
Volvo abbandona l'obiettivo di produrre solo auto elettriche entro il 2030. Scopri cosa ha portato a questa decisione e le prossime mosse dell'azienda
La transizione verso la mobilità elettrica deve registrare uno stop dopo la decisione di Volvo di rinunciare all’obiettivo di produrre e vendere solo auto elettriche entro il 2030. La casa svedese, ma di proprietà del gruppo cinese Geely, era stata tra le prime grandi aziende automobilistiche a porsi questo obiettivo fin dal 2021, diventando una pioniera della riconversione ecologica, ma ha dovuto rivedere i suoi piani soprattutto a causa della decrescita della domanda di BEV sul mercato, specie nei Paesi del sud Europa. Tuttavia Volvo ha assicurato di aver soltanto rinviato l’obiettivo.
VOLVO: DOBBIAMO ADEGUARCI ALLE MUTEVOLI CONDIZIONI DI MERCATO
“Abbiamo deciso di adeguare le nostre ambizioni di elettrificazione alle mutevoli condizioni del mercato e alle richieste dei clienti“, hanno annunciato dal quartier generale di Volvo, “confermando comunque gli obiettivi di lungo termine di diventare un costruttore di auto completamente elettriche e di raggiungere le zero emissioni nette di gas serra entro il 2040, o anche prima. I cinque modelli a batteria già in gamma (tra cui la nuova EX30, ndr) e gli altri cinque in fase di sviluppo ci consentiranno di passare alla completa elettrificazione quando le condizioni di mercato lo permetteranno“.
STOP ELETTRIFICAZIONE NEL 2030: LA NUOVA STRATEGIA DI VOLVO
La nuova strategia di Volvo prevede adesso una maggiore flessibilità, in sintonia con il mercato, per disporre entro il 2030 tra il 90 e il 100% di modelli elettrificati con auto 100% elettriche o ibride plug-in a cui si aggiungerà una quota del tutto marginale, ma necessaria, di mild hybrid a bassa elettrificazione. A breve termine. invece, gli obiettivi 2025 prevedono vendite di vetture elettrificate pari fra il 50 e il 60% con le full electric a rappresentare il 26%. La revisione delle strategie di elettrificazione comporta un adeguamento anche per gli obiettivi di decarbonizzazione di Volvo: il target di riduzione delle emissioni di CO2 lungo l’intera catena del valore passa dal 40% (rispetto al 2018) al 30/35% per il 2025 e dal 75% al 65/75% per il 2030.
VOLVO, NIENTE SOLO ELETTRICHE ENTRO IL 2030: LE RAGIONI DELLA SCELTA
Tornando ai motivi che hanno convinto i vertici di Volvo ad abbandonare l’dea della completa elettrificazione entro il 2030, spostandola di un decennio, oltre alla domanda zoppicante (specie nei Paesi dell’Europa meridionale, Italia compresa nonostante i discreti numeri della EX30) hanno pesato la lentezza nella realizzazione delle reti di ricarica, la cancellazione degli incentivi statali in alcuni mercati e le incertezze create dall’imposizione di dazi doganali per le autovetture elettriche prodotte in Cina. E Volvo, di proprietà della cinese Geely, produce diversi modelli a batteria nel Paese asiatico, in particolare nello stabilimento di Chengdu. “Siamo fermamente convinti che il nostro futuro sia elettrico“, ha spiegato l’AD di Volvo, Jim Rowan, “ma è chiaro che la transizione verso l’elettrificazione non sarà lineare e che i clienti e i mercati si stanno muovendo a velocità di adozione diverse. Siamo pragmatici e flessibili. Sono però necessarie politiche governative più forti e stabili per sostenere la transizione verso l’elettrificazione“.