VW: auto importate a pezzi per evitare i dazi? L’accusa in India

VW: auto importate a pezzi per evitare i dazi? L’accusa in India

Volkswagen accusata in India di presunta evasione di dazi doganali: rischia una sanzione di 2,8 miliardi di dollari

18 Febbraio 2025 - 13:00

Il Gruppo Volkswagen è stato coinvolto in una complessa disputa fiscale con le autorità indiane che accusano la filiale locale, Skoda Auto Volkswagen India, di aver eluso dazi doganali per 1,4 miliardi di dollari. Secondo le autorità, l’azienda avrebbe importato veicoli quasi completamente smontati, classificandoli come singoli componenti per beneficiare di tariffe doganali più basse, anziché dichiararli come kit di assemblaggio completi, soggetti a dazi più elevati. Vediamo i dettagli di una vicenda che si colloca in un filone ben più ampio di indagini su diverse Case automobilistiche.

L’ACCUSA DI EVASIONE A VOLKSWAGEN IN INDIA

L’accusa delle Autorità indiane alla filiale di Volkswagen, si articola su un trucco che avrebbe permesso all’azienda di pagare imposte comprese tra il 5% e il 15%, invece del 30-35% previsto invece per i “kit completi” di veicoli.

Secondo quanto riporta Reuters, i legali di Skoda Auto Volkswagen India avrebbero dichiarato che, qualora l’azienda fosse costretta a pagare la somma richiesta, inclusi sanzioni e interessi che porterebbero il totale a 2,8 miliardi di dollari, la sua sopravvivenza nel mercato indiano sarebbe a rischio.

VOLKSWAGEN HA FATTO RICORSO: “RICHIESTA SPOPORZIONATA”

Volkswagen ha contestato le accuse, sostenendo di aver sempre rispettato le leggi locali e di aver collaborato con le autorità durante l’indagine. La filiale ha anche avviato un’azione legale per annullare la richiesta fiscale, definendola “enormemente sproporzionata” e in contraddizione con le normative indiane sull’importazione di componenti automobilistici.

Nel ricorso presentato alla High Court di Mumbai, Volkswagen ha evidenziato che tale disputa mette a rischio investimenti per 1,5 miliardi di dollari nel Paese e potrebbe avere un impatto negativo sul clima degli investimenti esteri in India. Qui la vendita di auto nuove più sicure sta timidamente prendendo piede grazie ai crash test indipendenti.

ANCHE ALTRE CASE AUTO TALLONATE DALLE AUTORITA’ IN INDIA

La High Court di Bombay ha iniziato a esaminare il caso e ulteriori udienze sono previste nei prossimi giorni. L’esito di questa disputa potrebbe avere implicazioni significative non solo per Volkswagen, ma anche per altre multinazionali operanti in India, influenzando le loro strategie di investimento e operatività nel Paese. Anche se le autorità doganali non avrebbero imposto alcun blocco alle importazioni, secondo i media locali.

Questa vicenda, infatti, si inserisce in un contesto più ampio di controversie fiscali che coinvolgono diverse case automobilistiche in India. Secondo un’analisi di Reuters, anche Maruti Suzuki, Hyundai, Honda e Toyota stanno contestando richieste fiscali per un totale di circa 6 miliardi di dollari, relative a imposte sul reddito, dazi doganali e altri pagamenti risalenti a diversi anni fa.

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