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Ford sperimenta l’uso di Biopolimeri per gli interni auto

Ford sperimenta nuovi materiali dagli scarti della raccolta di olive per realizzare polimeri più sostenibili per l’ambiente

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16 Gennaio 2024 - 09:28

Ford ha recentemente introdotto il progetto COMPOlive, un’iniziativa ambiziosa che si propone di trasformare gli scarti vegetali derivanti dalla raccolta delle olive in materiali biocompositi destinati alla produzione di componenti automobilistici. La raccolta delle olive, infatti, genera quantità significative di scarti vegetali spesso smaltiti attraverso la combustione. COMPOlive mira a promuovere un’economia circolare, sostituendo la plastica con materiali sostenibili e contribuendo così alla riduzione dell’inquinamento locale.

ROAD TO BETTER: FORD E LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Il progetto Ford COMPOlive si inserisce nell’impegno più ampio di Ford verso la sostenibilità ambientale, come parte della loro iniziativa “Road to Better”. In collaborazione con partner globali, Ford sta compiendo passi significativi per raggiungere gli obiettivi di un futuro dei trasporti più sostenibile, inclusivo ed equo. Nonostante le sfide imposte dalla pandemia globale, il progetto ha perseverato, dimostrando l’impegno della Casa verso la sostenibilità e l’innovazione nel settore automobilistico.

PROTOTIPI ROBUSTI E GREEN: SVOLTA NELLA PRODUZIONE AUTOMOBILISTICA

Gli ingegneri di Ford hanno sviluppato prototipi di componenti per gli interni auto, come poggiapiedi e parti del bagagliaio, utilizzando il processo innovativo derivato dai materiali di scarto degli uliveti. I test condotti dimostrano che questi componenti biocompositi presentano caratteristiche di robustezza e resistenza in linea con i materiali tradizionali. Il successo dei test ha spinto Ford a valutare l’applicabilità di questo processo su scala industriale, aprendo la strada alla possibile integrazione in future generazioni di veicoli elettrici Ford.

UN’INIZIATIVA GLOBALE: MATERIALI DI SCARTO DAGLI ULIVETI SPAGNOLI

Per condurre i test, Ford ha ottenuto gli scarti dagli uliveti in Andalusia, Spagna, la regione con la più alta produzione di olio d’oliva al mondo. Attraverso una tecnologia di simulazione intelligente, gli ingegneri di Ford a Colonia, in Germania, hanno virtualmente valutato la robustezza, la resistenza e la modellabilità dei materiali. Il materiale biocomposito, composto al 40% da fibre e al 60% da polipropilene riciclato, è stato quindi riscaldato e stampato a iniezione per creare i prototipi.

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