Bosch Driver Drowsiness Detection: addio colpi di sonno!

Bosch Driver Drowsiness Detection: addio colpi di sonno! La recensione del dispositivo anti-colpo di sonno Bosch e il confronto con i congegni di Mercedes-Benz e Volvo.

La recensione del dispositivo anti-colpo di sonno Bosch e il confronto con i congegni di Mercedes-Benz e Volvo.

2 Maggio 2012 - 05:05

Immaginate la scena (forse a qualcuno di voi sarà capitato e non una volta sola):Autostrada libera; pranzo non proprio leggero; monotonia nell'abitacolo; ed è un attimo. Gli occhi si fanno pesanti, le palpebre tremano. Pochi istanti e… Meglio fermarsi qui. L'epilogo, dei più tragici, lo abbiamo visto più volte al TG. Ad una velocità di 130 Km/h. basta chiudere gli occhi per soli 5 secondi per percorrere una distanza pari a 180 metri. Numerosi studi dimostrano che la stanchezza è una delle principali cause per incidenti. Nel 2010, la American Automobile Association (AAA) ha pubblicato un'analisi basata sui dati degli incidenti raccolti dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) negli Stati Uniti. Dallo studio è emerso che nel 17% di tutti gli incidenti mortali verificatisi negli Stati Uniti, al volante del veicolo c'erano guidatori molto stanchi. Per prevenire il famoso “colpo di sonno”, responsabile di molti incidenti stradali dalle gravissime conseguenze, da tempo sono disponibili su alcuni modelli di auto degli speciali dispositivi che avvisano il conducente che è arrivata l'ora di fermarsi per una sosta. “Attention Assist” di Mercedes-Benz (disponibile di serie su tutti i modelli, e prossimamente, anche sulla nuova Classe A) e “Driver Alert Control” di Volvo (disponibile su S e V60 e sulle XC60 – 70 e 90 oltre alla nuova V40 in uscita a fine anno, ma solo a pagamento nel pack “Driver Support”) ne sono esempi. Allontanandoci dai marchi “premium”, però, è difficile trovare sistemi del genere negli equipaggiamenti di vetture delle case generaliste. Almeno fino a qualche anno fa era così. Nel 2010 la svolta: il colosso tedesco Volkswagen ha deciso di dotare la Passat del nuovo sistema “Driver Drowsiness Detection” prodotto da Bosch (disponibile a partire dall'allestimento Comfortline). E da oggi la casa di Wolfsburg lo inserisce di serie anche sulla nuova Alltrack già dalla versione standard. Un nome molto difficile da pronunciare e da ricordare per i più, ma che in sostanza promette di scongiurare molte sciagure dovute alla stanchezza accumulata dal conducente durante iunghi viaggi.

COME FUNZIONA – Innanzitutto, per meglio comprendere il funzionamento di questo dispositivo occorre fare una piccola premessa sui comportamenti tipici del guidatore stanco. Il conducente affaticato ad un certo punto comincia a non sterzare più, combinando questo atteggiamento con movimenti minimi e repentini per tenere il veicolo in carreggiata. Tecnicamente questo atteggiamento è definito “Dead Band Event” e indica uno stato di stanchezza critico. Non c'è tempo da perdere, ogni secondo può essere fatale. Ed ecco che il sistema interviene immediatamente sollecitando il conducente a fermarsi. Magia? No, “solo” altissima tecnologia.

SVELIAMO L'ARCANO – Il sistema agisce in sinergia con il servosterzo elettrico e con il sensore dell'angolo di sterzata (uno dei componenti principali dell'ESP), richiamando i dati dall'uno o dall'altro a seconda dei casi. All'inizio del viaggio, un algoritmo inizia a registrare i comportamenti del guidatore e li monitora costantemente per tutta la sua durata. Sulla base della frequenza dei movimenti dello sterzo esposti nella premessa e di altri parametri, tra i quali la lunghezza del viaggio, l'utilizzo degli indicatori di direzione e l'ora della giornata, il sistema calcola il livello di affaticamento del guidatore. Oggetto dell'analisi del sistema sono anche l'acceleratore e l'accelerazione trasversale. Se tale livello supera una soglia prefissata, sul cruscotto comincia a lampeggiare un'icona (solitamente a forma di tazzina di caffè) e un cicalino avverte il conducente che è ora di fare una sosta. Se il conducente non accetta il suggerimento del computer di bordo, l'avviso verrà ripetuto automaticamente dopo 15 minuti. Indipendentemente dalla stanchezza del guidatore, il sistema avvisa ogni 4 ore sulla necessità di effettuare una sosta. In futuro, stando a quanto hanno riferito gli ingegneri Bosch a noi di SicurAUTO, sarà possibile combinare le funzionalità del “Driver Drowsiness Detection” con altri dispositivi di assistenza alla guida (sempre firmati Bosch) come il “Lane Departure Warning” (LDW) realizzato con la “Multi Purpose Camera” (MPC). Un progetto molto ambizioso di interazione fra diversi dispositivi, tutti con un unico scopo: monitorare costantemente quanto avviene attorno alla vettura e prevenire spiacevoli circostanze. 

CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO – Il “Driver Drowsiness Detection” non è sempre attivo e risente particolarmente delle scelte e delle strategie commerciali più o meno spinte delle case costruttrici che, tra l'altro, hanno anche facoltà di inserire ulteriori features come ad esempio la frequenza di campionamento delle informazioni trasmesse dal servosterzo al sensore dell'angolo di sterzata. Il dispositivo Bosch può essere tarato, ad esempio, per attivarsi con uno stile di guida normale dai 15 minuti in poi ad una velocità maggiore di 65 Km/h. Analogamente, può “ibernarsi” con una velocità inferiore ai 65 Km/h. Funzionamento simile ai congegni delle case premium succitate. Infatti, il dispositivo messo a punto da Volvo si attiva dai 65 Km/h. (e resta attivo fino a quando la velocità non scende al di sotto dei 60 Km/h.), mentre quello della casa di Stoccarda agisce entro un range di velocità compreso tra gli 80 e i 180 Km/h. 

IL VERDETTO – Un valido aiuto non c'è che dire. La strada intrapresa è sicuramente quella giusta. Un plauso a queste case che investono concretamente nella sicurezza attiva e passiva e un ringraziamento a Bosch per averci fornito ulteriori dettagli sul funzionamento del “Driver Drowsiness Detection”. Una piccola tiratina d'orecchie a Volvo. La sua scelta di far pagare questo dispositivo ci ha fatto un pochino storcere il naso perchè si scontra con la sua filosofia e la fama che si è costruita nel tempo in quanto ad innovazioni in materia di “Crashworthiness”. Speriamo in un ripensamento, in previsione magari dell'uscita della nuova V40. Validi aiuti dicevamo, senza dubbio. Anche se, il buon senso deve prevalere sempre su qualsiasi dispositivo elettronico di assistenza alla guida. Quindi, è proprio il caso di dirlo, occhi aperti!

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