Il futuro? È dell'auto di piccole dimensioni

Il futuro? È dell'auto di piccole dimensioni Secondo uno studio di Frost & Sullivan

Secondo uno studio di Frost & Sullivan, il mercato delle vetture minuscole crescerà a causa dell'aumento dei prezzi delle altre e dei carburanti. Attesi molti modelli a batteria

10 Luglio 2011 - 02:07

Il segmento delle vetture di dimensioni contenute ha un roseo futuro e diventerà una delle maggiori fonte di introiti per i costruttori d'automobili, compresi sette dei 10 più grandi. Lo dichiara una ricerca di Frost & Sullivan, una società di consulenza americana, la quale afferma anche che oltre 60 modelli, tra i quali molti quadricicli, esordiranno sul mercato da qui al 2013. Di questi, almeno 19 saranno presentati da 7 delle maggiori case e apparterrano al segmento inferiore all'A (il cosiddetto “sub A”), che è previsto abbia una crescita più rapida rispetto a quella registrata dai quadricicli grazie al fatto che le Sub A somigliano, per aspetto e caratteristiche, a quelle del segmento A, le cosiddette citycar. «Lo sviluppo di megalopoli, unitamente al cambiamento delle abitudini di mobilità e un crescente interesse verso i veicoli urbani a basse emissioni ed a basso consumo – ha dichiarato Vishwas Shankar di Frost & Sullivan – ha spinto i costruttori di auto ad introdurre in Europa le microcar. Aiuti governativi, esenzioni dai costi di parcheggio e potenziali norme di omologazione che consentano la guida senza patente per questi veicoli potrebbero incentivarne la vendita». La crescente preoccupazine degli europei nei confronti del rincaro dei carburanti, il traffico nei centri cittadini e il generale aumento dei prezzi dei veicoli stessi accresceranno di oltre sette volte il commercio delle vetture sub A.

PER I QUADRICICLiI, IL PROBLEMA È LA SICUREZZA – Frost & Sullivan prevede che oltre il 75% delle nuove minicar sarà a batteria, con le costituite principali limitazioni costituite dalla velocità limitata e dalla gamma ridotta. Per i quadricicli sussiste anche il problema della sicurezza, che ha rappresentato un fattore di preocupazione da quando tali veicoli sono stati introdotti sul mercato. Per questo motivo, e anche per la crescita dei loro prezzi dovuta all'introduzione di nuovi dispositivi di sicurezza, si prevede che le vendite dei quadricicli scenderanno. «Con l'introduzione dei veicoli di segmento sub A – prosegue Shankar – i costruttori di auto stanno rispondendo attivamente alle norme più rigorose sulle emissioni e sull'aumento dei parametri di sicurezza richiesti. Per contro, i produttori dei tradizionali quadricicli a motore continuano a subire ritardi a causa degli elevati costi di investimento per potenziare i propri veicoli e raggiungere così i livelli delle auto di segmente “sub A” in termini di sicurezza ed emissioni».

VIVA L'ELETTRICO – Diversamente dai veicoli sub A, i tradizionali quadricicli a motore generalmente non hanno agli incentivi statali e ciò ne frena le vendite. Per questo motivo, e per quelli citati in precedenza, i loro costruttori vedono scendere i margini di profitto. L'introduzione di quadricicli elettrici è dunque un segno promettente dal momento che di solito hanno diritto a sovvenzioni sovvenzioni regionali e benefici come l'accesso alle corsie riservate al carpooling e l'esenzione dalle spese di parcheggio

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