Alla scoperta del Bonus protetto: significato, condizioni e limitazioni della garanzia RC auto che consente di mantenere la stessa classe di merito anche in caso di incidente con colpa
Offerta ormai dalla maggior parte delle compagnie assicurative che operano in Italia, la garanzia Bonus protetto consente, in caso di incidente con colpa, di mantenere la stessa classe di merito interna, evitando perciò di pagare un premio maggiore al momento di rinnovare la RC auto. Scoperto il significato del Bonus protetto, vediamo quali sono le caratteristiche principali e se conviene davvero.
RC AUTO: CLASSE DI MERITO BONUS-MALUS
Come sanno anche i sassi, l’assicurazione RC auto si basa principalmente sul sistema bonus-malus legato alla classe di merito dell’assicurato, riportata sull’attestato di rischio. Chi provoca un sinistro durante il periodo di osservazione sale di due classi, passando per esempio dalla 4^ alla 6^, e dopo il rinnovo paga un premio più alto. Ogni compagnia ha una sua classe di merito, definita ‘contrattuale’ o ‘interna’, tuttavia esiste pure una classe di merito ‘universale’ o CU, uniforme per tutte le imprese di assicurazione. Le compagnie devono predisporre una tabella che indichi la corrispondenza della propria classe di merito contrattuale con la classe di merito universale. Così se l’assicurato decide di cambiare compagnia, quest’ultima può far riferimento alla CU per definire l’ammontare del premio.
BONUS PROTETTO: SIGNIFICATO E VANTAGGI
Questa premessa serve per capire ancora meglio il significato del Bonus protetto e i possibili vantaggi. A fronte di un piccolo incremento del premio annuale, corrispondente al costo della garanzia da abbinare alla polizza obbligatoria RC auto, la classe di merito interna dell’assicurato resta invariata anche nella malaugurata ipotesi di un incidente con colpa (massimo un incidente nel periodo di osservazione). In altri termini il Bonus protetto ‘congela’ la classe di merito evitando l’attivazione del malus e l’aumento dei costi assicurativi. Ovviamente la garanzia Bonus protetto incide sul premio molto meno di un eventuale sinistro con colpa, altrimenti non avrebbe senso. Da notare che alcune compagnie includono automaticamente questa clausola, senza spese aggiuntive, nelle polizze RC auto degli assicurati con un basso profilo di rischio, come riconoscimento della loro guida virtuosa.
BONUS PROTETTO: CONDIZIONI E LIMITAZIONI
La garanzia Bonus protetto è sicuramente interessante ma allo stesso tempo presenta un grosso limite: essendo legata alla classe di merito interna della compagnia di assicurazione, funziona solo se alla scadenza della polizza si rinnova con la medesima. Se si sceglie invece di passare a un’altra compagnia, il nuovo contratto viene definito basandosi sulla classe di merito universale, su cui il Bonus protetto non ha nessuna efficacia. Pertanto chi provoca un incidente con il bonus attivato sulla polizza ma non rinnova con la stessa compagnia, vedrà comunque peggiorare la sua CU. Diciamo quindi che il Bonus protetto serve anche (o soprattutto?) a fidelizzare il cliente incentivandolo a rinnovare con la compagnia di origine. Molte imprese assicurative stabiliscono poi altre condizioni e limitazioni, concedendo il Bonus protetto solo ai clienti nelle primissime classi di merito e senza sinistri con colpa negli ultimi 2/3 anni.