Alcol test: quando conviene nominare un avvocato per guida in stato di ebbrezza

Alcol test: quando conviene nominare un avvocato per guida in stato di ebbrezza

L’affiancamento di un avvocato nella fase di misurazione con l’alcol test può rivelarsi rassicurante e preziosa per il guidatore fermato dalla polizia

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15 Settembre 2022 - 03:09

Non è affatto raro che si venga fermati per l’alcol test. Si tratta di una procedura piuttosto frequente lungo le strade italiane, soprattutto nei fine settimana. L’obiettivo è naturalmente quello di innalzare il livello di sicurezza e dunque di disincentivare la guida in stato di ebbrezza. Le stesse sanzioni a carico dell’automobilista ubriaco sono piuttosto severe. Resta però un punto fondamentale da comprendere nell’iter procedurale che va dalla fermata dell’automobilista in presunto stato di ebbrezza fino alla misurazione del livello di alcol nel sangue con l’etilometro. Ci riferiamo alla possibilità di nominare un avvocato per farsi assistere in questa fase delicata. Ci domandiamo quindi se la polizia deve aspettare l’avvocato. Ma anche, facendo un passo indietro, quando al guidatore conviene nominare un avvocato per guida in stato di ebbrezza da rilevare con l’alcol test.

STATO DI EBBREZZA: QUANDO NOMINARE UN AVVOCATO PER L’ALCOL TEST

L’affiancamento di un avvocato nella fase di misurazione dell’alcol test è certamente utile per verificare che l’intera procedura avvenga in modo corretto. Ovvero che non ci siano irregolarità da parte degli enti accertatori. Tuttavia, non è sempre ammesso questo passaggio intermedio. A giocare un ruolo decisivo è il tempo. L’automobilista in presunto stato di ebbrezza può infatti nominare un legale di fiducia solo se il tempo che intercorre tra la chiamata e il suo arrivo sia breve. In buona sostanza se l’avvocato si trova nelle vicinanze ed è disponibile a raggiungere rapidamente l’assistito. Il motivo è molto semplice. Nel caso in cui dovesse arrivare con eccessivo ritardo rispetto all’avvio della misurazione, il livello di alcol nel sangue del guidatore fermato finirebbe per calare. In pratica i risultati dell’alcol test non sarebbero quelli veritieri. Quelli cioè corrispondenti al momento in cui è stato intercettato alla guida dell’auto. L’alcol test è una procedura da effettuare in tempi stretti e con urgenza ed è impensabile aspettare un avvocato per tempi troppo lunghi.

 

QUANDO CONVIENE NOMINARE UN AVVOCATO DURANTE L’ALCOL TEST

Abbiamo quindi spiegato l’importanza del fattore tempo ovvero dell’importanza che l’avvocato possa raggiungere il posto di blocco in tempi molto stretti per assistere alla misurazione con l’alcol test. Altrimenti la polizia non ha il dovere di aspettarlo e può andare avanti con la procedura. Va da sé che essere assistiti da un legale di fiducia è certamente una fonte di tranquillità per il conducente. Non tanto e non solo perché ritiene di trovarsi in uno stato di ebbrezza. Ma piuttosto perché può bastare una piccola variazione nella misurazione per fare scattare o meno la sanzione. Senza dimenticare che la presenza di un avvocato si rivela strategica nel caso in cui il conducente decida di proporre ricorso contro la multa ricevuta.

ALCOL TEST: QUANDO IMPUGNARE LA SANZIONE PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

L’automobilista e il suo avvocato possono quindi decidere di impugnare la multa ricevuta per guida in stato di ebbrezza nel caso in cui ravvisino irregolarità procedurali. Un caso limite è rappresentato dal rifiuto o meno di sottoporsi all’alcol test. Se da una parte l’automobilista non può opporsi all’alcol test, le forze dell’ordine non possono costringere il guidatore a soffiare nel palloncino. Ma ci sono delle ragioni, come ad esempio una crisi d’asma, che possono esonerare il guidatore dalla misurazione. Il legale potrebbe quindi decidere di verificare il corretto funzionamento dell’etilometro e di collocare il suo assistito in una posizione di attesa rispetto al pagamento della sanzione pecuniaria.

QUALI CONSEGUENZE PER LA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

Ricordiamo quindi che i differenti risultati dell’alcol test fanno scattare conseguenze di diversa entità:

– la sanzione amministrativa da 532 a 2.127 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi tra 0,5 e 0,8 grammi per litro di sangue;

– l’ammenda da 800 a 3.200 euro e si aggiungono l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 7 anni tra 0,8 e 1,5 grammi per litro;

– un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, l’arresto da 6 mesi a 1 anno, la sospensione della patente da 1 a 2 anni, il sequestro preventivo del mezzo e la sua confisca se superiore a 1,5 grammi per litro.

Per i neopatentati la tabella alcolemica è unica. In pratica non ci sono soglie minime da riferimento. La sanzione amministrativa a cui vanno incontro varia sempre da 155 a 524 euro con l’importo raddoppia se hanno provocato un incidente stradale mentre erano al volante.

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