Audi: il riciclo dei metalli preziosi entra nella filiera produttiva

Audi: il riciclo dei metalli preziosi entra nella filiera produttiva

Audi implementa strategie innovative per il riciclo di metalli preziosi dai rifiuti elettronici che non vengono smaltiti correttamente

7 Agosto 2023 - 09:32

Audi punta a incorporare il concetto di economia circolare nella sua catena di produzione, avviando un progetto pilota per il recupero di metalli preziosi dai rifiuti elettronici. Rüdiger Recknagel, Direttore Generale della Audi Environmental Foundation, sottolinea come tale progetto rappresenti un notevole contributo scientifico alla promozione dell’economia circolare. Ecco tutti i dettagli di un approccio che vedremo sempre più inserito nelle strategie industriali dei costruttori di veicoli e componenti. In questo approfondimento parliamo delle materie prime ed energia che Michelin recupera dagli PFU.

RICERCA AUDI E UNIVERSITÀ DI FREIBERG: INNOVAZIONE NEL RICICLO DI METALLI PREZIOSI

In collaborazione con l’Università di Mineraria e Tecnologia di Freiberg, l’Audi Environmental Foundation sta esplorando nuovi modi per recuperare risorse preziose attraverso il riciclo dei rifiuti. Elementi come indio, gallio e stagno, sebbene rari, sono fondamentali per tecnologie come fibre ottiche, celle solari e semiconduttori. Audi è impegnata nello sviluppo di un processo di estrazione selettiva per recuperare questi metalli preziosi dai rifiuti elettronici. Le materie prime metalliche sono risorse limitate, complesse da estrarre in quanto richiedono processi chimico-termici complicati per separare l’elemento utile dalla roccia inerte. Tuttavia, questi materiali sono essenziali per una serie di innovazioni tecnologiche, dalle telecomunicazioni all’energia solare. Il Consiglio Mondiale delle Risorse delle Nazioni Unite prevede un aumento esponenziale della domanda di queste materie prime metalliche entro il 2030.

DALLO SMALTIMENTO ALLA VALORIZZAZIONE: IL RECUPERO DEI METALLI RARI SECONDO AUDI

Le materie prime preziose vengono rischiano di essere sperperate quando i dispositivi in ​​cui sono utilizzate arrivano al termine della loro vita. Piccoli dispositivi elettronici come torce, chiavette USB, cavi di ricarica e persino telefoni cellulari vengono incautamente smaltiti nei rifiuti domestici anziché negli appositi punti di raccolta, secondo Audi. Questi rifiuti vengono poi inceneriti, provocando la perdita definitiva delle materie prime recuperabili. Per contrastare questa pratica, la Audi Environmental Foundation finanzia un progetto di ricerca dedicato all’estrazione selettiva di indio, gallio e stagno. Il progetto pilota mira a estrarre i metalli preziosi dalle ceneri post-incenerimento, allo scopo di reinserirli nel ciclo produttivo e ridurre l’impatto ambientale dell’estrazione di materie prime.

PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ: LE INIZIATIVE DELLA AUDI ENVIRONMENTAL FOUNDATION

Betty Leibiger, dottoranda in Chimica presso l’Università di Mineraria e Tecnologia di Freiberg, sta sviluppando un processo di riciclo basato sull’estrazione selettiva. “La sfida è creare molecole che si leghino agli ioni metallici, agendo come una sorta di ‘calamita’ per estrarre i metalli preziosi dalle ceneri”, spiega Leibiger. Questo processo permette di separare i singoli metalli in modo da ottenere un grado di purezza sufficiente per riutilizzarli in molteplici applicazioni tecnologiche. Il progetto pilota, che durerà tre anni e sarà finanziato dalla Audi Environmental Foundation, avrà anche l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un utilizzo sostenibile delle risorse. A questo scopo, l’Audi Environmental Foundation sostiene diverse iniziative, tra cui la startup indo-tedesca Nunam, che offre una seconda vita alle batterie, e la società no-profit Clear Rivers, che mira a ridurre i rifiuti plastici negli oceani con l’uso di innovative “trappole” galleggianti.

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