In Germania si pensa a come aggiornare i vecchi diesel

In Germania si pensa a come aggiornare i vecchi diesel Il Governo tedesco starebbe cercando un sistema per rendere meno gravoso il blocco dei diesel sulle strade. Ecco le strategie

Il Governo tedesco starebbe cercando un sistema per rendere meno gravoso il blocco dei diesel sulle strade. Ecco le strategie

11 Aprile 2018 - 10:04

La guerra ai motori diesel comincia a far tremare, non solo le Case auto, ma anche gli stessi governi che stanno pensando a come e a quando bandire queste motorizzazioni dalle loro strade. Ma insieme a quando bandirle, si cercano soluzione per aggiornare i vecchi motori diesel, in modo da permettere a tutti gli automobilisti di poter circolare più o meno liberamente. Particolarmente attivo è il Governo di Angela Merkel, che starebbe studiando una mossa per aggiornare i vecchi motori diesel attraverso finanziamenti provenienti da fondi pubblici e dai costruttori tedeschi.

5 MILIARDI DI EURO PER L'AGGIORNAMENTO Un fondo decisamente corposo, visto che si parla di 5 miliardi di euro, per aggiornare e rendere così più puliti i circa 15 milioni di vecchi motori diesel. La notizia non ha conferme ufficiali, né dal Governo, né dall'associazione tedesca dei Costruttori (VDA). Una mossa che nasce dalle strategie locali, con Monaco, Stoccarda e altre città che stanno andando verso il bando dei motori diesel. Una situazione che certamente avrebbe effetti positivi sull'inquinamento, ma potrebbe rivelarsi una mossa estremamente dannosa per gli automobilisti, che si troverebbero così a dover affrontare i costi necessari per l'acquisto di una nuova auto.

NESSUNA CONFERMA DAL GOVERNO Il Ministro dei trasporti tedesco Andreas Scheuer ha evitato di commentare queste indiscrezioni provenute da un articolo pubblicato sul Der Spiegel, confermando il cammino del Governo per migliorare la qualità dell'aria delle città tedesche. Quello dei divieti locali, è una questione che sta tenendo particolarmente banco e in Germania e non solo – qui i blocchi previsti a Milano e Roma – dopo l'autorizzazione giunta nelle scorse settimane dalla Corte di Lipsia visti i soli 2,7 milioni di auto circolanti Euro 6, che rappresenta il 18% sul totale di 15 milioni – intanto ecco l'iniziativa di Volkswagen per chi acquisterà auto diesel.

UN AGGIORNAMENTO “SOFTWARE” PER I VECCHI DIESEL La strategia seguirebbe l'installazione di un sistema di riduzione selettiva catalitica (SCR) con iniezione di urea per il 32,5% e di acqua deionizzata per il restante 67,5 (AdBlue), un processo chimico che servirebbe per l'abbattimento deli NOx. Il liquido verrebbe poi iniettato nello scarico, mischiandosi poi con i gas combusti formando ammoniaca che, con gli ossidi di azoto, produrrebbe due sostanze innocue, ovvero vapore acqueo e azoto. Ancora non si è pensato ad una possibile soluzione per i particolati, che rappresentano un altro problema per i motori a scoppio. Una soluzione che comunque garantirebbe un minore inquinamento e la libertà di circolazione per molte auto.

SOLO LO SCORSO ANNO LO SCANDOLO DEL FAP Quella dei filtri anti particolato è una questione interessante, mai accettata favorevolmente dagli automobilisti possessori di auto diesel. Un sistema adottato per diminuire le emissioni che non sempre ha certificato la sua validità. Ci riferiamo allo scandalo scoppiato lo scorso anno, che ha alzato un notevole polverone – qui maggiori dettagli.  Insomma, qualunque sia la soluzione bisognerà attendere conferme da parte del Governo tedesco e, qualora fosse questa la strada percorsa, tali provvedimenti potrebbero essere presi anche in altri Paesi che stanno andando verso il bando, o quantomeno limitazioni sulla circolazione, per le auto diesel. 

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