Come funziona il passaggio di proprietà tra familiari: tutto quello che devi sapere

Come funziona il passaggio di proprietà tra familiari: tutto quello che devi sapere

Passaggio di proprietà tra familiari: costi, documenti e agevolazioni per il trasferimento dell’auto tra genitori, figli e parenti stretti

 

Passaggio di proprietà tra familiari: costi, documenti e agevolazioni per il trasferimento dell’auto tra genitori, figli e parenti stretti

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23 Giugno 2025 - 10:15

Quando si parla di passaggio di proprietà di un’auto tra familiari, come tra genitori e figli o tra coniugi, è naturale chiedersi se vi siano agevolazioni, costi ridotti o una procedura semplificata. In effetti, la normativa italiana consente il trasferimento dell’auto tra parenti, ma con regole ben precise. Non basta essere in famiglia per evitare costi o formalità: il passaggio di proprietà va comunque registrato ufficialmente e prevede delle spese obbligatorie, anche se in alcuni casi si può beneficiare di vantaggi economici indiretti. Per un quadro completo e aggiornato, consulta la guida al passaggio di proprietà dell’auto su Facile.it.

  1. Perché serve
  2. Documenti e tempistiche
  3. Quanto costa
  4. Impatto sul premio assicurativo
  5. Quando conviene davvero

PERCHÉ SERVE IL PASSAGGIO DI PROPRIETA ANCHE TRA PARENTI

Molti si chiedono se sia davvero necessario eseguire il passaggio di proprietà quando l’auto viene regalata o ceduta a un familiare stretto. La risposta è sì: anche tra genitori e figli, oppure tra coniugi, fratelli, nonni e nipoti, la legge impone la registrazione del cambio di intestazione nei pubblici registri, ovvero presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Questo perché il veicolo, come qualsiasi altro bene mobile registrato, è soggetto a tracciabilità legale, e il nuovo intestatario deve essere indicato ufficialmente. Ciò serve sia a fini fiscali che assicurativi: in caso contrario, l’auto risulterebbe ancora a nome del vecchio proprietario, con potenziali problemi in caso di sinistro, multe o rivendite future.

COSA SERVE PER IL PASSAGGIO: DOCUMENTI E TEMPISTICHE

Per effettuare correttamente il passaggio di proprietà tra familiari servono gli stessi documenti previsti per una compravendita tra privati.

  • Carta di circolazione (libretto);
  • Certificato di proprietà digitale (CDPD) o cartaceo, se ancora presente;
  • Documento di identità valido di entrambe le parti;
  • Codice fiscale del venditore e dell’acquirente;
  • Atto di vendita con firma autenticata (presso un notaio, un delegato ACI, un’agenzia pratiche auto o in motorizzazione).

Nel caso il trasferimento avvenga a titolo gratuito, ad esempio da padre a figlio, si dovrà comunque redigere un atto di donazione. Attenzione però: le donazioni tra vivi di beni mobili registrati richiedono, per legge, l’intervento di un notaio, con costi aggiuntivi. Per questo motivo, molti preferiscono ricorrere a una cessione simulata con atto di vendita a importo simbolico, che semplifica la procedura pur rimanendo legalmente valida.

Passaggio di proprietà auto

QUANTO COSTA FARE IL PASSAGGIO DI PROPRIETÀ TRA FAMILIARI

Il costo del passaggio di proprietà non varia in base al grado di parentela. Si applicano infatti le stesse tariffe previste per qualsiasi trasferimento di veicolo usato. I principali costi da considerare sono:

  • Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), che varia a seconda della potenza del veicolo e della provincia di residenza;
  • diritti ACI e PRA (circa 48 euro);
  • imposta di bollo (32 euro o 48 euro a seconda del tipo di documento).

In totale, il costo può oscillare tra i 250 e i 500 euro, ma può salire se si utilizza un’agenzia di pratiche auto. Alcune categorie di veicoli, come quelli intestati a soggetti con disabilità (legge 104/92), possono beneficiare di esoneri o riduzioni sull’IPT, anche se si tratta di un passaggio tra familiari.

Va anche considerato che, a differenza di quanto si pensa, non è prevista un’esenzione automatica per i passaggi tra coniugi o tra parenti di primo grado. In assenza di specifiche agevolazioni regionali, il pagamento è sempre dovuto.

L’IMPATTO SUL PREMIO ASSICURATIVO

Una delle principali motivazioni che spinge ad effettuare il passaggio di proprietà tra familiari riguarda l’assicurazione. Quando si cambia l’intestatario del veicolo, infatti, si perde la continuità della classe di merito, salvo il caso in cui si utilizzi la legge Bersani (oggi sostituita dalla RC Familiare).

La RC Familiare consente di ereditare la miglior classe di merito presente nel nucleo familiare, ma è necessario che il veicolo sia intestato a un membro convivente e inserito nello stesso stato di famiglia. Se queste condizioni non sono rispettate, il passaggio di proprietà può comportare un aumento del premio assicurativo, perché si riparte dalla 14ª classe, come se fosse un’auto nuova.

Per questo, prima di procedere, è sempre consigliabile verificare le condizioni con la propria compagnia assicurativa, oppure valutare un preventivo aggiornato.

QUANDO CONVIENE DAVVERO IL PASSAGGIO TRA GENITORI E FIGLI

Il passaggio di proprietà tra genitori e figli è una prassi comune quando, ad esempio, un padre vuole regalare l’auto al figlio neopatentato, oppure quando si vuole evitare di acquistare un’auto nuova intestandola direttamente al figlio. In altri casi, può essere utile intestare l’auto a un figlio per beneficiare di una classe di merito più favorevole attraverso l’RC Familiare.

Ma ci sono anche situazioni in cui conviene il contrario: ad esempio, se un figlio vuole evitare di pagare premi assicurativi elevati, può cedere la proprietà al genitore, che ha una classe più bassa e una lunga storia assicurativa.

Attenzione però a non sottovalutare le implicazioni legali e fiscali: un’auto intestata a un’altra persona può generare problemi in caso di sinistro, multe o procedimenti giudiziari. Per questo motivo, è sempre meglio che chi guida abitualmente sia anche l’intestatario effettivo del veicolo.

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