Sicurezza furgoni, a che punto siamo?
I furgoni, mezzi da lavoro che sfrecciano tutto il giorno sulle nostre strade, sono espressamente costruiti per trasportere merci ingombranti. Motori prestanti per velocizzare le consegne, vani di carico enormi, buon confort per chi siede al volante tutto il giorno, ma la sicurezza è curata al massimo? Per rispondere all’ultima domanda ADAC ha voluto organizzare […]

I furgoni, mezzi da lavoro che sfrecciano tutto il giorno sulle nostre strade, sono espressamente costruiti per trasportere merci ingombranti. Motori prestanti per velocizzare le consegne, vani di carico enormi, buon confort per chi siede al volante tutto il giorno, ma la sicurezza è curata al massimo? Per rispondere all’ultima domanda ADAC ha voluto organizzare […]
I furgoni, mezzi da lavoro che sfrecciano tutto il giorno sulle nostre strade, sono espressamente costruiti per trasportere merci ingombranti. Motori prestanti per velocizzare le consegne, vani di carico enormi, buon confort per chi siede al volante tutto il giorno, ma la sicurezza è curata al massimo?
Per rispondere all’ultima domanda ADAC ha voluto organizzare alcuni test dinamici per valutare la sicurezza attiva e due crash test per quella passiva.
Per quanto riguarda la sicurezza attiva sono stati testati due sistemi preziosissimi che ci aiutano ad evitare gli incidenti: il Brake Assist e l’ESC. Se il mezzo ne è equipaggiato le doti stradali aumentano moltissimo, in frenata gli spazi si riducono considerevolmente e il rischio di sbandate con conseguente ribaltamento viene quasi azzerato.
Nelle prove d’impatto sono stati valutati due fattori, l’aggressività verso le autovetture e la resistenza in caso d’urto del furgone. Nel primo caso è stata tamponata una vettura a 60 km/h e i danni per l’auto investita sono notevoli, come quelli dei passeggeri. Nell’impatto a normativa EuroNCAP, eseguito da ADAC su uno dei furgoni più venduti in Europa, lascia con l’amaro in bocca. Molto gravi le lesioni delle gambe, e cellula di sicurezza notevolmente ridotta dalla forze dell’urto. Il “dummy” che vedete qua a lato si riferisce all’impatto sulla barriera.
La situazione è un po così, ci auspichiamo una maggiore attenzione alla sicurezza per dei mezzi che tutti i giorni e tutto il giorno sono “costretti” a viaggiare per lavoro. Per confort e piacere di guida ci siamo, ora bisogna pensare ad evitare gli incidenti, sempre frequenti, e a proteggere l’autista. Perchè anche lui è un essere umano, come gli automobilisti.
Per approfondire vi lascio al filmato, ricordatevi di attivare i sottotitoli.
Buona visione.
Questa è la trascrizione dei sottotitoli del video:
Tamponamento di un furgone.
Due feriti gravi.
Scontro frontale di un camion contro un furgone: un morto, un ferito grave.
Questo caso è stato analizzato più da vicino nel campo della ricerca infortunistica dell’ADAC.
In questo crash – test un furgone tampona alla velocità di 60 km/h la fine di un’ipotetica coda di automobili.
Per ottenere risultati realistici il furgone è caricato con dei pesi.
Il vano motore del furgone viene schiacciato.
Il conducente, grazie all’airbag, se la sarebbe relativamente cavata.
A causa dell’impatto le saldature dell’automobile hanno ceduto.
L’intero sedile, incluso il poggiatesta, è stato fortemente deformato dell’inerzia del corpo del conducente.
A lui, come al passeggero posteriore non si sarebbero potute evitare lesioni alla colonna vertebrale.
Volker Sandner: “Abbiamo un automobile che è stata fortemente danneggiata nella parte posteriore, subendo una deformazione profonda fino allo schienale.
La presenza di bagagli avrebbe naturalmente aggravato la situazione.
Si hanno forti danni per il conducente e per il passeggero posteriore e questo scenario dovrebbe essere evitato”.
Si evita, o quantomeno si limita, il pericolo attraverso il cosiddetto assistente di frenata.
Subentra quando il pedale del freno viene schiacciato con troppa esitazione.
Nel veicolo senza assistente lo spazio di frenata si allunga fino a 12 m.
La maggior parte degli incidenti di furgoni iniziano con uno sbandamento incontrollabile.
In questo veicolo dotato del controllo elettronico di stabilità, l’ESP, questi sbandamenti e i casi di ribaltamento vengono limitati in modo efficace.
Markus Slppl: “come si è visto chiaramente i sistemi di guida, come l’ESP o l’assistente di frenata, proprio per questa classe di veicolo, hanno un effetto estremamente efficace.
Ciò significa che nel test dell’alce, sterzando, non sussiste il pericolo di sbandamento e di ribaltamento, e in una frenata piena si diminuisce chiaramente lo spazio di arresto.
L’ADAC, a fronte di queste conoscenze, promuove un’integrazione a tappeto dei sistemi di assistenza di guida, ESP e assistente di frenata, in questi veicoli, cioè nei furgoni, come anche in tutti i restanti veicoli, poiché permetterebbero una considerevole diminuzione del numero degli incidenti”.
È stato analizzato anche il caso più grave: scontro frontale con un ostacolo fisso ma deformabile a 64 km/h.
Anche qui viene zavorrato il mezzo.
Con la deformazione del telaio della vettura, vengono spinti all’interno anche il cruscotto e il volante.
Nonostante l’airbag, la sicurezza passiva del furgone non è ancora alla stregua della maggior parte delle vetture.
Volker Sandner: “Lo scontro frontale a 64 Km/h è stato naturalmente, per questo veicolo e per questa massa, un test molto duro.
Vediamo la cabina di guida deformata.
Tra i punti evidenziati nei test, quello che per noi è più importante, è vedere le gambe schiacciate, un fatto molto frequente nella realtà, come dimostrano le statistiche.
E quindi è questo il campo in cui ci auguriamo un generale miglioramento, ciò significa fare in modo che in futuro lesioni e schiacciamenti alle gambe possano essere evitati”.