Volkswagen: nuovo trucco sulle Audi con cambio automatico?

Volkswagen: nuovo trucco sulle Audi con cambio automatico? La notizia arriva durante le trattative fra Volkswagen e gli Enti americani per il dieselgate: il cambio automatico "capiva" che l'auto era sotto test

La notizia arriva durante le trattative fra Volkswagen e gli Enti americani per il dieselgate: il cambio automatico "capiva" che l'auto era sotto test

7 Novembre 2016 - 11:11

Il sistema era concettualmente semplice: riconoscere quando l'automobile era in fase di test e “regolarsi” di conseguenza, aumentando l'efficacia dei dispositivi antinquinamento. Lo stratagemma, sicuramente non trascendentale, una volta venuto alla luce ha però scatenato uno dei più grandi scandali dell'industria, non soltanto di quella automobilistica: il dieselgate. Ma se il controllo del motore e dei dispositivi di trattamento dei gas di scarico possono fare molto, anche i moderni cambi automatici a controllo elettronico sono in grado di contribuire all'ottenimento di, chiamiamoli così, buoni risultati durante i cicli di omologazione: il CARB pensa che sia andata proprio così!

CAMBIARE PER RISPARMIARE I cambi automatici, anche se del tipo a convertitore di coppia, sono quasi riusciti a quadrare il cerchio dell'efficienza coniugata alla proverbiale dolcezza dei gruppi di tipo classico. Il blocco del convertitore di coppia aumenta infatti l'efficienza meccanica, ulteriormente esaltata dall'ampia spaziatura consentita dai molti rapporti (leggi di Ford che pensa ad un 10 marce da 1,4 miliardi), 8 nelle trasmissioni che dovrebbero essere al centro di questa notizia. Ma, dato che il diavolo si annida nei particolari, questa abilità è stata sfruttata, secondo il magazine tedesco Bild am Sonntag, per diminuire i consumi, e quindi le emissioni di CO2, durante i cicli di omologazione.

ANCORA IL V6? La vicenda risalirebbe all'estate, quando l'autorevole California Air Resources Board avrebbe trovato un software simile al defeat device (leggi dell'ingegnere di Volkswagen pronto a collaborare nelle indagini sul Dieselgate) in un cambio automatico Audi. Lo scopo di questo software sarebbe stato proprio di diminuire i consumi, e di conseguenza le emissioni di CO2, durante i test. Nell'uso quotidiano, inversamente, le strategie di cambiata sarebbero state meno “conservativa” per dare più brio alla guida, a discapito della pulizia delle emissioni e del risparmio di carburante. Il software truffaldino avrebbe considerato anche i movimenti del volante (ne abbiamo parlato nel post che diceva che Volkswagen ha continuato a truccare i motori anche dopo l'esplosione del dieselgate), molto ridotti durante i test, per capire se l'auto era in laboratorio o in strada; esso sarebbe stato utilizzato in “diverse centinaia di migliaia” di automobili diesel e benzina vendute da Audi in tutto il mondo. Secondo il rapporto del CARB, esso è stato impiegato nei cambi automatici AL 551, utilizzati insieme ai grossi motori impiegati, per esempio, nelle Audi A6, A8 e Q7. Sembra addirittura che questo “dispositivo” sia stato usato fino al mese di maggio 2016, otto mesi dopo lo scoppio del dieselgate nel settembre del 2015.

TASSE IN ARRIVO Questa notizia, qualora si rivelasse fondata, potrebbe avere conseguenze ancor più gravi del dieselgate primigenio perché coinvolgerebbe questioni fiscali oltreché ambientali, dato che in molti degli Stati della UE le emissioni di CO2 concorrono alla determinazione del bollo. Un eccesso negli ossidi d'Azoto qui e là è abitualmente trascurato (parlando della rivoluzione in arrivo con le prove reali era venuto fuori che la UE sapeva che gli NOx su strada erano molto alti) ma probabilmente il Fisco non è la “tigre di carta” degli Entri regolatori delle emissioni. All'inizio dell'anno, Volkswagen aveva ammesso che più di 800.000 delle sue auto vendute in Europa probabilmente avevano emissioni di CO2 sottostimate. Questo aveva immediatamente allertato i vari Ministeri delle Finanze che avevano fatto perquisire gli uffici di Volkswagen ma la Casa comunicò che le fatture fiscali erano tutte Wolfsburg, salvo poi dichiarare che tutto era un banale errore. Questa volta le cose sembrano più gravi anche perché si sarebbe trovata una mail nella quale il capo dei powertrain Audi Axel Eiser (nominato dopo lo scoppio dello scandalo) chiede: “Quando avremo il software delle cambiate ottimizzato? Deve essere progettato per essere attivo al 100% sul banco prova, ma solo lo 0,01% nelle mani del cliente”. Se fosse vera, questa mail sarebbe veramente esplosiva!

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