Ci sono vari modi per procedere con il pagamento auto usata, ognuno dei quali presenta pro e contro al momento della vendita
Il pagamento auto usata è il momento che suggella il contratto di vendita. Si tratta di un passaggio a cui prestare la massima attenzione in quanto il venditore, così come l’acquirente, è chiamato a tutelarsi per evitare problemi indesiderati. Non si tratta solo di cadere vittime di truffe, ma anche di infrangere la legge o agevolare il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. I venditori meno esperti, ad esempio, potrebbero farsi trascinare dalla frenesia di chiudere rapidamente la trattativa, a discapito della scelta del metodo di pagamento più idoneo.
In altri casi, i commercianti di auto inesperti potrebbero fidarsi di acquirenti cordiali e affidabili, trascurando le modalità di pagamento che potrebbero rivelarsi un raggiro. La consegna del denaro è il momento in cui si perfeziona il trasferimento di un diritto reale, una questione di fondamentale importanza anche dal punto di vista legale. Di conseguenza è fondamentale avere piena consapevolezza delle azioni, valutare attentamente le opzioni disponibili e scegliere la soluzione più adeguata, in base alle esigenze specifiche della transazione. Vediamo come in questo capitolo dedicato che fa parte della Guida alla vendita di un’auto usata.
- Pagamento auto usata in contanti
- Pagamento auto usata con assegno
- Rischi di un pagamento con assegno
- Pagamento auto usata con bonifico ordinario
- Pagamento auto usata con bonifico istantaneo
Aggiornamento del 9 gennaio 2025 in occasione dell’entrata in vigore del divieto di applicare un sovraccosto ai bonifici istantanei, rendendo questa forma di pagamento molto vantaggiosa per acquistare un’auto usata.
PAGAMENTO AUTO USATA IN CONTANTI: QUANDO È POSSIBILE
Se si preferisce effettuare il pagamento auto usata in contanti occorre rispettare il limite massimo stabilito dalla legge, anche se si tratta di un versamento effettuato a un privato. Pure l’eventuale rateizzazione del pagamento non deve superare il tetto previsto dalla legge. L’accettazione di pagamenti in contanti superiori al limite previsto dalla legge è considerata evasione fiscale, e può comportare sanzioni più severe in caso di coinvolgimento in attività illegali.
In Italia il limite massimo per i pagamenti in contanti è stato fissato a 5.000 euro sia per privati che per aziende.
Nel caso di una transazione con un venditore privato è consigliabile effettuare il pagamento in presenza di un funzionario pubblico, che autentichi la firma sul contratto di vendita. Per garantire l’autenticità delle banconote, il venditore dovrebbe recarsi con l’acquirente in una filiale bancaria, depositare i contanti e richiedere una verifica. In seguito, dovrebbe consegnare una busta firmata e sigillata al compratore contenente le banconote autenticate. Questa procedura è consigliata per evitare la sostituzione delle banconote verificate con altre false durante il pagamento. Non dimenticare mai di chiedere un documento di riconoscimento all’acquirente e verificare tutti i documenti dell’auto usata prima della vendita.
ASSEGNO CIRCOLARE PER IL PAGAMENTO AUTO USATA
Il pagamento auto usata mediante assegno circolare è il metodo più affidabile e sicuro. L’assegno circolare è un titolo di credito emesso da una banca, che garantisce il passaggio di mano della somma stabilita al beneficiario. Questo metodo di pagamento è tracciabile e prevede la specificazione della causale, che può essere utilizzata per identificare l’acquisto dell’auto usata. La sicurezza del pagamento con assegno circolare deriva dalla presenza di una banca come intermediario, che evita il problema della somma massima erogabile e garantisce l’autenticità del titolo di credito.
