Test liquido antigelo auto: cosa indicano i vari colori? Il liquido antigelo nasconde nel colore la sua formulazione e il motivo per cui dev'essere cambiato. Ecco come capire quando sostituirlo

Test liquido antigelo auto: cosa indicano i vari colori?

Il liquido antigelo nasconde nel colore la sua formulazione e il motivo per cui dev'essere cambiato. Ecco come capire quando sostituirlo

23 Luglio 2020 - 05:07

Prima di partire per le vacanze è una buona abitudine eseguire quei veloci controlli di rito per essere certi che l’auto sia in ordine. Quasi tutti iniziamo dalla pressione degli pneumatici (che andrebbe controllata almeno ogni mese) e i più meticolosi finiscono per controllare il livello dell’olio e dell’antigelo. Fermarsi al semplice controllo del liquido antigelo non è sufficiente poiché il liquido di raffreddamento, come lubrificante motore e liquido freni, perde le sue proprietà nel tempo anche se a guardarlo è sempre di un bel colore vivace. Come si fa a capire se il liquido antigelo va cambiato? Abbiamo messo alla prova un tester per antigelo che ci consentirà all’occorrenza di fare chiarezza anche sui diversi colori del liquido di raffreddamento che non sempre conviene mescolare tra loro.

Articolo aggiornato il 23 luglio 2020

ANTIGELO AUTO: SOLO L’ACQUA FA MALE AL RADIATORE

Il liquido antigelo è noto anche per la sua funzione anti-ebollizione di cui non potremmo fare a meno in estate. In realtà le due caratteristiche (abbassamento della temperatura di congelamento e innalzamento della temperatura di ebollizione) sono in relazione tra loro. In teoria si avrebbe lo stesso effetto dell’antigelo anche inserendo nel radiatore dell’acqua con sale da cucina, salvo poi ritrovarsi il motore corroso e da buttare. Per evitare che accada questo, all’ingrediente principale del liquido antigelo (glicole etilenico) vengono aggiunti degli additivi inibitori non sempre compatibili tra prodotti diversi. Da qui la necessità di differenziare le svariate tipologie di antigelo con colori diversi. Questo ha portato non poca confusione  tra gli automobilisti al momento di fare il rabbocco e peggio ancora quando bisogna sostituire completamente l’antigelo. Cosa succede se mescolo il rosso con il giallo? E il verde con il rosa? Per rispondere alle domande bisogna poter riconoscere le differenze tra i vari colori.

A COSA SERVONO GLI ADDITIVI ANTIGELO

La maggioranza dei liquidi di raffreddamento ad uso automobilistico è formata da glicole etilenico (in alcuni casi sostituito dal glicole propilenico). E’ grazie a questa sostanza che il liquido di raffreddamento al 50% può raggiungere anche -40 °C o + 130 °C senza congelare o bollire. Ma per effetto del calore e di altri fattori il glicole tende a decomporsi in altri acidi organici corrosivi se non inibiti con gli additivi specifici. In altre parole, gli additivi aiutano a evitare i fenomeni della corrosione, della cavitazione e della formazione di ruggine. Non solo: lubrificano anche la valvola termostatica e la pompa dell’acqua, altrimenti destinate a gripparsi. Purtroppo gli additivi non durano per sempre e bisogna sostituire il liquido antigelo secondo le indicazioni del Costruttore. Grazie all’impiego di sostanze più resistenti oggi questo intervallo è estendibile fino a 4/6 anni. Quando invece l’antigelo era formulato a base di metanolo, la sua sostituzione doveva essere eseguita almeno ogni 2 anni, poiché volatilizzava facilmente. Quando poi i motori sono diventati più leggeri, si è scoperto anche che il metanolo non faceva affatto bene alle teste di alluminio. Si è presentata la necessità di introdurre una formula più innocua per le leghe leggere.

I COLORI DELL’ANTIGELO AUTO

Rosso, viola, porpora, giallo, verde e blu a cui si aggiungono le varianti di colori. I liquidi antigelo sono tutti colorati per due motivi fondamentali: aiutare ad individuare eventuali perdite e distinguere i prodotti da non mescolare tra loro.

– Gli additivi anticorrosione convenzionali più conosciuti presenti nei liquidi di colore blu-verde sono sali di fosfato, borato, silice e nitriti. Hanno il pH alcalino per evitare la corrosione acida da parte della disgregazione del glicole etilenico.

– Alcune Case costruttrici hanno sostituito alcuni additivi con degli acidi organici, richiedendo così l’impiego di antigelo HOAT (Hybrid Organic Acid Technology) cui è stata associata la colorazione giallo-porpora.

