Tuning ruote e cerchi: il Ministero proroga l'obbligo di omologazione

Tuning ruote e cerchi: il Ministero proroga l'obbligo di omologazione Slitta la data che liberalizza le ruote diverse da quelle originali. Fino al 31 dicembre 2014 è congelata anche l'omologazione obbligatoria dei cerchi

Slitta la data che liberalizza le ruote diverse da quelle originali. Fino al 31 dicembre 2014 è congelata anche l'omologazione obbligatoria dei cerchi

26 Marzo 2014 - 01:03

Il Ministero dei Trasporti ha rimandato al 31 dicembre 2014 la possibilità per gli automobilisti di montare ruote di dimensioni diverse da quelle sul libretto. La proroga del decreto sul tuning di cerchi e pneumatici darà il tempo alle aziende di adeguarsi ai nuovi criteri di omologazione di ruote, sia standard sia speciali. Le associazioni della filiera sono soddisfatte che il Ministero dei Trasporti abbia considerato le difficoltà che sta incontrando il mercato. Pertanto, fino alla fine del 2014 continueranno a circolare regolarmente i cerchi prodotti secondo le attuali normative e con essi anche quelli contraffatti, piazzati con più facilità sul mercato in assenza di specifiche norme sull'omologazione.

IL TUNING DEVE ASPETTARE – Sembrava quasi fatta, con il DM 10 gennaio 2013, n. 20 riguardante i sistemi ruote dal 23 marzo si sarebbe sbloccato il tuning di cerchi e pneumatici. La regolamentazione del montaggio di ruote diverse da quelle riportate sul libretto è accompagnata anche dai criteri di omologazione di tutti i cerchi. Una vera rivoluzione che avrebbe valorizzato e protetto i ricambi di qualità, visto che la carenza di norme a riguardo ha concimato per diverso tempo il florido mercato dei ricambi auto contraffatti e di scarsa qualità venduti a prezzi stracciati. Peccato che è tutto rimandato: in data 25 marzo 2014 arriva la proroga con prot. n. 6902 del Ministero dei Trasporti, firmata dal Direttore Generale della Motorizzazione, Dott. Maurizio Vitelli, che dà un po' di respiro alle aziende. Il rinvio del termine per l'adozione obbligatoria dei nuovi criteri di omologazione dei sistemi ruota, consentirà alle aziende di smaltire le scorte di magazzino rimaste invendute per la contrazione del mercato. La procedura per installare e trascrivere le nuove ruote sul libretto che invece gli automobilisti dovranno seguire quando il decreto diventerà cogente, dovrebbe restare invariata, ma attuabile dopo il 31 dicembre 2014 salvo successive proroghe.

IL TERMINE SLITTA DI UN ANNO – Ecco il testo integrale della proroga con cui il Ministero dei Trasporti rinvia l'obbligo di omologare i sistemi ruota.

Com'è noto, con il Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 10 gennaio 2013, n. 20, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 56 del 7 marzo 2013, sono state emanate norme in materia di approvazione nazionale di sistemi ruote, nonché procedure idonee per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli sulle autovetture nuove o in circolazione. L'art. 10, comma 2, del predetto decreto ministeriale 10 gennaio 2013, n. 20, dispone che, decorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, in cui possono essere commercializzati sistemi ruota prodotti in assenza delle prescrizioni del decreto stesso, si applicano le disposizioni di cui all'articolo 77, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (che stabiliscono una sanzione amministrativa, il sequestro e la confisca per l'importazione, la produzione e la commercializzazione di sistemi, come ruote, cinture di sicurezza e pneumatici, che non riportano l'omologazione o l'approvazione, ndr)”. Tuttavia, l'attuale congiuntura economica e la conseguente contrazione del mercato di settore non ha consentito, stando a quanto denunciato dalle Associazioni dei costruttori di ruote, lo smaltimento delle scorte di magazzino di ruote costruite prima dell'adozione delle disposizioni di cui al richiamato 10 gennaio 2013, n. 20. Per quanto motivato, è stato predisposto un apposito regolamento, in corso di approvazione, per prorogare dal 22 marzo 2014 al 31 dicembre 2014 il termine indicato all'art. 10, comma 2, del decreto ministeriale 10 gennaio 2013, n. 20, entro il quale possono essere commercializzati sistemi ruota prodotti in assenza delle prescrizioni recate dal più volte richiamato decreto 10 gennaio 2013, n. 20.

COSA COMPORTERA' OMOLOGARE UN CERCHIO – Il rinvio del termine di applicazione del Decreto sui sistemi ruota è stato accolto con soddisfazione dalle Associazioni che rappresentano i Produttori di cerchi e pneumatici. Se da un lato l'iter burocratico è snellito per gli automobilisti, che non dovranno più chiedere il nullaosta alla Casa costruttrice per cambiare tipo di ruota e trascrivere le dimensioni sul libretto, si complica per chi produce la ruota. Immettere sul mercato italiano un sistema ruota “replica” (cioè con le stesse dimensioni di quello originale della Casa auto ma di design diverso) o “speciale” (con dimensioni diverse da quelle sul libretto ma compatibile con un certo numero di auto) secondo le prescrizioni del decreto, richiederebbe tempo per la certificazione dei siti di produzione, dei processi e per l'esecuzione delle prove su strada e di laboratorio sulle ruote da omologare.

LE ASSOCIAZIONI – “La necessità di una proroga è stata evidenziata proprio da Assoruote” afferma Corrado Bergagna, Presidente di Assoruote “che ha condiviso le istanze del settore rispetto alle tempistiche necessarie alle aziende per adeguarsi in una fase di contrazione del mercato particolarmente significativa”. La proroga è stata approvata anche da Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, che afferma: “La sburocratizzazione del sistema ruota rappresenta una opportunità per tutti che ci auguriamo possa realizzarsi quanto prima possibile”. “Lo slittamento dei termini non va comunque considerato negativamente se sarà impiegato per favorire una comune rispondenza per la stragrande maggioranza dei prodotti immessi sul mercato.” ha concluso Bertolotti. Intanto vi invitiamo a prestare molta attenzione quando acquistate un cerchio di ricambio, a prescindere dal suo costo, poichè è bene controllare che ci siano impresse le marchiature (vedi allegato) che lo distinguono da un prodotto di dubbia qualità e sicurezza.

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