I RISCHI CHE DERIVANO DAL PAGAMENTO CON ASSEGNO CIRCOLARE
Per evitare il rischio di ricevere un assegno falso o scoperto con il pagamento auto usata, è consigliabile verificare la copertura e l’autenticità del titolo nella filiale bancaria prima dell’acquisto. Ed è importante effettuare il pagamento contestualmente all’autentica della firma sull’atto di vendita, al fine di garantire che il passaggio di proprietà dell’auto avvenga in modo corretto. L’utilizzo dell’assegno circolare come metodo di pagamento per un’auto usata è consigliato se il titolo è stato emesso da una grande banca. Nel caso di istituti minori, è preferibile prestare maggiore attenzione alla verifica dell’autenticità dell’assegno. Nel caso in cui venga accertato il pagamento tramite un assegno falso, il venditore può avviare un’azione legale e procedere con la denuncia alle autorità competenti.
PAGAMENTO AUTO USATA CON BONIFICO BANCARIO
Il pagamento auto usata mediante bonifico bancario raramente viene utilizzato per il trasferimento di proprietà di un’auto usata a causa del rischio di frodi. Il bonifico bancario è un passaggio di denaro tra due conti correnti mediata da un istituto di credito. Anche se il bonifico bancario è un metodo di pagamento tracciabile, esiste un problema di tempistiche poiché può richiedere anche 3 giorni lavorativi o più, prima di essere definitivamente effettuato. Inoltre, a meno di chiedere che il compratore effettui il bonifico bancario immediato, il versamento è annullabile tramite il servizio di home banking entro le prime ore successive alla sua emissione, aumentando così il rischio di truffe con la vendita di un’auto usata.
PAGAMENTO AUTO USATA CON BONIFICO ISTANTANEO
Nel paragrafo precedente abbiamo fatto cenno alla possibilità di pagare un’auto usata con bonifico bancario immediato, più comunemente noto come bonifico istantaneo. Come si può intuire dal nome, questa tipologia di bonifico, introdotta nel 2017, permette di trasferire denaro praticamente in tempo reale e, a differenza di quello ordinario, funziona 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana. L’uso del bonifico istantaneo è soggetto tuttavia a delle limitazioni:
- i pagamenti tramite bonifico istantaneo possono avvenire solo all’interno dell’area SEPA (i 27 Paesi dell’UE + i 4 Paesi EFTA, ossia Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera + i 4 micro Paesi che hanno accordi speciali con l’UE, cioè Andorra, Città del Vaticano, Principato di Monaco e San Marino, + il Regno Unito);
- il limite di importo del bonifico istantaneo è fissato per legge a 100.000 euro, tuttavia ogni istituto bancario è libero di stabilire un limite diverso. Ad esempio Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno stabilito un limite di massimo di 15.000 euro per i bonifici istantanei, cifra che potrebbe risultare insufficiente per pagare auto usate di categorie premium. Verificare pertanto la soglia della propria banca;
- al momento non tutte le banche consentono di fare il bonifico istantaneo (ma presto saranno obbligate per legge, leggi sotto), mentre altre lo prevedono solo online e altre sia online che allo sportello (anche in questo caso controllare prima);
- un aspetto molto importante è che il bonifico istantaneo NON è revocabile. Ogni volta che si sceglie questo strumento è quindi necessario controllare con particolare attenzione che tutti i dati siano corretti e che il beneficiario del bonifico sia un soggetto affidabile.
A partire dal 9 gennaio 2025 vige il divieto di applicare un sovraccosto ai bonifici istantanei: le commissioni i bonifici immediati devono essere identiche a quelle dei bonifici ordinari SEPA. Sempre dalla stessa data le banche e i fornitori di servizi di pagamento in Italia e nell’area euro non possono più rifiutare di ricevere un bonifico istantaneo.
Un’altra data da segnare in agenda è il 9 ottobre 2025, quando ogni banca dovrà garantire ai clienti la possibilità di inviare bonifici istantanei da qualsiasi conto o piattaforma che già consente quelli tradizionali. In altri termini, tutte le banche dovranno aderire al circuito dei pagamenti istantanei, nessuna potrà più sottrarsi. Nello stesso momento dovrà essere operativo un nuovo livello di sicurezza che controllerà se il codice IBAN inserito corrisponda effettivamente al nome del beneficiario a cui si vogliono inviare i soldi. In questo modo, sarà più facile prevenire errori o truffe legate a informazioni sbagliate.