Il calcolo dell’invalidità permanente deve essere riferito esclusivamente agli esiti direttamente riconducibili all’infortunio indennizzabile a termini di polizza: devono quindi intendersi escluse dal calcolo eventuali invalidità preesistenti alla data dell’infortunio. L’assicurazione non vale per le persone di età superiore ai 75 anni.
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