RCA in banca, gli agenti non gradiscono

È noto che in Italia, nella Rca, operano moltissime Imprese, tra cui le più importanti Imprese internazionali, che praticano politiche di distribuzione e di prezzo fortemente differenziate fra di loro”. Questo suona a dire il vero un po' strano: l'Ania parla di concorrenza fra le Assicurazioni, quando le tariffe – secondo le associazioni dei consumatori – sono salite del 175% dal 1994 a oggi.

Le banche hanno fiutato il business della RCA, e sono sempre più numerosi gli isitituti di credito che vogliono spartirsi la torta delle polizze auto. Però gli agenti assicurativi non gradiscono affatto.

COSA SUCCEDE – In concreto, un automobilista, anziché recarsi da un agente assicurativo o scaricare la polizza da un sito di una Compagnia, si reca in banca, dove magari può trovare un'offerta che gl'istituti di credito ovviamente definiscono allettante. Ma il fiorire di RCA proposte dalle banche ha scatenato la reazione degli agenti. Roberto Pisano, componente dell'Esecutivo nazionale del Sindacato nazionale agenti di assicurazione (SNA), la più grande e rappresentativa organizzazione di categoria, con 7.000 iscritti, evidenzia, per prima cosa, il fatto che gli automobilisti – in banca – “non possono venire informati su una RCA come accade in un'agenzia assicurativa. Per il consumatore districarsi è difficile. La normativa è complessa e le polizze innumerevoli e piene di cavilli”. Lo SNA mette in guardia dalla “illusione che – rivolgendosi alle banche – si possa essere maggiormente garantiti, ma i più lo fanno spinti dalla convinzione (talvolta infondata), di risparmiare”.

SUPERMARKET? – Stando a Pisano, “la banca vuole diventare un supermercato delle assicurazioni e come tale venderà prodotti industriali, privi di ogni personalizzazione”. Ed ecco la stoccata: “Gli addetti allo sportello non possono essere adeguatamente formati, non avendo gli anni di esperienza necessari”. Il riferimento è alla giurisprudenza in materia di sinistri, alle procedure corrette da suggerire al cliente. In particolare, con la guida esclusiva, c'è il rischio che, se l'auto causa un incidente e alla guida c'era una persona diversa dalla persona indicata nel contratto, scatti la rivalsa assicurativa: la Compagnia rimborsa il danneggiato, però ha diritto a farsi restituire dal cliente quanto sborsato, o una parte dell'indennizzo. Tutto per contratto, nulla di contestabile di fronte a un giudice. Occhio: in caso di lesioni fisiche, ballano decine di migliaia di euro.

CONCORRENZA – Almeno in teoria, comunque, la presenza delle banche nel mercato RCA potrebbe stimolare la concorrenza facendo calare le tariffe. Anche se per le Compagnie il problema non esiste, come ricorda l'Ania (rappresenta le Assicurazioni): “In Italia, nella Rca, operano moltissime Imprese, tra cui le più importanti Imprese internazionali, che praticano politiche di distribuzione e di prezzo fortemente differenziate fra di loro”. Questo suona a dire il vero un po' strano: l'Ania parla di concorrenza fra le Assicurazioni, quando le tariffe – secondo le associazioni dei consumatori – sono salite del 175% dal 1994 a oggi. Al di là delle opinioni in materia di concorrenza, il fatto è che gli isitituti di credito dovrebbero formare figure ad hoc solo per le polizze RCA, davvero complesse e delicate: i corsi eventualmente organizzati sono troppo blandi. Quindi, è bene che le polizze vengano vendute in punti anche diversi dalle agenzie, purché chi propone la RCA sia all'altezza.