Il falso mito della cintura di sicurezza

Il falso mito della cintura di sicurezza Smontiamo il luogo comune del pericolo rappresentato dalla cintura di sicurezza in caso di incidente

Smontiamo il luogo comune del pericolo rappresentato dalla cintura di sicurezza in caso di incidente

14 Giugno 2012 - 05:06

Gran parte degli automobilisti è convinta che la cintura di sicurezza costituisca più un pericolo che un aiuto in caso di incidente. Grazie a essa, infatti, si rimarrebbe intrappolati nel veicolo, e in caso di incendio della vettura, non ci sarebbe nessuna speranza di abbandonare l'auto. Niente di più falso! Ora provvederemo a “smontare” letteralmente questa assurda tesi. Per falrlo dobbiamo innanzitutto citare un episodio che ha veramente del miracoloso.

I FATTI – Domenica 10 Giugno 2012, ore 3 del mattino, località Mereto di Tomba (Ud). Enrico Eletto, 18 anni, sta rincasando dopo aver disputato una partita di calcio in un comune nelle vicinanze. A pochi metri da casa ha un colpo di sonno. L'auto, una Toyota Yaris di proprietà della madre, invade la corsia del senso di marcia opposto, slitta sul ghiaino e finisce la sua corsa contro un palo dell'illuminazione pubblica. L'impatto è forte e immediatamente scattano gli airbag. Ma, purtroppo, non è tutto. L'auto prende fuoco. Le fiamme stanno per insinuarsi nell'abitacolo. Ecco che Enrico riprende coscienza e in pochi secondi si slaccia la cintura di sicurezza e salta fuori dal veicolo. Tragedia scongiurata ed epilogo dei migliori: dal senso opposto giunge una vettura con a bordo una ragazza che subito si ferma a prestare soccorso al giovane accompagnandolo al Pronto Soccorso. Nulla di grave. Alle 12 di Lunedì Enrico viene dimesso dal nosocomio. Maggiori dettagli sull'accaduto nella pagina dedicata all'”Osservatorio Cinture” sul nostro Forum.

ANALISI – Questo evento ci offre lo spunto per analizzare e sottolineare l'importanza dell'utilizzo delle cinture di sicurezza anteriori e posteriori, oltre a ricordarvi che il loro utilizzo è obbligatorio e disciplinato dall'art. 172 del Codice della Strada. Chi contravviene a questa disposizione di legge è punito con la decurtazione di 5 punti dalla propria patente di guida. Come si evince dalla ricostruzione dei fatti, il giovane neopatentato è stato trattenuto a dovere dalla cintura che gli ha evitato l'impatto con il parabrezza. Urto che gli avrebbe potuto causare lesioni importanti al volto e agli occhi, oppure, nella peggiore delle ipotesi, gli avrebbe potuto far perdere definitivamente i sensi. Invece, l'immediata apertura degli airbag e l'utilizzo di questo tanto bistrattato dispositivo gli hanno permesso di gestire con prontezza la situazione, permettendogli di mettersi in salvo. La prossima volta che salite in auto, quindi, anzichè fare affidamento sui luoghi comuni, pensate ad Enrico e a quanto accadutogli. Per la vostra sicurezza.

 

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