A Roma si discute sulla prevenzione dei disturbi del sonno per la sicurezza stradale

A Roma si discute sulla prevenzione dei disturbi del sonno per la sicurezza stradale A roma si discute in un convegno a palazzo Marini sull'importanza dello studio delle patologie del sonno per la sicurezza stradale.

A roma si discute in un convegno a palazzo Marini sull'importanza dello studio delle patologie del sonno per la sicurezza stradale.

17 Giugno 2011 - 07:06

La patologia delle ostruzioni respiratorie del sonno ha un forte impatto sulla sicurezza stradale. Dormire non respirando bene comporta sonnolenza durante tutta la giornata, una condizione che aumenta moltissimo la probabilità di incidente stradale. In Italia si contano quasi due milioni di persone affette da questa tipologia di disturbo del sonno.

PATOLOGIA FREQUENTE – La sindrome da apnea notturna è l'insieme degli episodi che causano una disfunzione o un'alterazione respiratoria durante il periodo dedicato al sonno, cosa che può comportare una notevole e innaturale sonnolenza durante il giorno. Tra i principali sintomi possiamo ritrovare il russare e fattori di rischio come l'ipertensione e l'obesità. Le condizioni che facilitano tale sindrome, inoltre, sono la posizione supina durante il sonno, l'uso di sedativi, l'ostruzione nasale e l'ipotiroidismo. Si stima che in Italia il 4% degli uomini e il 2% delle donne soffrano della sindrome delle apnee nel sonno, ma la percentuale sale fino al 20% tra gli autotrasportator a causa del loro stile di vita più sedentario. 

PROBLEMA DA DISCUTERE – Non si riesce a considerare le apnee ostruttive del sonno (OSAS) come un problema di sicurezza stradale perchè le si contestualizza al riposo, che ovviamente non si fa certo alla guida. Tuttavia bisogna considerare gli effetti secondari del sonno interrotto e disturbato. Si vive la giornata in uno stato di sonnolenza cronico dovuto alle interruzioni del ciclo di sonno necessario al sistema nervoso umano per affrontare la giornata e tale stato, aumenta da 2 a 7 volte la probabilità di restare coinvolti in incidenti stradali. Oltre ad influire negativamente sui livelli di attenzione, la malattia allunga i tempi di reazione: a 130 km/h i conducenti affetti da OSAS percorrono 22 metri in più rispetto agli altri prima di frenare o impostare una manovra correttiva; a 40 km/h la differenza è di 9 metri. Per discutere il problema si è svolto un importante convegno a Roma, presso la Camera dei Deputati a Palazzo Marini, Sala delle Colonne avente come titolo “Disturbi respiratori ed incidenti stradali: le apnee nel sonno. Situazione attuale e prospettive future”. Numerose le figure di spicco presenti al convegno, come ad esempio Franco Falcone, presidente della Federazione italiana contro le Malattie polmonari, sociali e la tubercolosi e dell'Associazione italiana pneumologi ospedalieri, oppure Enrico Gelpi, presidente dell'Automobile Club d'Italia.  Presenti al convegno anche Antonino Mangiacavallo, past president della Fimpst, Francesco Fanfulla, responsabile del Gruppo di studio “Disturbi respiratori nel sonno” dell'Aipo e Onofrio Resta, responsabile del Gruppo di studio “Medicina Respiratoria del Sonno” della SIMeR. Alberto Braghiroli, del Centro di medicina del sonno ad indirizzo cardiorespiratorio – Fondazione “Salvatore Maugeri”, Irccs Veruno, tratterà poi l'argomento “Osa, sonnolenza ed incidenti stradali. Stato dell'arte”.

 

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