L'esame per la patente B: come si svolge la prova pratica dell'esame che consente di guidare le automobili. La prova si articola in tre fasi
Come si svolge la prova pratica dell’esame per la patente B? Una volta superata la teoria i candidati ricevono il foglio rosa che gli permette di esercitarsi al volante in vista dell’esame di guida, il quale dev’essere svolto entro 12 mesi dal superamento della prova teorica (con 3 tentativi a disposizione) a partire dal mese successivo. In caso di tripla bocciatura si può chiedere per una sola volta il riporto dell’esame di teoria che consente altri tre tentativi, sempre nell’arco di 12 mesi. Ricordiamo che chi ha già la patente A1, A2, A o B1 può conseguire la patente B sostenendo direttamente la prova pratica, senza la necessità di fare nuovamente i quiz.
- L’auto dell’esame patente B
- Fase 1: preparazione alla guida
- Fase 2: le manovre
- Fase 3: comportamento nel traffico
- Esito dell’esame
Aggiornamento del 30 agosto 2024 con nuove precisazioni sullo svolgimento della prova pratica per l’esame della patente B.
ESAME PATENTE B: IL VEICOLO DELLA PROVA PRATICA
Per i costi e le altre formalità relative alla prenotazione della prova pratica dell’esame per la patente B vi rimandiamo all’apposita guida. In quest’ambito ci concentriamo sullo svolgimento della prova. Partiamo dalle caratteristiche minime del mezzo utilizzato per l’esame: dev’essere un veicolo a quattro ruote della categoria B capace di sviluppare almeno 100 km/h e dotato di doppi comandi. Al fianco del candidato deve accomodarsi una persona munita di abilitazione di istruttore di guida in corso di validità. Importante: non è necessario che il veicolo dell’esame abbia per forza il cambio manuale. La prova pratica può infatti essere sostenuta anche su un veicolo con cambio automatico: nel qual caso, però, sulla patente va annotato il codice UE armonizzato 78, che limita la guida ai soli veicoli con cambio automatico.
COME SI SVOLGE L’ESAME DI GUIDA DELLA PATENTE B: FASE 1, LA PREPARAZIONE ALLA GUIDA
L’esame di guida si effettua presso le sedi della Motorizzazione o i luoghi designati dalle autoscuole e si articola in tre fasi: 1) verifica della capacità del conducente di prepararsi a una guida sicura; 2) manovre; 3) comportamento nel traffico.
Durante la prima fase, quella relativa alla verifica della capacità del conducente di prepararsi a una guida sicura, il candidato deve dimostrare di saper svolgere con dimestichezza le seguenti azioni:
- regolare il sedile nella corretta posizione di guida;
- regolare gli specchietti retrovisori, le cinture di sicurezza e i poggiatesta;
- controllare la chiusura delle porte;
- controllare o correttamente utilizzare almeno due dispositivi, scelti a caso tra pneumatici, sterzo, freni, dispositivi di segnalazione acustica e luminosa, e controllare i livelli dell’olio.
PROVA PRATICA ESAME PATENTE B: FASE 2, LE MANOVRE
La seconda fase della prova pratica dell’esame per la patente B è ancora propedeutica all’immissione nel traffico e consiste nell’eseguire alcune manovre. Più in particolare, il candidato deve effettuare almeno due manovre tra quelle previste, di cui almeno una a marcia indietro:
- marcia indietro in linea retta o con svolta a destra o a sinistra, mantenendosi nella corretta corsia;
- inversione del veicolo, ricorrendo sia alla marcia avanti che alla marcia indietro;
- parcheggio del veicolo e uscita dallo spazio di parcheggio (allineato, a pettine dritto o obliquo; marcia avanti o indietro; in piano o in pendenza);
- frenata di precisione rispetto a un punto di arresto predeterminato. L’’esecuzione di una frenata di emergenza è facoltativa.
ESAME PATENTE B, PROVA DI GUIDA: FASE 3, COMPORTAMENTO NEL TRAFFICO
Quella della verifica del comportamento nel traffico è senza dubbio la fase più delicata della prova d’esame, visto che il candidato deve a tutti gli effetti dimostrare di ‘saper guidare l’auto’ con relativa sicurezza, anche in condizioni di difficoltà. Ecco cosa viene valutato:
- partenza da fermo: da un parcheggio, dopo un arresto nel traffico, uscendo da una strada secondaria;
- guida su strada rettilinea: comportamento nei confronti dei veicoli che provengono dalla direzione opposta, anche in caso di spazio limitato;
- guida in curva;
- incroci: affrontare e superare incroci e raccordi;
- cambiamento di direzione: svolta a destra e a sinistra; cambiamento di corsia;
- ingresso e uscita dall’autostrada (o eventuali strade a essa assimilabili): ingresso mediante corsia di accelerazione; uscita mediante corsia di decelerazione;
- sorpasso e superamento: sorpasso di altri veicoli (se possibile); superamento di ostacoli (ad esempio vetture posteggiate); essere oggetto di sorpasso da parte di altri veicoli (se possibile);
- elementi e caratteristiche stradali speciali (se possibile): rotonde; passaggi a livello; fermate di autobus o tram; attraversamenti pedonali; guida su lunghe salite o discese; gallerie;
- rispetto delle necessarie precauzioni nello scendere dal veicolo.
La durata della prova di guida nel traffico è di circa 25 minuti e deve preferibilmente svolgersi su strade al di fuori del centro abitato, su superstrade e autostrade (o simili), nonché sui diversi tipi di strada urbana (zone residenziali, zone con limiti di velocità fissati a 30 e 50 km/h, strade urbane a grande scorrimento), rappresentative delle diverse difficoltà che il futuro conducente dovrà affrontare. È comunque consigliabile che la prova venga effettuata in diverse condizioni di traffico.
ESITO DELL’ESAME PER LA PATENTE B
Nel caso di esito positivo della prova pratica dell’esame per la patente B, l’esaminatore consegna la patente al candidato immediatamente al termine della prova. Invece nel caso di esito negativo, l’esaminatore rinvia il candidato al successivo tentativo (se ne ha diritto) oppure ritira il foglio rosa, invitando il candidato a ripetere l’iter di ammissione all’esame.
Per ulteriori informazioni sull’esame di guida per la patente B consigliamo di leggere la circolare di riferimento del Ministero.
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