Misure ancora più restrittive in certe zone d'Italia per contenere il Coronavirus: ecco le regioni e le città che hanno totalmente chiuso i collegamenti con il resto
Le disposizioni degli ultimi DPCM per contenere e contrastare la diffusione del Covid-19 hanno già notevolmente limitato gli spostamenti, riducendoli allo stretto necessario. Ma alcune regioni italiane sono andate oltre, chiudendo di fatto l’accesso in entrata e in uscita al proprio territorio, salvo particolari eccezioni. È il caso per esempio della Valle d’Aosta, della Sardegna e della Sicilia, ma presto potrebbero aggiungersene altre. Inoltre sono stati ‘chiusi’ alcuni comuni in cui si è registrato un preoccupante picco di contagi. Facciamo pertanto un riepilogo delle regioni che hanno chiuso i comuni per il Coronavirus.
CORONAVIRUS: VALLE D’AOSTA VIETA L’INGRESSO AI NON RESIDENTI
La Regione Autonoma Valle d’Aosta tramite l’ordinanza n. 111 del 15 marzo 2020, valida fino a nuovo provvedimento, ha vietato ogni spostamento delle persone da e per il territorio regionale, esclusi gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, oppure per raggiungere o rientrare presso la propria residenza/domicilio (scarica qui l’autocertificazione). Allo stesso tempo ha invitato i turisti, gli ospiti, i villeggianti e tutte le altre persone presenti sul territorio regionale che non hanno la residenza in Valle d’Aosta a prendere in considerazione il rientro alla propria residenza, così da potersi affidare, in caso di necessità, alle cure del proprio medico di base o del pediatra di libera scelta. Evitando in tal modo di sovraffollare le già esigue strutture mediche del posto.
CORONAVIRUS: SARDEGNA CHIUDE PORTI E AEROPORTI
Al fine di contrastare e limitare la diffusione del Coronavirus in Sardegna, mediante il decreto ministeriale n. 117 del 14 marzo 2020 sono stati sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari dei passeggeri da e per la Sardegna. Pertanto è consentito solo il trasporto marittimo delle merci sulle navi previste in convenzione, mentre il trasporto marittimo delle persone può eventualmente avvenire soltanto previa autorizzazione del presidente della Regione Sardegna, quale autorità sanitaria e per dimostrate e improrogabili esigenze (compila qui il modulo online). Per quanto riguarda infine il trasporto aereo, si viaggia solo tra Roma Fiumicino e l’aeroporto di Cagliari, a patto che le ragioni dello spostamento siano dimostrate e improrogabili, sempre previa autorizzazione del presidente della Regione.
CORONAVIRUS: SICILIA, STOP AI COLLEGAMENTI
Dal 16 marzo 2020 è pienamente operativo il decreto del MIT che prevede la sospensione dei collegamenti e dei trasporti ordinari delle persone da e per la Sicilia. Regolare, invece, il trasporto merci. Nel decreto si specifica che le persone possono viaggiare su navi adibite al trasporto merci esclusivamente per dimostrate ed improrogabili esigenze, previa autorizzazione del presidente della Regione Siciliana. Sono consentiti anche gli spostamenti via mare per i passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa, per comprovate esigenze di lavoro, di salute o per situazioni di necessità. Il trasporto aereo delle persone, da e verso la Sicilia, è assicurato soltanto presso gli aeroporti di Palermo e Catania, mediante due voli giornalieri A/R Roma-Catania e due voli A/R Roma-Palermo. Per i collegamenti ferroviari diurni è previsto un solo treno al giorno, l’intercity Roma-Palermo e viceversa. Sono soppressi, infine, i servizi automobilistici interregionali.
CORONAVIRUS: CITTÀ IN CUI SONO ASSOLUTAMENTE VIETATI L’INGRESSO E L’USCITA
La Regione Campania dal 15 marzo 2020 ha messo in ‘quarantena’ per emergenza Coronavirus, istituendo una vera e propria zona rossa fino al 31 marzo, con divieto di entrata e di uscita dalle rispettive aree, cinque comuni del territorio regionale a causa del picco di contagi. Sono Ariano Irpino, in provincia di Avellino, e Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano, in provincia di Salerno. Anche il comune di Medicina e la frazione di Ganzanigo, nei pressi di Bologna, sono diventate zona rossa: la ha annunciato il sindaco disponendo fino al 3 aprile 2020 il divieto di allontanamento e di accesso per queste zone.