Volkswagen: “Futuro roseo ma prima tagliare i costi”

Volkswagen: “Futuro roseo ma prima tagliare i costi”

Volkswagen si trova in una situazione complicata: riduzione degli investimenti, chiusura di fabbriche e licenziamenti in vista. Ma il CEO predica ottimismo

23 Settembre 2024 - 16:20

Nelle scorse settimane Volkswagen ha comunicato la possibile chiusura di uno o due stabilimenti in Germania, evento mai accaduto in 87 anni di storia del gruppo, e l’autorevole testata Manager-Magazin ha parlato di 30 mila dipendenti da licenziare. L’azienda ha smentito questa cifra ma non la riduzione di 15 miliardi di investimenti in ricerca e sviluppo per rientrare dalla mancata vendita di 500 mila vetture e tener fede all’annunciato piano di ristrutturazione dei costi. Insomma, la situazione in casa VW è a dir poco complicata, tanto che il Governo federale e il Land della Bassa Sassonia stanno valutando la possibilità di sostenere il colosso in difficoltà, ritenendolo di fondamentale importanza per l’economia tedesca. In tutto questo assumono particolare importanza le dichiarazioni che il CEO del brand Volkswagen, Thomas Schäfer, ha affidato ai social per spiegare cosa sta succedendo all’azienda: un messaggio all’insegna del bastone e della carota nel quale il manager ha dispensato ottimismo per il futuro ma avvisando che prima si dovranno ridurre sensibilmente i costi.

VOLKSWAGEN: OBIETTIVO TORNARE AI VERTICI DEL MERCATO MONDIALE

A meno di una settimana al via alle trattative tra il Gruppo Volkswagen, che vuole mettere fine dopo un trentennio agli accordi sul blocco dei licenziamenti (i contratti sarebbero stati tutelati fino al 2029), e rappresentanza dei lavoratori, Schäfer ha esordito spiegando che VW ha bisogno di una svolta e che ha buone possibilità di uscire ancora più forte dalla trasformazione che l’attende nei prossimi anni. L’obiettivo del management è quello di riportare il marchio ai vertici del mercato mondiale per volumi di vendite, rispettando orgogliosamente la forte impronta tedesca che da sempre lo contraddistingue. Come riuscirci? Producendo auto iconiche, entusiasmanti e tecnologicamente avanzate. Un altro obiettivo del Gruppo Volkswagen è restare un datore di lavoro solido, sicuro e attraente.

VW: NECESSARIO TAGLIARE COSTI E PRODUZIONE

Tuttavia, ha ammonito il CEO, questi traguardi si potranno raggiungere solo risolvendo alla radice i problemi che oggi frenano VW. Ossia gli elevati costi della manodopera e della produzione, le capacità che non sono più in linea con le nuove realtà del mercato e le strutture inefficaci. Il brand va dunque profondamente ristrutturato per prosperare nel futuro mercato automobilistico. E questo vale non solo per il comparto delle autovetture ma anche per Volkswagen Commercial Vehicles e Volkswagen Group Components.

In Germania, ha continuato Schäfer, il marchio Volkswagen dà lavoro a 120.000 persone e si sente responsabile sia per loro che per le rispettive famiglie, oltre che per le generazioni future. E crede fermamente che la produzione possa risultare redditizia e sostenibile anche in un Paese dai salari molto alti come quello tedesco. Tuttavia, affinché questo sia ancora possibile, ora bisogna “fare i compiti a casa“. E bisogna farli tutti insieme: direzione, consiglio di fabbrica e forza lavoro.

Il CEO, a dirla tutta, non spiega nel dettaglio in cosa consistono questi “compiti a casa“, ma tutto lascia pensare che si riferisca alla necessità di stringere un po’ (un bel po’) la cinghia per qualche anno. Probabilmente diminuendo la produzione che non è più compatibile con le esigenze di un mercato come quello moderno in cui si vendono meno macchine. E meno produzione significa meno stabilimenti e quindi meno lavoratori. Non vediamo altre strade.

Stabilimento VW

FUTURO VOLKSWAGEN ROSEO SECONDO IL CEO: “ABBIAMO LE AUTO E UN PIANO MOLTO SOLIDO”

Schäfer è comunque ottimista perché, a suo dire, le vetture a marchio VW sono sempre di altissima qualità sia per design che per innovazione: “La Golf, la Passat e la Tiguan sono migliori che mai, tutte dotate di motori ibridi plug-in ad alte prestazioni. Stiamo vincendo i test comparativi, anche con i nostri veicoli elettrici come la nuova ID.7. Il nostro software è ora di prim’ordine e, in molte aree, offriamo funzionalità superiori per i nostri clienti“. E il futuro, per il CEO si prospetta ancora più roseo: “Abbiamo sviluppato un portafoglio elettrico ampio ed entusiasmante che include l’ID.2 entry-level e, presto, la Volksstromer elettrica da 20.000 euro. Sono auto che hanno un aspetto fantastico e la tecnologia necessaria per far decollare il mercato […] Adesso i tempi sono difficili, non solo per Volkswagen, ma abbiamo le vetture giuste, un piano molto solido e l’esperienza per realizzarlo. Voglio che diventiamo la generazione che ha tirato fuori VW da questa situazione incredibilmente complicata, con coraggio e determinazione. Insieme, possiamo farcela“.

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