Citröen supera la prova dell'imbuto: una C4 autonoma passa i caselli da sola

Citröen supera la prova dell'imbuto: una C4 autonoma passa i caselli da sola La C4 Autonoma trova il varco del casello e paga da sola: Citröen fa parlare l'auto robot con le infrastrutture e collauda le tecnologie del domani

La C4 Autonoma trova il varco del casello e paga da sola: Citröen fa parlare l'auto robot con le infrastrutture e collauda le tecnologie del domani

14 Luglio 2017 - 02:07

La guida autonoma ha bisogno di molte cose: computer potenti, sensori precisi, “intelligenza” vivace (ha poco senso parlare genericamente di software, occorrono reti neurali come quelle che Nvidia fornirà a Toyota) e una marea di dati. Si tratta di informazioni, in entrata e in uscita, che presuppongono un collegamento alla Rete e, auspicabilmente, alle infrastrutture stradali. Queste sofisticate tecnologie sono state usate da PSA in una dimostrazione che ha visto una Citröen C4 Picasso arrivare ad un grande casello autostradale, trovare il varco, pagare in modo wireless e proseguire il viaggio.

IL CASELLO PIÙ GRANDE D'EUROPA L'esperimento si è svolto mercoledì ed è culminato alle 10.30, quando una Citröen C4 Picasso, appartenente alla flotta di auto robot sperimentali di PSA (leggi che PSA ha annunciato che la guida autonoma arriverà sulla DS7), è passata attraverso il casello di Saint-Arnoult-en-Yvelines, appartenente alle autostrade del gestore VINCI Autoroutes.

L'azione si è svolta senza l'assistenza del guidatore che non ha messo mano né al volante né al portafogli grazie sia alla guida autonoma sia alla comunicazione tra il veicolo e l'infrastruttura, quella Vehicle to Infrastructure (V2I) che è uno dei capisaldi della guida driverless e delle città intelligenti (leggi che Amazon ha brevettato una strada che parla alle auto robot). PSA è orgogliosa: “Questo test in condizioni di traffico reale mostra un significativo passo avanti verso lo sviluppo dei veicoli autonomi di Livello 4”.

COMPITO NON FACILE Attraversare una stazione di pedaggio è un problema complicato per un veicolo autonomo perché implica in primo luogo la gestione di un flusso di traffico che può essere piuttosto caotico, con auto che cambiano corsia improvvisamente cercando la stazione giusta (per il tipo di pagamento e/o di mezzo di trasporto) che abbia la fila più corta. In prossimità del casello, poi, la guida autonoma è messa ancor più alla prova dal fatto che la segnaletica orizzontale può essere molto particolare e diversa da quella consueta.

Anche l'imboccare con precisione il varco non è semplicissimo e l'auto dev'essere inoltre pronta a reagire qualora accadano imprevisti durante il passaggio della barriera. Essenziale è stata anche la collaborazione con VINCI Autoroutes, il più grande operatore delle infrastrutture autostradali in Europa e molto avanti nelle forme di mobilità (leggi della proposta di un solo dispositivo di pagamento per le Autostrade d'Europa). Questo esperimento è quindi un primo passo verso il collegamento tra l'auto robot e le nuove di infrastrutture necessarie al suo sviluppo. Per permettere il dialogo fra la Picasso autonoma e l'infrastruttura autostradale e dell'esazione del pedaggi di VINCI Autoroutes era necessario definire un protocollo di comunicazione specifico.

COMUNICARE È ESSENZIALE La scelta è caduta sull'ITS-G5, definito dall'ETSI – European Telecommunications Standards Institute nel quadro del progetto Cooperative-ITS (ricordiamo che ITS sta per Intelligent Traffic Systems). Le norme assegnano al G5 la banda compresa fra 5,875 e 5,905 GHz, la portata utile arriva a 800 metri e il protocollo promette bassi tempi di latenza e immunità ai disturbi, dato che quelle frequenze sono riservate alle applicazioni ITS. VINCI Autoroutes ha installato un “sistema di orientamento” 500 metri prima del casello di Saint-Arnoult (direzione di Parigi) per instradare la C4 autonoma (munita di una carta di pagamento elettronica) verso la corsia che la porterà al casello appositamente attrezzato. Il sistema indica inoltre il percorso da seguire all'uscita del casello fino al punto nel quale riprende la normale segnaletica orizzontale autostradale. Una Road Side Unit (RSU), posizionata 300 metri prima della stazione di pedaggio, indica inoltre al veicolo se il cancello è aperto o meno. Anche il sistema informatico della stazione di pedaggio è stato modificato per analizzare in tempo reale la disponibilità della corsia in modo che il veicolo autonomo possa attraversare in sicurezza il cancello. Una volta che le condizioni sono state verificate, l'autorizzazione al transito viene inviata all'auto robot dall'antenna RSU. VINCI Autoroutes ha equipaggiato in questo modo 3 gate del casello di Saint-Arnoult e il suo presidente, Pierre Coppey, ritiene che “la mobilità sia un bivio nella sua storia, fronteggiando un grande cambiamento nel comportamento e nelle abitudini degli utenti che cambieranno profondamente la guida e l'esperienza del viaggio”. Anche Carla Gohin, Direttore dell'innovazione del Groupe PSA è soddisfatta: “attraversare una barriera di pedaggio in modalità autonoma è un passo importante verso la guida autonoma di Livello 4 (leggi come sono definiti i Livelli della guida autonoma) sulle autostrade. Questa sperimentazione mostra il potenziale fornito dalle comunicazioni in tempo reale tra il veicolo e l'infrastruttura stradale”.

Sicurauto Whatsapp Channel
Resta sempre aggiornato su tutte le novità automotive e aftermarket

Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code

Commenta con la tua opinione

X