Mercato auto Italia: a dicembre 109.395 unità immatricolate

Mercato auto Italia: a dicembre 109.395 unità immatricolate La crescita è stata del 18

La crescita è stata del 18,7%. In tutto l'anno sono stati 1.574.872 i veicoli immatricolati, con un +15,8% rispetto al 2014

5 Gennaio 2016 - 12:01

Come molti si aspettavano, la chiusura del mercato italiano dell'automobile è stata positiva: il 2015 ha visto l'immatricolazione di 1.574.872 unità, con una crescita del 15,75% rispetto al 2014. Il trend positivo non si è arrestato neanche nel mese di dicembre scorso (qui puoi leggere anche i dati del mese di novembre 2015), che con 109.395 auto consegnate ha fatto registrare l'ennesimo segno positivo dell'anno appena passato, ovvero un +18,65% rispetto allo stesso mese del 2014. Il mercato ha evidenziato l'ottimo stato di forma di alcuni gruppi o marchi, tra questi figurano Fca, Psa, Kia e Nissan. Adesso il 2016 viene affrontato dagli addetti ai lavori con più ottimismo, ecco le previsioni per l'anno appena iniziato.

C'E' PIU' OTTIMISMO – Chi ha buona memoria ricorderà sicuramente lo scetticismo e la preoccupazione che aleggiavano tra molti addetti ai lavori alla fine del 2014 e all'inizio del 2015, quando si pensava al mercato italiano dell'automobile. Invece sono stati proprio i numeri a riportare entusiasmo: le previsioni di volta in volta riviste, sono state superate dalla realtà, perché nessuno aveva immaginato un 2015 con 1.574.872 unità vendute. Alla luce di quanto accaduto, si potrebbe rivedere la stima per il nuovo anno, che secondo l'Unrae potrebbe chiudersi con un volume di 1.650.000 unità (diecimila più della precedente stima), segnando un ulteriore incremento del 5% circa rispetto all'anno appena passato. Chiaramente si tratta di un valore ancora “legato” da una previsione fin troppo acerba, siamo solo al 5 gennaio e davanti c'è un anno intero, ma se il “miracolo” è avvenuto nello sfortunato 2015, perché non sperare in un migliore 2016?

FCA, CHE ANNO! – Tra i gruppi che hanno goduto di un 2015 “con i fiocchi” c'è sicuramente Fca, con addirittura un trend di crescita superiore rispetto a quello del mercato: nel mese di dicembre passato ha fatto segnare +27,1% (+18,3% da inizio anno), frutto della scalata al “successo” di Fiat (+32,8% a dicembre, +16,8% da inizio anno), ma sono andati bene anche Alfa Romeo e Lancia (+17,5% e +17,1%), che chiudono l'anno in positivo (+7,7% e +1,6% rispettivamente). Se si vuol essere radicalmente critici, si potrebbe “storcere la bocca” dinanzi all'ultimo +6,4% di Jeep, che però è stata capace di un'impresa pazzesca, chiudendo il 2015 al +164%. Sorvegliato speciale il gruppo Volkswagen, che dopo lo scandalo “dieselgate” ha rallentato, seppur di poco (almeno in Italia), la sua corsa: +13,4% a dicembre 2015, +9,7% da inizio anno. Ad ogni modo la chiusura di anno è andata bene per tutti i suoi Marchi: Audi si è messa in luce con un +17,5% (+9,6% da inizio anno) e Seat con +19,9% (+18,9% da inizio anno, unico Marchio sopra la media del mercato), ma hanno registrato risultati positivi anche Volkswagen (+12,2%, +7,9% da inizio anno) e Skoda (+7,4%, +16% da inizio anno).

