
Solo la metà delle scuole europee impone obiettivi nell'insegnamento della sicurezza stradale, in molte altre non è previsto dopo i 13 anni
La sicurezza stradale come tante altre regole basilari si insegnano fin da piccoli, quando i bambini imparano a fare i primi passi gli si spiega ad esempio qual è lo spazio dove camminano i pedoni, di non scappare in strada e di stare lontani da quelle grandi scatole che si chiamano “auto”. Peccato che poi questo impulso attivato quasi sempre dai genitori non trovi sempre un seguito nel percorso formativo del bambino, a meno di partecipare ai corsi di sicurezza organizzati nelle scuole come i DSFL Ford. E' quanto accade in circa la metà delle scuole europee di educazione secondaria come rivela uno studio condotto in 36 Paesi comunitari.
LA SICUREZZA NELLE SCUOLE EUROPEE Esistono grandi differenze nella formazione di educazione alla sicurezza stradale offerta ai bambini di tutta Europa, in particolare nella scuola secondaria, secondo una relazione diffusa dall'European Transport Safety Council. La ricerca mostra come ai bambini dell'istruzione primaria in tutta Europa l'educazione alla sicurezza stradale viene garantita in modo abbastanza uniforme, non viene offerta ai giovani dell'istruzione secondaria in un quinto dei 36 Stati europei e regioni studiati. Inoltre, la ricerca rivela che la sicurezza del traffico e l'educazione alla mobilità sono indirizzate solo scarsamente all'istruzione secondaria nella maggior parte degli stati e delle regioni in cui viene impartita.
MANCANO OBIETTIVI FORMATIVI DA PERSEGUIRE Dal report sulla sicurezza stradale insegnata attraverso l'educazione civica e altre materie, la maggior parte degli Stati e delle regioni non ha un requisito minimo legale per la quantità di educazione alla sicurezza stradale che dovrebbe essere fornita nella scuola secondaria. Solo la metà degli stati e delle regioni che lo offrono stabilisce obiettivi educativi per ciò che dovrebbe essere insegnato. Viene data molta libertà alle singole scuole e agli insegnanti su cosa e quanto viene insegnato.
I RISCHI MAGGIORI DOPO 13 ANNI La mortalità dovuta al traffico aumenta rapidamente dopo i 13 anni di età, poiché i bambini iniziano a muoversi autonomamente e ad utilizzare maggiormente smartphone, lettori mp3 e dispositivi che non permettono di avere una soglia di attenzione adeguata in strada. Per i giovani di età compresa tra 15 e 19 anni, gli incidenti stradali sono la principale causa di morte esterna. Tuttavia, non è noto quanto le attuali pratiche di educazione alla sicurezza stradale siano efficaci nel ridurre le morti e gli infortuni poiché secondo l'ETSC mancano studi approfonditi in merito.
Paoblog
13:42, 25 Gennaio 2019E vedendo come guidano certi neopatentati vien da dire che neanche a scuola guida la imparano.
Battute a parte, i bambini sono recettivi come dimostra questa storia. https://wp.me/pjP1E-tol