
L’autoriparazione in Italia si regge sul 75% di imprese artigiane, quasi tutte a “controllo diretto” e con pochi dipendenti
In Italia, il settore dell’autoriparazione rappresenta una realtà estremamente diffusa e variegata, con oltre 90 mila imprese registrate. Un dato significativo è la forte propensione alla piccola imprenditoria, con il 98% degli addetti che opera in imprese con meno di 50 lavoratori e l’81,4% in realtà con meno di dieci addetti. Questi dati, emersi da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec, la principale rassegna internazionale di attrezzature per le officine e l’Aftermarket.
3 IMPRESE DI AUTORIPARAZIONE SU 4 IN ITALIA SONO ARTIGIANE
Il report pubblicato dall’Osservatorio Autopromotec si basa sui dati dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, Unioncamere e Infocamere, relativi al secondo trimestre del 2023. Le imprese artigiane di autoriparazione costituiscono una parte significativa del panorama imprenditoriale del settore, rappresentando il 75,9% del totale delle imprese di autoriparazione italiane. Queste realtà si caratterizzano per la presenza di pochi dipendenti e per il coinvolgimento diretto dei gestori nel processo produttivo.
CIRCA 90% DELLE IMPRESE DI AUTORIPARAZIONE AL NORD
La presenza di imprese artigiane di autoriparazione a livello geografico, è particolarmente pronunciata nelle regioni settentrionali dell’Italia. Il Trentino-Alto Adige si distingue come la regione con la più alta concentrazione di imprese artigiane di autoriparazione, rappresentando l’86,7% del totale delle imprese del settore. Seguono Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Veneto e Marche con percentuali di rappresentanza artigiana che superano l’80%. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.
SFIDE E OPPORTUNITÀ NEL SETTORE DELL’AUTORIPARAZIONE
L’Osservatorio Autopromotec evidenzia la necessità di un aggiornamento continuo delle competenze degli addetti del settore, specialmente in relazione all’evoluzione tecnologica e all’adozione di pratiche “green”. L’impiego crescente della tecnologia nella filiera auto richiede una diffusione più ampia di competenze digitali e una maggiore sensibilità verso le “green-skill“, volte a ridurre l’impatto ambientale dell’attività di autoriparazione. “È indispensabile che gli operatori del settore si preparino ad affrontare un’attività di manutenzione e riparazione sempre più orientata al contesto tecnologico, un adattamento urgente soprattutto per coloro che operano in realtà di dimensioni contenute”. Molti spunti interessanti per l’Independet Aftermarket sono trattati nel 3° Report Aftermarket di SicurAUTO.it.