Morte da guardrail: quelle corse così pericolose

Morte da guardrail: quelle corse così pericolose Durante la targa Florio

Durante la targa Florio, muore Gareth Roberts, navigatore gallese 24enne: a conferma che le nostre strade e i guardrail non sono adatti a quelle corse

18 Giugno 2012 - 04:06

Tragedia nel mondo del rally: durante la Targa Florio, il 24enne gallese Gareth Roberts, navigatore del pilota Craig Breen, è morto in un incidente avvenuto a Cefalù, nel Palermitano, il 16 giugno mattina, durante la prima prova speciale della seconda tappa della corsa. Breen è rimasto illeso ed è ricoverato in stato di choc al San Raffaele Giglio di Cefalù. La Peugeot 207 della coppia è finita contro il guardrail.

IMPATTO DEVASTANTE – Nella 96esima edizione della Targa Florio, quand'era a metà della prova (18 chilometri) valida per il campionato rally IRC e CIR, la 207 stava imboccando una curva a sinistra e ha sbandato finendo contro la parte iniziale del guardrail, che è entrato dentro l'abitacolo tra il motore e la sospensione destra: il navigatore è stato colpito in pieno, morendo all'istante. L'impatto ha spezzato il guardrail che si è trasformato in una lama di quasi sei metri. Sono risultati inutili i soccorsi, immediatamente partiti dalla postazione distante appena 100 metri dal luogo dell'incidente. Il pilota Craig Breen, irlandese, è rimasto incolume ma in evidente stato di choc. In seguito alla morte del navigatore gallese, è stato deciso di annullare la gara. Lo ha subito spiegato il presidente del comitato organizzatore, Vincenzo Crescimanno: “È una tragedia avvenuta per un incidente banale, in una curva non impegnativa. Non riusciamo a spiegarci come sia potuto accadere”. La Procura di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta sull'incidente mentre, su ordine del sostituto procuratore Antonia Pavan, che coordina le indagini, i Carabinieri di Cefalù hanno sequestrato l'auto.

VECCHIO PROBLEMA – Si tenga presente che la Targa Florio è una delle più antiche corse automobilistiche e, con la Mille Miglia, è la competizione per auto più famosa nel mondo. La gara è stata voluta, creata, finanziata ed organizzata da Vincenzo Florio, un palermitano di ricchissima famiglia affascinato dal nuovo mezzo di locomozione e già noto nell'ambiente per aver partecipato ad alcune competizioni di inizio secolo e per aver istituito, nel 1905, a Brescia, la Coppa Florio. L'incidente mortale del giovane ha quindi avuto una vasta eco, e riprone un vecchio problema: quello della sicurezza dei guardrail, che in teoria, quali barriere di contenimento, sono un dispositivo di ritenuta passiva atta a contenere i veicoli all'interno della strada per migliorare la sicurezza riducendo le conseguenze degli incidenti dovuti a sbandamento. Sul sinistro c'è un'inchiesta in corso, ma è vero che, nella realtà, troppo spesso i guardrail si trasformano in lame taglienti che colpiscono organi vitali. Certo che quei guardrail che iniziano a ogni curva non rappresentano il massimo a livello di sicurezza per un normale guidatore che viaggia entro i limiti del Codice della strada, figuriamoci per una gara di rally. Sulla viabilità ordinaria, ci si imbatte sovente in guardrail anacronistici, in contrasto non solo con le norme attuali, ma addirittura con il buon senso. Il sinistro di Gareth Roberts inoltre richiama alla mente quello terribile occorso un anno e mezzo fa a Robert Kubica: il guardrail non ha penetrato l'auto lateralmente ma, a causa del suo cedimento, ha finito per sfondare la parte anteriore della Skoda Fabia arrivando addirittura a uscire dal portellone. È che le nostre strade non sono idonee per qualsiasi corsa: i rally sono tutti pericolosi ma non è una fatalità che questi sinistri gravi si ripetano.

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1 Commento

Paolo
13:39, 18 Giugno 2012

I guardrail saranno poco sicuri perchè non sostituiti… ma quelle che sono anacronistiche sono le gare di rally nelle strade che noi “comuni cittadini” percorriamo nella legalità. I limiti di velocità sulle strade sono il risultato della conoscenza dei limiti della strada stessa. Sarebbe ora che i rally venissero fatti in pista come avviene alle altre gare automobilistiche (per gli stessi motivi a mio parere anche il GP di Montecarlo sarebbe da sopprimere).

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