In Italia solo il 7,10% del parco auto circolante è ecologico

In Italia solo il 7,10% del parco auto circolante è ecologico La quota di auto ecologiche sul parco circolante italiano è ancora modesta ed è auspicabile che cresca rapidamente

La quota di auto ecologiche sul parco circolante italiano è ancora modesta ed è auspicabile che cresca rapidamente

3 Ottobre 2013 - 11:10

Delle 37.058.701 autovetture che circolano attualmente in Italia solo 2.630.129 (7,10%) sono ecologiche cioè a metano, Gpl, ibride o elettriche. Questi dati emergono da un'analisi condotta dall'Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati Aci e mettono il luce che la quota di auto ecologiche sul parco circolante italiano è ancora modesta ed è auspicabile che cresca rapidamente tanto più che, anche come il recente Salone di Francoforte ha dimostrato, le case automobilistiche puntano in maniera crescente e con grandi investimenti proprio sulle alimentazioni alternative.

L'EMILIA-ROMAGNA LA REGIONE CON PIÙ AUTO ECOLOGICHE – L'analisi di Airp ha evidenziato anche quali sono in Italia le regioni con la maggiore densità di auto ecologiche. Secondo questa classifica la regione con il parco circolante più ecocompatibile è l'Emilia-Romagna dove le autovetture a metano, gpl o elettriche rappresentano il 16,11% del parco circolante complessivo. Al secondo posto della graduatoria le Marche con il 14,78% e al terzo il Veneto con una quota pari al 9,44%. All'ultimo posto, invece, il Friuli Venezia Giulia con appena il 2,56%, preceduto a breve distanza dalla Sardegna (2,70%) e dalla Calabria (2,96%). Questi dati si riferiscono alla composizione del parco auto circolante al 1° gennaio 2013.

 IMPATTO NEGATIVO SULL'INQUINAMENTO – La presenza ancora limitata di auto ecologiche nel parco circolante italiano, ovviamente, ha un impatto negativo soprattutto sui livelli di inquinamento. Anche se la percentuale di auto ecologiche è aumentata nel corso degli ultimi anni (nel 2009 infatti era pari al 4,57%), il loro numero rimane comunque ancora troppo contenuto. Per questo motivo il rinnovo del parco auto circolante resta una priorità. Difficile è però la sua attuazione in tempi brevi ed è quindi altamente auspicabile che vengano incentivati tutti i possibili comportamenti virtuosi che gli automobilisti possono mettere in atto per migliorare l'ambiente. Fra questi comportamenti sono importanti – sottolinea Airp – la corretta manutenzione del veicolo, il controllo sistematico dei pneumatici ed in particolare per gli autocarri e gli autobus l'utilizzazione di pneumatici ricostruiti che hanno una forte valenza ecologica in quanto consentono di ridurre sensibilmente l'esigenza di smaltire i pneumatici usati con notevoli benefici per l'ambiente.

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1 Commento

Bruno
18:13, 3 Ottobre 2013

La premessa di tale “indagine” è totalmente discriminante e senza alcun fondamento tecnico. Chi ha stabilito i parametri per definire una vettura “ecologica”? Allora tutte le auto benzina o diesel, regolarmente in vendita che rispondono alle attuali Direttive Euro 5 ed Euro 6 sono “brutte sporche e cattive”? E chi glielo spiega al cittadino che si è svenato per comprare l'ultima Euro 6 per poter circolare sempre? Quindi, secondo Airc un'auto vecchia di 20-25 anni, a carburatore, ovviamente senza catalizzatore, se monta un impianto GPL o metano, diventa “ecologica”, migliore di una nuova Euro 5-6 nuova, dal punto di vista delle emissioni? Ma per favore! La pubblica amministrazione è ottusa e demagogica ma ciò non significa che tutti i cittadini lo siano altrettanto. Ma lo sanno costoro che nessuno controlla se una vettura sta funzionando a gas oppure a benzina? Qualcuno ci spieghi perchè una ibrida 2000 cc con emissioni (teoriche) di CO2 100 g/Km, debbe essere considerata pià “ecologica” di una 1200 non ibrida con le stesse emissioni ma con consumi reali di molto inferiori. Alla fine, le elettriche sono lo 0.01% e le ibride lo 0,13%, cifre insignificanti, quindi il 99,9% del circolante definito “ecologico” sono auto a benzina che montano anche impianti GPL o metano. Da notare che in Sardegna non esistono distributori di metano per autotrazione. Un pò di sano realismo non guasterebbe.

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