Intestazione temporanea di un’auto a noleggio: è illegittima

Intestazione temporanea di un’auto a noleggio: è illegittima

Il Tar conferma l'illegittimità della norma per contrastare le intestazioni auto fittizie. Non può valere per tutti

9 Gennaio 2025 - 12:15

L’intestazione temporanea di un’auto a noleggio a breve termine, introdotta con l’articolo 94, comma 4-bis, del Codice della strada, punta a contrastare l’elusione e le intestazioni fittizie. Lo fa imponendo l’obbligo di registrare all’Archivio nazionale dei veicoli le generalità dell’utilizzatore per periodi superiori a 30 giorni. In questo contesto, due sentenze complicate del tribunale amministrativo vanno a inserirsi in un vero e proprio groviglio burocratico.

INTESTAZIONE TEMPORANEA DI UN’AUTO A NOLEGGIO A BREVE TERMINE, L’AMBITO DI APPLICAZIONE

La questione dell’intestazione temporanea di un’auto a noleggio ha sollevato una serie di interrogativi. Le società di noleggio a breve termine, che gestiscono flotte con migliaia di veicoli, si sono trovate a dover affrontare oneri amministrativi e finanziari per conformarsi alle disposizioni. In particolare, le circolari ministeriali prevedevano il pagamento di diritti di motorizzazione pari a 9 euro per veicolo, oltre a 21 euro di imposta di bollo. Il tutto comportava la generazione di costi complessivi stimati in circa 8 milioni di euro all’anno per l’intero settore.

IL TAR DEL LAZIO SULL’ INTESTAZIONE TEMPORANEA DI UN’AUTO A NOLEGGIO A BREVE TERMINE

A seguito dei ricorsi presentati da alcune società di noleggio, il TAR del Lazio ha emesso le sentenze 11004 del 2015 e 11006 del 2015, dichiarando illegittima la richiesta di pagamento dei diritti di motorizzazione nei casi di intestazione temporanea per veicoli a noleggio oltre i 30 giorni. Il Tribunale ha rilevato l’assenza di un fondamento normativo per tali oneri. E ha sottolineato che la ricevuta rilasciata dalla Motorizzazione in questi casi non è riconducibile alla tabella legislativa di riferimento ovvero la legge 870 del 1986.

Le decisioni della giustizia amministrativa arrivano seguito dei ricorsi promossi dalle maggiori società di noleggio veicoli contro le circolari con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva regolamentato l’articolo 94 del Codice della strada. La norma prevedeva l’obbligo di comunicare all’Archivio nazionale del Ministero le generalità dell’utilizzatore del veicolo per un periodo superiore ai 30 giorni. La regola aveva già allora scatenando un putiferio, perché molto articolata, bizantina, di difficile interpretazione. Il risultato era stato un’ondata di circolari ministeriali. L’applicazione pratica si era rilevata di estrema difficoltà amministrativa, soprattutto per le 65.000 aziende e le 2.700 pubbliche amministrazioni clienti delle imprese di noleggio a breve termine, che comunque già dal 2012 comunicano all’anagrafe tributaria le generalità complete della clientela.

OBBLIGHI RESIDUI PER LE COMPAGNIE DI NOLEGGIO AUTO

Come si legge nella sentenza del TAR sulla questione dell’intestazione temporanea di un’auto a noleggio, il versamento di 9 euro a veicolo per diritti di Motorizzazione (oltre ai 21 euro di imposta di bollo per un totale di circa 8 milioni di euro l’anno), stabilito dalle circolari ministeriali, non trova fondamento normativo per il settore del noleggio. La ricevuta rilasciata in questo caso dalla Motorizzazione non è riconducibile alla tabella legislativa di riferimento. “Siamo davvero soddisfatti che il Tar abbia ragionevolmente accolto le istanze del settore, clientela ed aziende di noleggio – aveva evidenziato il presidente Aniasa – con specifico riferimento all’ingiustificato aumento dei costi, senza paragoni in Europa, che avrebbe ulteriormente appesantito un settore sempre più strategico per la mobilità aziendale. Nel condividere in toto gli obiettivi legislativi di sicurezza nella circolazione, va rimarcato che il comparto fornisce, per sua natura, un valido contributo alla certezza dell’utilizzatore del veicolo

Nonostante l’eliminazione dei costi aggiuntivi, resta l’obbligo per le società di noleggio di comunicare le generalità degli utilizzatori all’Archivio nazionale dei veicoli. Questo adempimento può essere delegato dalle aziende clienti alle società di noleggio a breve termine. In questo modo si semplificano le procedure burocratiche e garantendo una corretta registrazione delle informazioni.

La decisione del TAR ha avuto un impatto diretto sul settore del noleggio a lungo termine. In pratica riduce gli oneri finanziari e amministrativi già previsti. Per gli automobilisti si traduce in una maggiore semplicità nelle procedure di noleggio e in una riduzione dei costi associati.

 

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