Coronavirus: le regole per il transito alle frontiere Nuovi aggiornamenti sul Coronavirus con le regole per il transito alle frontiere con Austria

Coronavirus: le regole per il transito alle frontiere

Nuovi aggiornamenti sul Coronavirus con le regole per il transito alle frontiere con Austria, Francia, Slovenia e Svizzera

11 Marzo 2020 - 02:03

A causa del Coronavirus il transito alle frontiere con Austria, Francia, Slovenia e Svizzera sta subendo delle limitazioni o quanto meno dei rallentamenti. Le quattro nazioni confinanti con l’Italia, che per loro fortuna contano un numero di contagi assai inferiore al nostro (almeno per il momento) e, di conseguenza, stanno cercando di contenere il più possibile la diffusione del virus, hanno iniziato ad applicare misure restrittive per i viaggi da e per l’Italia. Soprattutto dopo la decisione del nostro Governo di istituire la ‘zona protetta’ sull’intero territorio nazionale, limitando gli spostamenti allo stretto necessario. Vediamo i dettagli.

CORONAVIRUS: FRONTIERA TRA ITALIA E AUSTRIA

A partire da mercoledì 11 marzo 2020 l’Austria ha chiuso il valico del Brennero, sia alle auto che ai treni, reintroducendo ufficialmente i controlli di frontiera. Infatti, nei vari decreti firmati dal governo di Vienna si parla esplicitamente di ‘temporanea reintroduzione dei controlli di frontiera UE’. Fino a nuovo ordine possono entrare in Austria dall’Italia solo gli automobilisti in possesso di un certificato medico che escluda la positività al COVID-19, ma che poi sono comunque tenuti a stare in auto-isolamento per due settimane. I tir, invece, possono ancora transitare dopo la misurazione della temperatura corporea del camionista (i controlli sono serrati). I treni passeggeri provenienti dall’Italia non possono entrare in Austria. I treni merci, invece, possono proseguire dopo il cambio del locomotore, così come i treni passeggeri che non si fermano in Italia. Controlli sono previsti anche a passo Resia e Prato alla Drava.

CORONAVIRUS: FRONTIERA TRA ITALIA E FRANCIA

Al momento non sono previste particolari limitazioni al passaggio attraverso i numerosi valichi di frontiera tra Italia e Francia. Vengono effettuati soltanto controlli di ordinaria amministrazione da parte delle forze dell’ordine francesi, sia su strada che su ferrovia. Tuttavia, come precisa il sito web del quotidiano La Stampa, le associazioni di frontalieri sono in stretto contatto con le autorità francesi per tenere monitorata la situazione nell’ipotesi di repentini cambiamenti.

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CORONAVIRUS: FRONTIERA TRA ITALIA E SLOVENIA

In Slovenia ci sono rigidi controlli alla frontiera con l’Italia, e l’ingresso di persone è consentito solo ai cittadini sloveni o ai possessori di un permesso di residenza permanente o temporanea. Questo dopo la decisione del governo di Lubiana di chiudere il confine con l’Italia per contenere il contagio da Coronavirus. Per quanto riguarda i cittadini non sloveni, l’accesso nel Paese è permesse solo alle persone in possesso di un certificato medico, in sloveno, inglese o italiano, rilasciato dall’autorità competente non più di 3 giorni precedenti all’ingresso, che attesti la negatività al Covid-19. Sul versante italiano, intanto, Polizia ed esercito controllano i veicoli in transito, a cui viene richiesto per il passaggio il modulo di autocertificazione, compilato o anche da compilare sul posto.

CORONAVIRUS: FRONTIERA TRA ITALIA E SVIZZERA

In Svizzera, e in particolare in Canton Ticino, si può entrare dall’Italia ma solo per motivi di lavoro. Grazie a un accordo tra i rispettivi governi, i quasi 70.000 lavoratori frontalieri italiani possono quindi entrare e uscire dalla Confederazione Elvetica. Salvo ovviamente, che siano soggetti in quarantena o positivi al Coronavirus. Gli interessati possono comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione (il modulo da stampare si può scaricare qui) che può essere resa alle forze di polizia in caso di eventuali controlli. Da segnalare infine la chiusura di nove valichi secondari al confine con l’Italia per incanalare il traffico nei passaggi di frontiera più grandi.

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