Truffa dei ricambi online: colpite aziende e clienti in Italia

Truffa dei ricambi online: colpite aziende e clienti in Italia

Dilagano online le truffe sui ricambi auto usati: gli acquirenti credono di acquistare dalle vere aziende a cui vengono conati siti web e loghi

10 Aprile 2025 - 10:52

Negli ultimi mesi il mercato online dei ricambi auto usati è finito al centro di una complessa rete di truffe che ha coinvolto ignari acquirenti e aziende del settore, tra cui associati FIR (Associazione Italiana Rettificatori e Meccatronici Qualificati). La trasmissione TV Striscia la Notizia, tramite il suo inviato Pinuccio, ha raccolto le segnalazioni degli imprenditori vittime del furto di dati usati per clonare i siti web e ha portato l’attenzione sul sistema criminale ben orchestrato per frodare clienti e danneggiare la reputazione delle imprese coinvolte.

COME FUNZIONA LA TRUFFA DEI RICAMBI AUTO USATI ONLINE

Le truffe si basano su un metodo tutt’altro che complesso: i truffatori clonano siti internet e profili social di aziende realmente esistenti, come quelle appartenenti alla FIR, replicando fedelmente loghi, design e contenuti. Tuttavia, i contatti forniti (numeri di telefono ed email) differiscono quasi sempre da quelli originali.

Gli acquirenti, convinti di trovarsi su piattaforme affidabili e certificate, effettuano pagamenti tramite bonifici verso IBAN collegati a carte prepagate. In alcuni casi, viene persino inviata una fattura falsa per rendere l’operazione ancora più credibile.

Una volta completata la transazione, il pezzo acquistato non arriva mai e i contatti forniti risultano irraggiungibili. Le vittime spesso si rivolgono alle aziende “clonate” per chiedere spiegazioni sul ritardo, scoprendo solo allora di essere state truffate. In alcuni casi anche le stesse aziende scoprono del furto d’identità.

LE CONSEGUENZE PER AZIENDE E CLIENTI TRUFFATI

Come denuncia il servizio di Striscia che si può rivedere qui, questo schema criminale ha generato una doppia beffa: da un lato i clienti perdono il denaro senza ricevere i ricambi; dall’altro le aziende subiscono un danno d’immagine significativo.

La FIR e altre imprese hanno già sporto denuncia, mentre l’ADA (Associazione Demolitori Autoveicoli) sta collaborando con la Polizia Postale per raccogliere prove e presentare un dossier completo sulle attività fraudolente.

COME DIFENDERSI DALLE TRUFFE DEI RICAMBI AUTO USATI ONLINE

La possibilità di acquistare ricambi auto sul web anche da parte di privati, amplifica il rischio di cadere in trappola. L’ADA e FIR hanno messo in guardia i consumatori fornendo alcuni consigli proteggersi dalle truffe:

  • Verificare attentamente l’autenticità dell’inserzione, fare ricerche approfondite sulla ragione sociale dell’azienda.
  • Controllare l’IBAN e diffidare da conti intestati a persone fisiche o carte prepagate. Inoltre tutelarsi utilizzando strumenti di pagamento protetto da rimborso come ad esempio Paypal o Satispay.
  • Verificare l’URL del sito. Spesso i siti falsi presentano piccole variazioni rispetto agli originali e può essere sufficiente cercare su Google il nome dell’azienda per rendersi conto dell’esistenza di un sito gemello.
  • Richiedere informazioni via email prima del pagamento, chiedendo dettagli sulle modalità di spedizione e pagamento per verificare la provenienza esatta del ricambio e l’“identità” di chi risponde tramite l’account email.

Chiaramente anche le aziende che vendono ricambi usati online sono in allerta e impegnate proattivamente a segnalare alla Procura della Repubblica, alle associazioni e federazioni di appartenenza o direttamente alla Polizia Postale eventuali casi di clonazione dei siti web.

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