Incentivi EV negli USA: i concessionari “rivogliono” le auto cinesi

Incentivi EV negli USA: i concessionari “rivogliono” le auto cinesi

Negli USA solo 19 veicoli elettrici si possono acquistare con gli incentivi: 4700 Concessionari auto scrivono al Presidente Biden

26 Gennaio 2024 - 12:40

I concessionari auto USA scrivono al Presidente Biden dopo l’entrata in vigore nel nuovo piano di incentivi per auto elettriche. Sono circa 4700 concessionari auto americani (foto) che temono il rischio di non riuscire a stare a galla, ora che la defiscalizzazione avvantaggia esclusivamente le auto elettriche prodotte negli Stati Uniti. Le auto elettriche che hanno accesso agli incentivi sono meno della metà e secondo il collettivo di concessionari anche difficili da vendere per i motivi che esprimono nella missiva. D’altronde porre dei paletti all’industria cinese arrembante è proprio quello che i Costruttori auto vorrebbero per tutelare la stabilità del mercato già vacillante.

SOLO 19 AUTO NEGLI USA CON GLI INCENTIVI: IL MERCATO DIPENDE DALLA CINA

La lettera dei concessionari, pubblicata da evvoiceofthecustomer sottolinea che il numero di veicoli elettrici che si qualificano per il credito d’imposta di 7.500 dollari nel 2024 è meno della metà rispetto all’anno precedente, passando da 43 a soli 19 modelli. Questo è dovuto alle nuove regole dell’Inflaction Reduction Act che escludono i veicoli con componenti provenienti dalla Cina, Paese dominante nella catena di approvvigionamento globale delle batterie. “Il sovrapprezzo per i veicoli elettrici è un fattore importante per i consumatori e la perdita di questi crediti è destinata a deprimere la domanda dei consumatori nel 2024”.

NEL 2023 SOLO L’8% DEI NUOVI VEICOLI VENDUTI ERANO ELETTRICI 

Il piano USA prevede che il 60% dei veicoli venduti nel 2030 saranno elettrici, salendo al 66% entro il 2032. Tuttavia, attualmente, solo l’8% delle vendite di veicoli nel 2023 è rappresentato da veicoli elettrici. La richiesta di raggiungere obiettivi più ambiziosi è vista dai Concessionari americani come irrealistica per il settore automobilistico. Le motivazioni esposte dai dealer USA, che nella missiva non sono rappresentati dal NADA, la principale Associazione dei Dealer che ha voce in capitolo a Washington, fanno riferimento anche all’espansione della rete pubblica di ricarica.

ESPANSIONE LENTA DELLE STAZIONI DI RICARICA NEGLI USA

Secodno i concessionari USA, “nonostante gli stanziamenti di 7,5 miliardi di dollari per le stazioni pubbliche di ricarica, ne sono state aperte solo tre fino ad oggi”. La carenza di infrastrutture di ricarica è un ostacolo significativo per i consumatori, contribuendo alla riluttanza nell’acquisto di veicoli elettrici.  “Secondo le stime del governo, entro il 2032 saranno necessari 2,8 milioni di caricabatterie pubblici, ma oggi ne esistono solo 170.000. Ciò significa che ogni giorno dovrebbero essere costruiti 800 nuovi caricabatterie, per i prossimi nove anni. Chiaramente, questo non rientra nemmeno nel campo delle possibilità”.

“A nome dei nostri clienti, chiediamo di sospendere il mandato dei veicoli elettrici. Attendere che la catena di approvvigionamento delle batterie si sviluppi fuori dal controllo della Cina. Attendere che le infrastrutture di ricarica supportino un aumento significativo dei veicoli elettrici. E aspettare che il consumatore americano scelga di acquistare un veicolo elettrico”

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