CHI SALE, CHI SCENDE – In un 2015 piuttosto positivo per tutti, qualcuno col “broncio” è rimasto, seppur si tratta di situazioni che non “strizzano l'occhio” alla criticità. Così risalta all'attenzione il -1,5% di Opel, andata un po' troppo presto “in ferie” per le festività natalizie, ma che comunque può godere di una buona performance sui dodici mesi (+17,5%). Stesso discorso per Smart, che ha chiuso il 2015 con un +52%, ma con una forte oscillazione negativa (-42%), che ha spinto sotto la parità il risultato complessivo di Daimler (-5,5% a dicembre, +24,8% da inizio anno), nonostante lo stato di forma eccellente di Mercedes-Benz (+16,8%, +15,5% da inizio anno). E' cresciuta ancora la domanda dei clienti privati, oltre la media del mercato (+20,5%, +18,1% da inizio anno), raggiungendo una quota del 67,8% (63,7% da inizio anno), ma ancora meglio ha fatto il noleggio, chiudendo con un +23,7% a dicembre (quota del 13,6%), che ha spinto il consuntivo sui dodici mesi al +18% (e la quota al 19,7%). Scende invece la preferenza per l'alimentazione a gas: Gpl (-29,3%) e metano (-36%) sono in caduta libera e risultano le uniche due tipologie d'alimentazione in calo nell'intero 2015, con il primo che ha chiuso al -3%, e il secondo al -13,1%. Il mercato invece ha visto il diesel chiudere con un +27,8%, la benzina con +29,5%, le ibride con +31,6% e le elettriche con un +22,2%.  

LA “TOP TEN” DI DICEMBRE – Per tutti gli appassionati delle classifiche, ecco la graduatoria dei primi dieci modelli scelti dagli italiani nel mese di dicembre scorso (se invece volete sapere quali sono i gusti automobilistici degli italiani, allora leggete questo articolo): la Fiat Panda conserva la sua leadership, prima nell'ultimo mese e nell'anno intero (con 126.326 unità), ma subito dietro arrivano la Lancia Ypsilon (terza da inizio anno con 55.831 unità) e la Fiat 500X, entrata grazie all'exploit dell'ultimo mese anche nella “top ten” del 2015 (32.572 unità). Colpo di scena per l'uscita dalla “top ten” della Fiat Punto, che ad ogni modo può fregiarsi di aver chiuso il 2015 al secondo posto assoluto, con meno di settecento unità di vantaggio sulla Ypsilon (56.501). Risultano invece stabili, al quarto e al sesto posto rispettivamente, la Fiat 500L e la Fiat 500. Dunque, un mercato italiano alle italiane, eppure i marchi stranieri hanno piazzato la Renault Clio al quinto posto (al settimo da inizio 2015), la Volkswagen Golf (quinta da inizio anno, nonché modello straniero più gettonato), la Volkswagen Polo, la Ford Fiesta e la Citroën C3.

PENSIERI AL 2016 – Ecco, attraverso le parole di autorevoli esperti del settore, le speranze e le previsioni per il 2016 (anche il Centro Studi Promotor si è sbilanciato in merito al nuovo anno; leggi qui lo studio). “Secondo noi ci sarà ancora crescita – ha detto il Presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi – perché  prevediamo per il 2016 un ulteriore incremento del +5%. Mercato in crescita significherebbe abbattere le emissioni nocive. Ora auspichiamo che il Governo prenda atto che abbiamo il parco auto più vecchio d'Europa, e quindi, tra i molteplici effetti negativi, altamente inquinante. Svecchiando il circolante abbatteremmo l'inquinamento e ridurremmo le vittime della strada, ingenerando un loop positivo del quale beneficerebbe lo Stato, con maggiori entrate fiscali, i cittadini per maggiore qualità dell'aria e riduzione dei morti sulle strade e il mondo del lavoro, che anche secondo l'Eurostat ancora arranca”. Questo il commento di Aurelio Nervo, Presidente di Anfia: “con il diciannovesimo incremento mensile consecutivo, a dicembre, anche grazie a un giorno lavorativo in più rispetto a dicembre 2014, il mercato cresce a doppia cifra, facendo concludere l'anno in linea con le aspettative dopo la svolta del 2014, primo anno di crescita seguito a 6 anni consecutivi in flessione, il 2015 può essere archiviato come un importante passo avanti verso la ripresa, ovvero verso volumi di immatricolazioni adeguati alle potenzialità di sviluppo del nostro Paese, un target che si colloca tra 1,8 e 1,9 milioni di immatricolazioni annuali. Per il 2016, possiamo contare su alcuni elementi incoraggianti per un ulteriore avvicinamento a questo obiettivo: non si tratta soltanto dell'andamento positivo degli ordini raccolti negli ultimi mesi e dei segnali di miglioramento dell'economia, ancora disomogenei per i vari settori e, nell'ambito della produzione industriale, trainati proprio dal settore auto, ma anche dall'introduzione di ulteriori nuovi modelli di vetture prodotte sul territorio nazionale, in primis con l'effettivo rilancio della gamma Alfa Romeo”.

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