– Con tutti questi colori anche il lavoro di manutenzione degli autoriparatori si è complicato abbastanza. La soluzione è stata abolire quasi completamente gli inibitori tradizionali con acidi organici nei liquidi antigelo OAT che si distinguono per il colore arancione-rosso. Sono compatibili con molti liquidi antigelo ad esclusione di quelli blu-verde.

Tuttavia, il colore è fondamentalmente un segnalatore di perdite dal circuito di raffreddamento, quindi è sempre meglio sincerarsi sulla compatibilità dell’antigelo che si vuole usare. Mescolando liquidi compatibili ma diversi di colore arancione-rosso con giallo-porpora il grado di protezione termico si riduce. Per cui è consigliabile introdurre non oltre il 10% di antigelo di colore diverso. Se si prova a mescolare liquidi incompatibili, come il verde-blu con l’arancione-rosso, gli agenti fluidificanti e anticorrosione potrebbero reagire producendo un composto gelatinoso.

IL TEST EMPIRICO DELL’ANTIGELO AUTO

La leggenda narra, ma molti addetti ai lavori lo confermano, che alcuni autoriparatori vecchia scuola diventavano sommelier d’eccezione. Il sapore dolciastro del glicole etilene, infatti, è stato per qualche tempo l’unico indice di riferimento per capire la sua concentrazione. Fortunatamente oggi esistono strumentazioni professionali che non comportano rischi per l’autoriparatore. Piuttosto, la sostituzione regolare del liquido antigelo non è sempre consigliata al cliente, che vedendolo sempre dello stesso colore non si pone problemi. Una prova semplice quanto indicativa della bontà del liquido antigelo può essere fatta con i tester Lampa che abbiamo provato nella versione per climi freddi e in quella più completa che indica sia la temperatura d’ebollizione sia quella di congelamento.

PROVA A CALDO E A FREDDO DELL’ANTIGELO AUTO

I tester Lampa per antigelo che abbiamo messo alla prova (vedi gallery sotto) sono dei densimetri che misurano la concentrazione di glicole etilenico. Li abbiamo messi alla prova a 20 °C e a 60 °C con un liquido antigelo rosso full OAT (al 35% -20/+123°C e al 55% -40/+130 °C alla pressione di 15 psi del radiatore, temperature dichiarate dal Produttore fin troppo ottimistiche). Il tester Antigelo per climi freddi (3,86 euro – prezzo consigliato iva inclusa) presenta una doppia scala per misurazioni sia a caldo (verde) che a freddo (bianco) della sola temperatura di congelamento. Quest’aspetto lo specializza nel solo impiego invernale ma grazie alla doppia scala ci si aspetta una maggiore precisione nelle misurazioni. Il tester Antigelo ed Ebollizione (5,65 euro – prezzo consigliato iva inclusa) è più versatile poiché indica sia la temperatura di congelamento sia quella di ebollizione.

ANTIGELO AUTO: COME CAPIRE SE VA CAMBIATO

Per entrambi i tester la valutazione dell’antigelo si esegue aspirando con la pipetta una quantità sufficiente a far galleggiare l’ampolla di vetro o fino alla tacca “fluid level”. Fin dalle prime misurazioni il densimetro di vetro ci sembra meno maneggevole poiché bisogna tenerlo perfettamente verticale. Molto più pratico è invece il densimetro di plastica grazie alla lancetta superiore che aiuta a tenerlo verticale senza troppe difficoltà. Tra i due strumenti di misurazione, il tester Antigelo ed Ebollizione (in plastica) è risultato il più preciso (errore +/- 2 °C) mentre il tester Antigelo (di vetro) ha mostrato uno scarto fino a -13°C. Nella misurazione a +60 °C di una soluzione che dovrebbe proteggere fino a -17°C al 35%, l’ampolla di vetro si ferma a -30°C. Anche il tester Antigelo ed Ebollizione però non è esente da note: la scala della temperatura massima di ebollizione va da 124 a 131 °C che lo rende inutile con soluzioni di antigelo al 10-15%. Risulta immediato che in base al clima è opportuno cambiare l’antigelo quando il tester indica una temperatura di congelamento prossima a quella ambientale o almeno ogni 4 anni. Il test ci ha permesso di confermare anche quanto premesso. Un liquido refrigerante non sostituito per 7 anni si presenta apparentemente in ottimo stato (colore vivo, soluzione limpida e protezione tra -37 e +128 °C) ma della presenza degli additivi nessun tester può darci conferma (a meno di misurare il pH). Inoltre, è bene ricordare che col passare del tempo i condotti di gomma perdono elasticità e ogni connessione tra motore e radiatore può diventare una via di fuga tanto più veloce quanto più è vecchio e diluito l’antigelo nel radiatore.

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1 Commento

LUIGI
10:03, 29 Novembre 2015

Scusate non ho ancora capito se incolore si puo' usare sia con il rossoo con il verde/BLUGRAZIE

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