Guai per Volkswagen anche in India: richiamate 323 mila auto

Guai per Volkswagen anche in India: richiamate 323 mila auto La Casa di Wolfsburg sarà costretta a richiamare i modelli VW

La Casa di Wolfsburg sarà costretta a richiamare i modelli VW, Audi e Skoda per le emissioni falsate dei motori diesel truccati

3 Dicembre 2015 - 05:12

Il DieselGate si espande e sta toccando così tanti Paesi da fare invidia ad una compagnia aerea! Questa volta Volkswagen affronterà l'India, che ha chiesto il richiamo di circa 320.000 veicoli a marchio VW, Audi e Skoda.

COME TI RIVELO IL TRUCCO – Sembra quasi un film di 007: qualcuno si ricorderà il gioco, che si chiamava Domination, al quale si sfidavano James Bond e Largo nel film Never Say Never Again. La posta in gioco erano i Paesi del Mondo e ad ognuno di essi era associato un valore monetario: perderne qualcuno non comportava però soltanto il danno economico ma anche una dolorosa scossa elettrica. Le similitudini con il DieselGate non sono poi così peregrine: per Volkswagen “perdere” un Paese costa i soldi di richiami e multe (leggi quanto costa la multa in Corea) e una non indifferente scossa a livello d'immagine. Nel caso dell'India a sollevare la questione è stato direttamente il Governo, che ha condotto una verifica sulle emissioni dei modelli diesel. L'additional secretary del Ministero dell'Industria, Ambuj Sharma, ha infatti dichiarato come il governo indiano abbia inviato a VW un avviso che invitava al richiamo perché test condotti dall'Automotive Research Association of India (ARAI) hanno riscontrato differenze significative fra le emissioni rilevate e quelle dichiarate.

SI ATTENDONO SOLUZIONI – Volkswagen ha risposto che presenterà al Ministero e al Governo una soluzione – che dovrebbe prevedere un aggiornamento software – per l'approvazione e, in seguito, la campagna di richiamo. Notiamo come gli standard indiani attuali riguardo le emissioni inquinanti siano comparabili a quelli europei di parecchi anni fa: il regolamento Bharat Stage V, la cui entrata in vigore (per tutto il Paese) è proposta per il 2017, è infatti comparabile alle norme Euro5 mentre lo Stage 4 attualmente in uso è ispirato all'Euro 4 ed è imposto per la regione di New Delhi e per altre 13 città. Anche se nominalmente l'Europa è più avanti, in realtà non si può stare molto tranquilli perché è dimostrato che la “forbice” fra i valori fissati dai regolamenti e quelli reali si va allargando. Volkswagen ha venduto in India 26.479 unità in sette mesi e ha una quota di circa l'1,7% del mercato e si classifica all'ottavo posto in quello che è il terzo mercato dell'Asia, secondo i dati della Society of Indian Automobile Manufacturers. I modelli sotto inchiesta sono la Jetta, la Polo, la Vento (una tre volumi derivata dalla Polo) e l'Audi A4 ma gli stessi motori sono usati anche dalla gamma Skoda.

MOLTI FRONTI SONO APERTI – Diverse di queste vetture, le più grandi, sono mosse dal conosciuto 2.0 TDI (è quello che ha dato il via al DieselGate e a quella che sembrava una megamulta ma la definizione roboante rischia si essere superata dalla realtà) mentre le altre sono dotate di uno “strano” quattro cilindri da 1.498 cc Common Rail che non compare nei listini italiani e non dovrebbe essere usato in Europa. Ricordiamo come il gruppo Volkswagen debba affrontare, ad oggi, tre grandi fronti: il defeat device installato in circa 11 milioni di automobili in tutto il Mondo; le emissioni di anidride carbonica irregolari in circa 800.000 veicoli in Europa e un software aggiuntivo (e misterioso) in 85.000 vetture VW, Audi e Porsche con motore diesel 3.0 litri nel mercato degli Stati Uniti; quest'ultima irregolarità è già costata il posto a due ingegneri. Questo diesel 1.5 aprirà un altro fronte, dopo quelli inaugurati dai 2.000, 1.600, 1.200 e 3.000 cc?

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